2. IV RIVOLUZIONE E TRIBALISMO: UN’EVENTUALITÀ
Come? È impossibile non chiedersi se la società tribale sognata dalle
attuali correnti strutturaliste non dia una risposta a questa domanda. Lo
strutturalismo vede nella vita tribale una sintesi illusoria fra l’apice della
libertà individuale e del collettivismo accettato, in cui quest’ultimo finisce
per divorare la libertà. In tale collettivismo i diversi “io” o le persone
singole, con il loro pensiero, la loro volontà e i loro modi d’essere,
caratteristici e contrastanti, si fondono e si dissolvono — secondo loro —
nella personalità collettiva della tribù, che genera un modo di pensare, un
modo di volere e un modo d’essere massivamente comuni.
Ben inteso, la strada verso questo stato di cose deve passare
attraverso l’estinzione dei vecchi modelli di riflessione, di volizione e di
sensibilità individuali, gradatamente sostituiti da forme di sensibilità, di
pensiero e di deliberazione sempre più collettivi. Quindi la trasformazione
deve avvenire soprattutto in questo campo.
In che modo? Nelle tribù la coesione fra i membri è assicurata
soprattutto da un comune sentimento, da cui derivano abitudini comuni e un
comune volere. In esse la ragione individuale rimane ridotta quasi a nulla, cioè
ai primi e più elementari moti che il suo stato di atrofia le consente. “Pensiero
selvaggio”79, pensiero che non pensa e si volge soltanto al
concreto. Questo è il prezzo della fusione collettivistica tribale. Lo stregone
ha il compito di conservare questa vita psichica collettiva attraverso culti
totemici carichi di “messaggi” confusi, ma “ricchi” di fuochi fatui o perfino anche
delle folgorazioni provenienti dal misterioso mondo della metapsichica o della
parapsicologia. Con l’acquisizione di queste “ricchezze” l’uomo compenserebbe l’atrofia
della ragione.
Proprio della ragione, in altri tempi ipertrofizzata dal libero
esame, dal cartesianesimo e così via, divinizzata dalla Rivoluzione francese,
utilizzata fino al più aperto abuso in ogni scuola di pensiero comunista e ora,
infine, atrofizzata e resa schiava del totemismo metapsichico e
parapsicologico...
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