Commento 3
GUERRA PSICOLOGICA RIVOLUZIONARIA: “RIVOLUZIONE
CULTURALE” E RIVOLUZIONE NELLE TENDENZE
A partire dalla rivolta studentesca del 1968 alla Sorbona,
numerosi autori socialisti e, in genere, marxisti, hanno cominciato a
riconoscere la necessità, come una modalità di guerra psicologica
rivoluzionaria, di una forma di rivoluzione previa alle trasformazioni
politiche e socio-economiche, che operasse nella vita quotidiana, nei costumi,
nelle mentalità, nei modi d’essere, di sentire e di vivere. Si tratta della
cosiddetta rivoluzione culturale.
Pensano che questa rivoluzione, principalmente psicologica e nelle
tendenze, sia una tappa indispensabile per giungere al cambiamento di mentalità,
che renderebbe possibile l’instaurazione dell’utopia ugualitaria, perché, senza
tale preparazione, questa trasformazione rivoluzionaria e i conseguenti “cambiamenti
di struttura” si rivelerebbero effimeri. Il citato concetto di rivoluzione
culturale comprende, con impressionante analogia, lo stesso campo già
indicato da Rivoluzione e Contro-Rivoluzione nel 1959, come specifico
della Rivoluzione nelle tendenze84.
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