Commento 5
L’“OSTPOLITIK” VATICANA: EFFETTI PURE
SORPRENDENTI
Oggi, leggendo queste righe sull’Ostpolitik, qualcuno
potrebbe chiedere, di fronte all’enorme trasformazione verificatasi in Russia,
se questa non sia l’esito di una mossa “geniale” della gerarchia ecclesiastica.
Il Vaticano, sulla base d’informazioni della migliore qualità, avrebbe previsto
che il comunismo, corroso da crisi interne, avrebbe cominciato a sua volta ad
autodemolirsi. E, per stimolare il quartier generale mondiale dell’ateismo
materialista a praticare tale autodemolizione, la Chiesa cattolica, posta all’altro
estremo del panorama ideologico, avrebbe simulato la propria autodemolizione.
Così avrebbe attenuato in modo molto sensibile la persecuzione che allora
subiva da parte del comunismo: fra moribondi, certe connivenze sarebbero
immaginabili. Quindi, la flessibilità della Chiesa avrebbe creato condizioni
per la flessibilità del mondo comunista.
Bisognerebbe rispondere che, se la Sacra Gerarchia sapeva che il
comunismo era in condizioni tali d’indigenza e di rovina da doversi
autodemolire, doveva denunciare questa situazione e invitare tutti i popoli d’Occidente
a preparare le vie di quanto sarebbe stato il risanamento della Russia e del
mondo, quando il comunismo fosse realmente caduto; e non doveva tacere il
fatto, lasciando che il fenomeno si producesse a margine dell’influenza
cattolica e della collaborazione generosa e sollecita dei governi occidentali.
Perché solo facendo tale denuncia sarebbe stato possibile evitare che il crollo
sovietico giungesse alla situazione nella quale si trova oggi; cioè, in un
vicolo cieco, in cui tutto è miseria e imbroglio.
Comunque, è falso che l’autodemolizione della Chiesa abbia
affrettato l’autodemolizione del comunismo, a meno di non immaginare l’esistenza
di un trattato occulto fra i due in questo senso — una specie di patto suicida —
un trattato, per dire il meno, privo di legittimità e di utilità per il mondo
cattolico. Questo senza menzionare quanto tale semplice ipotesi comporta di
offensivo per i Papi nei cui pontificati questa duplice eutanasia si sarebbe
verificata.
|