2. È UNA
Questa crisi è una. Non si tratta cioè d’un insieme di crisi che
si sviluppano in modo parallelo e autonomo in ogni paese, legate fra loro da
alcune analogie più o meno rilevanti.
Quando divampa un incendio in una foresta, non è possibile considerare
il fenomeno come se fosse costituito da mille incendi autonomi e paralleli, di
mille alberi vicini gli uni agli altri. L’unità del fenomeno “combustione”, che
si opera su quell’unità viva che è la foresta, e il fatto che la grande forza
di espansione delle fiamme derivi da un calore nel quale si fondono e si
moltiplicano le innumerevoli fiamme dei diversi alberi, tutto, insomma,
contribuisce a far sì che l’incendio della foresta sia un fatto unitario, che
ingloba in un’unica realtà i mille incendi parziali, per quanto diverso sia
ciascuno di essi nei suoi elementi accidentali.
La Cristianità occidentale costituì un tutto unico, che
trascendeva i vari paesi cristiani, senza assorbirli. In questa unità viva si è
prodotta una crisi che ha finito per colpirla nella sua totalità, per mezzo del
calore sommato, anzi fuso, delle sempre più numerose crisi locali che da
secoli, ininterrottamente, si vengono intrecciando e aiutando a vicenda. Di
conseguenza, la Cristianità come famiglia di Stati ufficialmente cattolici, ha
da molto tempo cessato di esistere. Di essa restano come vestigia i popoli
occidentali e cristiani. E tutti si trovano nel momento presente in agonia
sotto l’azione di questo stesso male.
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