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Plinio Corrêa de Oliveira
Rivoluzione e Contro-Rivoluzione

IntraText CT - Lettura del testo

  • PARTE II LA CONTRO-RIVOLUZIONE
    • Capitolo XII La Chiesa e la Contro-Rivoluzione
      • 8. OGNI CATTOLICO DEVE ESSERE CONTRO-RIVOLUZIONARIO?
        • C. Il contro-rivoluzionario esplicito
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C. Il contro-rivoluzionario esplicito

Tuttavia nessuno negherà esser lecito che determinate persone assumano come compito specifico lo svolgere negli ambienti cattolici e non cattolici un apostolato specificamente contro-rivoluzionario. Lo svolgeranno proclamando l’esistenza della Rivoluzione, descrivendone lo spirito, il metodo, le dottrine e incitando tutti all’azione contro-rivoluzionaria. Così facendo, queste persone metteranno le loro attività al servizio d’un apostolato specializzato tanto naturale e meritorio (e certamente più profondo) quanto quello di coloro che si specializzano nella lotta contro altri avversari della Chiesa, come lo spiritismo o il protestantesimo.

Esercitare un’influenza nei più diversi ambienti cattolici e non cattolici, per esempio allo scopo di mettere in guardia gli spiriti contro i mali del protestantesimo, è certamente legittimo e necessario a un’azione antiprotestantica intelligente ed efficace. Una condotta analoga terranno i cattolici che si dedicano all’apostolato della Contro-Rivoluzione.

I possibili eccessi di questo apostolato — che ne può avere come ogni altro — non invalidano il principio che abbiamo stabilito. Infatti “abusus non tollit usum”.

 




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