Canto, ottava

 1   1, 77 |  cittade è presso,~gran turba scese de' fedeli al piano~d'ogni
 2   7, 3  |  Giordano a le chiare acque~e scese in riva al fiume, e qui
 3   7, 40 | impiagasse il nemico anco non scese;~e teme, e gli rimorde insieme
 4   9, 84 |  ferro, che si volse e piatto scese.~Ma che pro, se doppiando
 5  10, 61 |     giungemmo al loco ove già scese~fiamma dal cielo in dilatate
 6  15, 29 |      cavaliero~- quel Dio che scese a illuminar le carte~vuol
 7  19, 25 |     sangue espresso dilagando scese.~Punta ei la manca in terra,
 8  19, 94 |     piano~sentii ch'al cor mi scese e vi s'affisse,~che serpendomi
 9  19, 104| faccia scolorita e bella,~non scese no, precipitò di sella;~
10  20, 123|      caso abbia condutte.~Qui scese dal destriero e qui depose~