Canto, ottava

 1   2, 82|    per acquistarne appo Dio grazia e merto~togliendo lor di
 2   4, 36|      non è vile appo lui la grazia mia;~spender tutto potrai,
 3   4, 64|   vuol che costei de la sua grazia degni,~ma il move util ancor,
 4   4, 65|  sospira.~Quegli la chiesta grazia al fin negolle,~ma diè risposta
 5   7, 9 |                       O sia grazia del Ciel che l'umiltade~
 6   8, 27|    a' pii soviene,~e con la grazia i preghi altrui previene.»~
 7   9, 81|     i tepidi sudori,~giunge grazia la polve al crine incolto~
 8  11, 8 | novo successor tuo degno~di grazia e di perdono apre le porte,~
 9  13, 70|     gli apra omai de la sua grazia i fonti:~giunge le palme,
10  13, 71|     il merto,~adempi di tua grazia i lor difetti,~e giovi lor
11  14, 3 |    quai Dio vòle~mandar per grazia a pura e casta mente;~da
12  14, 22|     riguardando a me che in grazia il chiedo~che vile a fatto
13  14, 25|     esser può - dicea - che grazia i' neghi~che da voi si dimanda
14  14, 41| acque~rigenerarmi a Dio per grazia piacque.~
15  15, 40|                   A voi per grazia e sovra l'arte e l'uso~de'
16  18, 8 |     candido e terso.~Sol la grazia del Ciel quanto hai d'immondo~
17  18, 14| Padre e Signor, e in me tua grazia piovi,~sì che 'l mio vecchio