Canto, ottava
1 3, 37| al re, che 'n lui fisa lo sguardo:~- Eccoti il domator d'ogni
2 4, 17| idol si faccia un dolce sguardo e un riso.~Sia il ferro
3 4, 30| in onde;~stassi l'avaro sguardo in sé raccolto,~e i tesori
4 4, 65| dubbioso a terra vòlto~lo sguardo tiene, e 'l pensier volve
5 4, 89| un doppio sole,~il chiaro sguardo e 'l bel riso celeste~su
6 8, 25| notte mi parve, ed a lo sguardo fioco~s'offerse il vacillar
7 9, 76| Argillano: arde il feroce~sguardo, ha la fronte intrepida
8 10, 9 | Desto il Soldan alza lo sguardo, e vede~uom che d'età gravissima
9 12, 30| testa volgendo, in te lo sguardo intese.~Mansuefece e raddolcio
10 14, 2 | Cielo al franco duce~lo sguardo favorevole e giocondo;~quinci
11 14, 59| vagante~volge intorno lo sguardo, e nulla vede~fuor ch'antri
12 14, 66| Ma quando in lui fissò lo sguardo e vide~come placido in vista
13 17, 65| e 'l cavalier affisse~lo sguardo là, mentre colui sì disse.~
14 17, 78| mostra vigor più che viril lo sguardo:~là configea i Normanni,
15 19, 34| apparecchiate in su le cime.~Alzò lo sguardo orribile e due volte~tutto
16 19, 72| Volgendo in Tisaferno il dolce sguardo:~- Tu, che dici, signor? -
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