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Paulus PP. VI Sacerdotalis caelibatus IntraText CT - Lettura del testo |
Il celibato come segno dei beni celesti
34. Il nostro Signore e Maestro ha detto che " alla risurrezione... non si prende moglie né marito, ma si è come angeli di Dio in cielo " (Mt 22,30). Nel mondo dell'uomo, per tanta parte impegnato nelle cure terrene e dominato assai spesso dai desideri della carne (cf 1 Gv 2,16), il prezioso dono divino della perfetta continenza per il regno dei cieli costituisce appunto " un segno particolare dei beni celesti ", annunzia la presenza sulla terra degli ultimi tempi della salvezza (cf 1 Cor 7,29-31) con l'avvento di un mondo nuovo e anticipa in qualche modo la consumazione del regno, affermandone i valori supremi che un giorno rifulgeranno in tutti i figli di Dio. E', perciò, una testimonianza della necessaria tensione del Popolo di Dio verso l'ultima meta del pellegrinaggio terrestre e incitamento per tutti a levare lo sguardo alle cose supreme, là dove Cristo siede alla destra del Padre e dove la nostra vita è nascosta con Cristo in Dio, finché si manifesterà nella gloria (Col 3,1-4).