Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Dom Jean-Baptiste Gustave Chautard
Anima di ogni Apostolato

IntraText CT - Lettura del testo

  • III. La vita interiore, base della santità dell’operaio apostolico
    • 2. La vita interiore invigorisce le forze dell’apostolo
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

2. La vita interiore invigorisce le forze dell’apostolo

Come abbiamo detto, solamente il santo, in mezzo agli impacci degli affari e malgrado l’abituale contatto col mondo, sa salvaguardare il suo spirito interiore e dirigere sempre i suoi pensieri e le sue intenzioni verso il solo Dio. In lui ogni dispendio di attività esteriore è talmente soprannaturalizzato ed infiammato di carità, che non solo non porta alcuna diminuzione di forze, ma causa necessariamente un aumento di grazia.

Nelle altre persone invece, anche se fervorose, al termine di un tempo più o meno lungo dedicato alle occupazioni esteriori, la vita soprannaturale sembra subire delle perdite. Troppo preoccupato del bene da fare al prossimo, troppo assorbito da una compassione insufficientemente soprannaturale per le miserie da alleviare, il loro cuore imperfetto sembra innalzare a Dio fiamme meno pure, offuscate dal fumo di numerose imperfezioni.

Iddio non punisce questa debolezza con una diminuzione della sua grazia e non tratta con rigore queste mancanze, purché nell’azione vi siano stati seri sforzi di vigilanza e di preghiera, e purché, terminato il lavoro, l’anima si disponga a tornare da Lui riposandosi e ritemprandosi le forze. Sono questi continui ricominciamenti causati dall’intrecciarsi tra vita attiva e vita interiore, che danno gioia al suo cuore di Padre.

Del resto, in quelli che lottano, queste imperfezioni diventano sempre meno profonde e meno frequenti, di mano in mano che l’anima impara a ricorrere senza stancarsi a quel Gesù ch’essa trova sempre pronto a dirle: «Vieni a me, povero cervo trafelato ed assetato per il lungo cammino; vieni a trovare nelle acque vive il segreto per tornare agile nelle nuove corse; ritirati un momento da quella folla che non può darti l’alimento richiesto dalle tue forze esauste: Venite seorsum et requiescite pusillum (Mc. 6, 31). Nella calma e nella pace che gusterai presso di me, non solo ritroverai il primitivo vigore, ma imparerai il modo di agire di più con minor fatica.

«Elia, oppresso e scoraggiato, ebbe le sue energie rianimate all’istante in virtù di un pane misterioso. Così, o mio apostolo, in questo invidiabile còmpito di corredentore che mi è piaciuto d’importi, ti do la possibilità, con la mia parola che è vita piena e con la mia grazia che è il mio sangue, di riorientare il tuo spirito verso gli eterni orizzonti e di rinnovare tra il tuo cuore ed il mio un patto d’intimità. Vieni, io ti consolerò dalle tristezze e dalle delusioni del viaggio; nella fornace del mio amore potrai ritemprare l’acciaio delle tue risoluzioni. Venite ad me omnes qui laboratis et onerati estis et ego reficiam vos»9.




9 Mt. 11, 28. In occasione di questo invito di Gesù alle anime di buona volontà, richiamo l’attenzione su quanto dirò in seguito riguardo l’esercizio della custodia del cuore.






Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License