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Dom Jean-Baptiste Gustave Chautard
Anima di ogni Apostolato

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  • La vita interiore è condizione della fecondità delle opere
    • 3. La vita interiore produce nell’apostolo l’irraggiamento soprannaturale. Quanto questo sia efficace
      • Con la vita interiore, l’apostolo irradia la carità
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Con la vita interiore, l’apostolo irradia la carità

Ogni anima sollecita della propria santificazione mira soprattutto al possesso della carità. Lo scopo dell’uomo interiore è la compenetrazione tra Gesù e l’anima, è il «rimane in me e io in lui».

Tutti i predicatori più esperti sono d’accordo nell’ammetterlo: in un ritiro o in una missione, sebbene le prediche iniziali sulla morte, sul giudizio e sull’inferno siano sempre indispensabili e salutari, la predica sull’amore di Gesù Cristo produce ordinariamente una più salutare impressione; se poi essa viene pronunciata da un vero apostolo che sappia comunicare all’uditorio i sentimenti che l’animano, assicura il successo e produce le conversioni.

Che si tratti di sottrarre un’anima al peccato mortale o di portarla dal fervore alla perfezione, l’amore di Gesù è sempre la leva impareggiabile. Il cristiano immerso nel fango, ma capace d’intuire nel suo simile un amore ardente, acceso per le realtà invisibili, e d’altra parte capace di ammettere la delusione e la vuotezza degli amori terreni, incomincia a provare il disgusto del peccato. Egli ha compreso qualcosa di Dio, qualcosa dell’immenso amore di Gesù per la sua creatura, ha sentito come un sussulto della grazia latente del suo battesimo e della sua prima Comunione. Gesù vivo si è mostrato a lui, perché le tenerezze del suo cuore sono traspirate nel volto e nella voce del suo ministro. Egli ha intravisto un ben altro amore, un amore nobile, puro, ardente, e ha detto a se stesso: «In questo mondo è dunque possibile amare con un amore superiore a quello delle creature».

Basterà solo qualche altra più intima manifestazione del Dio-Amore per mezzo del suo araldo, e l’anima uscirà dall’abbiezione in cui era impantanata e non si spaventerà più dei sacrifici necessari per conquistare il tesoro dell’amore divino, fino allora rimastole quasi sconosciuto.

Anche senza bisogno di sviluppare ulteriormente questa prospettiva, s’intuisce quali aumenti d’amore e perciò quali progressi il vero pastore può assicurare alle anime già uscite dal peccato oppure già fervorose. Anche se non sono rivestiti del carattere sacerdotale, questi uomini di azione faranno nascere intorno a loro, con quest’ardente carità, la più eccellente delle virtù teologali.




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