Avvisi pratici
1. Scolpirsi bene in mente che l’anima non può
progredire nella vita interiore, senza il regolamento sopraccennato e senza la
ferma volontà di attenervisi abitualmente, in particolare riguardo all’ora
della sveglia rigorosamente stabilita.
2. A base della vita interiore, come elemento
indispensabile, mettere la preghiera del mattino. «Chi ha ben deciso di fare a
qualsiasi costo la sua mezz’ora di orazione mattutina, ha già fatto metà del
cammino», dice santa Teresa. Senza la preghiera, la giornata passerà quasi
necessariamente nella tiepidezza.
3. La Messa, la Comunione, la recita del
Breviario e le funzioni liturgiche sono miniere incomparabili di vita
interiore, che vanno sfruttate con fede e fervore sempre crescenti.
4. Come la meditazione e la vita liturgica, anche
l’esame particolare e quello generale devono condurre all’abituale custodia del
cuore, per la quale viene realizzata l’unione del vigilate e dell’orate.
Restando attenta a tutto ciò che accade nel suo interno e alla presenza della
Ss.ma Trinità in lei, l’anima acquista l’istinto di ricorrere a Gesù in tutte
le circostanze, ma soprattutto quando prevede il pericolo di dissiparsi o di
indebolirsi.
5. Ne deriva il bisogno di pregare
incessantemente con le Comunioni spirituali e le giaculatorie, che sono ben
facili da fare, se lo si vuole davvero, anche in mezzo alle occupazioni più
assorbenti, e che sono piacevolmente variabili, adattandole ai bisogni speciali
del momento, alle circostanze attuali, ai pericoli, alle difficoltà, alla
rilassatezza, alle delusioni, eccetera.
6. Un devoto studio della Sacra Scrittura,
soprattutto del Nuovo Testamento, deve trovare il suo posto ogni giorno o per
lo meno più volte alla settimana, nella vita di un sacerdote. – La lettura spirituale
del pomeriggio è un dovere quotidiano che un’anima generosa deve ben guardarsi
dal trascurare. La mente ha bisogno di porsi alla presenza delle verità
soprannaturali, dei dogmi generatori della pietà e delle conseguenze morali che
ne derivano e che tanto facilmente si dimenticano.
7. In virtù di questa custodia del cuore che ne
sarà come la preparazione remota, la confessione settimanale sarà sicuramente
pregna di sincera contrizione e di vero dolore e caratterizzata da un fermo
proposito che diventerà sempre più leale e risoluto.
8. Il ritiro spirituale annuale è utilissimo ma
insufficiente; il ritiro mensile (di una giornata intera o almeno di mezza),
fatto allo scopo di rimettere l’anima in equilibrio, è quasi indispensabile
all’uomo di azione.
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