II. L’orazione, elemento indispensabile della vita interiore
e perciò dell’apostolato
Un vago desiderio di vita interiore, formulato
dopo un’affrettata lettura di un libro, non può dare alcun risultato. E’
necessario che questo desiderio si radichi in una risoluzione precisa, ardente
e pratica.
Molti uomini d’azione mi hanno chiesto di avere
un facile mezzo per realizzare il loro proposito di vita interiore, esponendo
alcune risoluzioni generali. Rispondere a tale desiderio equivarrebbe ad
aggiungere una specie di appendice a questo volume.
Rispondo tuttavia volentieri; sono infatti
persuaso da una parte che l’uomo di azione, sia esso sacerdote o laico, non
potrà veramente approfittare della lettura di ciò che finora ho scritto, se non
è ben deciso a consacrare ogni mattina un po’ di tempo all’orazione mentale; e
d’altra parte ritengo che, se il sacerdote vuol progredire nella vita
interiore, non può trascurare di servirsi della vita liturgica e di esercitarsi
nella custodia del cuore.
Credo sia più pratico adottare, nell’esporre
questi tre punti, la formula della risoluzione personale. Non pretendo
d’introdurre un nuovo metodo di orazione, ma cerco di utilizzare l’essenziale
dei metodi migliori.
|