V. L’apostolo ha bisogno di un’ardente devozione a Maria
Immacolata
Come membro di quell’Ordine Cistercense così
strettamente consacrato a Maria, come figlio di quel San Bernardo che per mezzo
secolo fu apostolo incomparabile dell’intera Europa, come potrei dimenticare
che il santo abate di Chiaravalle attribuiva a Maria tutti i suoi progressi
nell’unione con Gesù e tutti i suoi successi nell’apostolato?
Tutti sanno quale fu, in mezzo ai popoli e
presso i re, in seno ai Concili e sul cuore dei Papi, l’apostolato di colui che
rimane il più illustre figlio del Patriarca San Benedetto. Tutti esaltano la
santità, il genio, la profonda scienza delle Sacre Scritture e la penetrante
unzione dell’ultimo Padre della Chiesa.
Ma ciò che riassume maggiormente l’ammirazione dei
secoli per questo santo Dottore, è il titolo che gli venne decretato di Cytharista
Mariae, «Cantore di Maria»; egli non fu sorpassato da nessuno di coloro che
hanno celebrato le glorie della Madre di Dio.
San Bernardino da Siena, san Francesco di Sales,
Bossuet, sant’Alfonso e san Luigi Grignion de Montfort, tutti attingono a piene
mani dai tesori di san Bernardo, quando vogliono celebrarla e trovare argomenti
per sostenere quella verità messa in rilievo dal nostro santo Dottore: «Tutto
ci viene per mezzo di Maria».
«Vediamo, o fratelli, con quali sentimenti di
devozione ha voluto che noi onorassimo Maria quel Dio che ha posto in lei la
pienezza di ogni bene. Se c’è in noi qualche speranza, qualche grazia, qualche
pegno di salvezza, riconosciamo che tutto questo ci viene da Colei che è
ricolma di delizie. (...) Se togliete questo sole che rischiara il mondo, non
ci sarà più giorno. Se togliete Maria, questa stella del mare, che rimarrà di
questo nostro vasto mare, se non profonda oscurità, ombra di morte e fitte
tenebre? E’ dunque dal più intimo dei nostri cuori, dal fondo stesso delle
nostre viscere e dei nostri desideri, che dobbiamo onorare la Vergine Maria,
perché questa è la volontà di Colui che volle ricevessimo tutto per mezzo di
Lei»65.
Fortificato da questa dottrina, non esito a
stabilire che l’apostolo, qualunque cosa faccia per la sua salvezza, per il suo
progresso spirituale e per la fecondità del suo apostolato, rischia di
costruire solo sulla sabbia, se la sua attività non poggia su di una
specialissima devozione alla Madonna.
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