E’ ai piedi del trono di Maria Immacolata che
depongo questo modesto lavoro.
Il perfetto modello dell’apostolato, amiamo
meditarlo nel Cuore della Beatissima Vergine, quale ce lo raffigura il dipinto
bizantino del VI secolo riprodotto su questo libro.
La Madonna porta nel suo petto il Verbo Incarnato,
circondato da un alone luminoso. Come l’eterno Padre, ella conserva sempre in
sé quel Verbo che ha donato al mondo. Secondo l’espressione di Rohault de
Fleury, «il Salvatore brilla al centro del suo petto come una Eucaristia dai
veli ormai squarciati». Gesù vive in lei; Egli è il suo cuore, il suo respiro,
il suo centro e la sua vita: ecco una immagine della vita interiore.
Ma il divino Fanciullo svolge il suo apostolato.
Il suo atteggiamento, il rotolo del Vangelo che tiene nella mano sinistra, il
gesto della sua mano destra, il suo sguardo: tutto indica che insegna. E la
Vergine si unisce alla sua parola. L’espressione del viso sembra dire che
anch’ella vuole parlare. I suoi grandi occhi aperti cercano anime alle quali
poter comunicare suo Figlio: ecco una immagine della vita attiva mediante la
predicazione e l’insegnamento.
La sue mani tese come quelle degli oranti nelle
catacombe, o del sacerdote che offre la santa Vittima, ci ricordano che la
nostra vita interiore sarà profonda e il nostro apostolato sarà fecondo
soprattutto mediante la preghiera e l’unione al Sacrificio di Gesù.
Maria vive di Gesù, mediante Gesù, della sua
vita, del suo amore, dell’unione al suo Sacrificio; e Gesù parla in lei e
mediante lei. Gesù è la sua vita ed ella è il porta-Verbo, il portavoce,
l’ostensorio di Gesù.
E’ in questo modo che l’anima, votata a
quell’opera per eccellenza che è l’apostolato, deve vivere di Dio allo scopo di
poter efficacemente parlare di Lui. La vita attiva, ripetiamolo un’ultima
volta, non dev’essere altro in essa che il traboccamento della vita interiore.
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