III. Base, scopo e mezzi di un’opera devono essere impregnati
di vita interiore
Intendiamo parlare di un’opera degna di questo
nome, perché ai nostri giorni alcune non meritano affatto tale titolo. Pur
essendo organizzate con le apparenze della pietà, tali imprese in realtà mirano
solo a procurare ai loro fondatori, con gli applausi del pubblico, la rinomanza
di un’abilità non comune, e per la loro riuscita sarebbero adoperati tutti i
mezzi, anche i meno giustificabili, se necessario.
Altre opere invece meritano maggiore stima.
Certo, queste vogliono davvero realizzare il bene, e i loro fini e mezzi sono
ineccepibili. Tuttavia, poiché gli organizzatori avevano una fede vacillante
nella potenza d’azione della vita soprannaturale sulle anime, nonostante mille
sforzi, i risultati sono stati nulli o quasi.
Per meglio precisare quel che dev’essere una
istituzione, sarà opportuno che io lasci la parola ad un uomo che ha illustrato
un’intera regione col suo apostolato, e ricordare la lezione ricevuta da lui
agli inizi del mio ministero sacerdotale.
Volevo istituire un Oratorio per giovani. Dopo
aver visitato i circoli cattolici di Parigi e di qualche altra città francese,
come le opere di Val-des-Bois ecc., mi recai a Marsiglia per studiare più da
vicino le opere per la gioventù istituite dal santo sacerdote Allemand,
governate dal venerato canonico Timon-David. Mi piace ricordare con quanta
commozione il mio cuore di giovane sacerdote raccolse le parole di
quest’ultimo.
«Banda, teatro, proiezioni, cinema, eccetera...
io non disprezzo tutte queste cose. Anzi, in principio credevo anch’io che
fossero indispensabili; invece sono solamente stampelle che si usano in
mancanza di meglio. Ma ora, più vado avanti, più il fine ed i mezzi si
soprannaturalizzano, poiché vedo sempre più chiaramente che ogni opera fondata
sull’elemento umano è destinata a perire e che soltanto l’opera che mira a portare
a Dio gli uomini mediante la vita interiore è benedetta dalla Provvidenza.
«Gli strumenti musicali sono da molto tempo
relegati nel solaio, il teatro è divenuto inutile e tuttavia l’opera prospera
più che mai. Perché? Perché i miei sacerdoti ed io, grazie a Dio, vediamo ben
più giusto che al principio, e la nostra fede nell’azione di Gesù Cristo e
della grazia si è centuplicata.
«Credetemi: non esitate a mirare il più in alto
possibile e sarete stupito dei risultati. Mi spiego. Non abbiate soltanto come
ideale di offrire ai giovani la scelta di onesti divertimenti che li distolgano
dai piaceri proibiti e dalle relazioni pericolose, né di dar loro una mera
verniciatura di cristianesimo mediante una meccanica assistenza alla Messa o
con una rara e appena passabile ricezione dei Sacramenti.
«Duc in altum! Abbiate innanzitutto la nobile
ambizione di ottenere, a qualunque costo, che un certo numero di giovani
prendano l’energica risoluzione di vivere da ferventi cristiani, vale a dire con
la pratica della meditazione mattutina, con l’abitudine della Messa quotidiana
(se è possibile), con una breve lettura spirituale e, naturalmente, con
frequenti e fruttuose Comunioni. Mettete tutte le vostre cure per infondere in
questo gregge scelto un grande amore per Gesù Cristo, lo spirito di preghiera,
d’abnegazione, di vigilanza su di sé, insomma solide virtù; sviluppate nelle
loro anime, con non minor cura, la fame dell’Eucaristia. Poi eccitate, a poco a
poco, questi giovani all’apostolato fra i loro compagni. Fatene degli apostoli
franchi, zelanti, buoni, ardenti e virili, senza devozioni grette ma pieni di
tatto, che non cadano nella slealtà di spiare i compagni, sia pur col pretesto
dello zelo. In meno di due anni, mi direte se c’è ancora bisogno della banda o
del teatro per ottenere una pesca copiosa».
«Comprendo. – osservai – Questa minoranza
dev’essere il fermento, ma che cosa si dovrà fare per gli altri che non possono
essere elevati a questo livello? Per la massa, per i giovani di tutte le età ed
anche per gli sposati che faranno parte del circolo progettato, che si dovrà
fare?»
«Bisogna dare a costoro – rispose – una fede
robusta mediante conferenze seriamente preparate, che occupino la maggior parte
delle loro serate invernali. I vostri cristiani ne usciranno sufficientemente
armati, non solo per ribattere vittoriosamente ai loro colleghi di ufficio o di
officina, ma anche per resistere all’influenza, più pericolosa, del giornale o
del libro. Far nascere in questi uomini convinzioni incrollabili che,
all’occorrenza, essi sappiano professare senza rispetto umano, questo
costituirà già un ottimo risultato; però sarà necessario condurli più oltre,
fino alla pietà vera, calda, convinta, illuminata».
«E dovrò fin dall’inizio aprire la porta a chiunque
arriva?»
«Il numero è da augurarselo soltanto se i
reclutati sono ben scelti. La crescita del vostro circolo dev’essere
principalmente frutto dell’influenza esercitata dal nucleo di apostoli, il cui
centro saranno Gesù, Maria e voi stesso come loro strumento».
«Il locale sarà modesto; dovrò pertanto
aspettare che le nostre risorse ci permettano di fare di meglio?»
«Buon Dio! All’inizio, locali spaziosi e comodi
potranno essere come un tamburo che attira l’attenzione su un’opera nascente.
Ma ripeto: se voi sapete mettere a base della vostra associazione la vita
cristiana ardente, integra, apostolica, il locale strettamente necessario sarà
sempre sufficiente affinché possa trovarvi posto ciò che il normale
funzionamento del circolo esige come accessorio. Oh, allora potrete verificare
che il rumore fa poco bene, mentre il bene fa poco rumore! Allora constaterete
che il Vangelo ben compreso fa diminuire il bilancio delle spese senza
compromettere i risultati, al contrario! Ma prima di tutto bisognerà che
paghiate di persona; e ciò non tanto per preparare faticosamente recite
teatrali o saggi di ginnastica, quanto piuttosto per accrescere in voi la vita
interiore. Poiché, sappiatelo bene, nella misura in cui voi per primo vivrete
d’amore per Gesù Cristo, nella stessa proporzione sarete capace di suscitare in
altri lo stesso ardore».
«Insomma, voi basate tutto sulla vita
interiore?»
«Sì, mille volte sì!, perché in tal modo si
ottiene non orpello ma oro puro. Del resto, credete alla mia lunga esperienza;
quel che vi ho detto riguardo le opere giovanili, lo potete applicare ad ogni
altra opera: parrocchia, seminario, catechismo, scuola, circolo militare,
eccetera. Quanto bene produce in una grande città un’associazione che vive
veramente nel soprannaturale! Essa agisce come un lievito potente; solo gli
Angeli possono dire quanto essa sia feconda di frutti di salvezza.
«Ah, se tutti i sacerdoti, i religiosi e le
stesse persone di azione conoscessero la potenza della leva che hanno tra le
mani e prendessero sempre più come punto di appoggio il Cuore di Gesù e la vita
di unione a questo Cuore divino! Essi allora risolleverebbero la nostra Patria:
sì, la risolleverebbero malgrado gli sforzi di Satana e dei suoi sgherri»12.
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