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Dom Jean-Baptiste Gustave Chautard Anima di ogni Apostolato IntraText CT - Lettura del testo |
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Principi I Principio – Non dedicarsi ad un’opera per pura inclinazione naturale, ma consultare Dio allo scopo di potersi assicurare che si agisce sotto l’ispirazione della sua grazia e per manifestazione moralmente certa della sua volontà. II Principio – E’ imprudente e dannoso rimanere troppo tempo in un periodo di eccessive occupazioni che metterebbero l’anima in uno stato incompatibile con gli esercizi essenziali della vita interiore. Bisogna allora, specialmente per i sacerdoti e per i religiosi, applicare anche alle opere più sante le parole: «Strappalo e gettalo via da te» (Mt. 5, 29). III Principio – Allo sregolato debordamento della vita attiva bisogna imporre, se necessario anche con la violenza, un regolamento che determini l’impiego abituale del tempo, stabilito col consiglio di un saggio sacerdote di esperienza e di vita interiore. IV Principio – Per il bene personale e per quello degli altri, bisogna innanzitutto coltivare la vita interiore. Quanto più si è occupati, tanto più c’è bisogno di questa vita e dunque tanto più se ne deve essere assetati e si devono usare i mezzi perché questa sete non rimanga un desiderio sterile sfruttato abitualmente dal demonio per addormentare le anime e mantenerle nell’illusione. V Principio – Se accade che l’anima venga a trovarsi, per autentica volontà di Dio, molto occupata e quindi nell’impossibilità morale di prolungare i suoi esercizi di pietà, essa possiede un termometro infallibile che le indica se davvero si mantiene nel fervore. Se effettivamente ha sete di vita interiore, se con tutta la sua buona volontà approfitta di tutte le occasioni per compierne le pratiche essenziali, allora essa può restare in pace e far sicuro affidamento sulle grazie speciali che Dio serba per lei: in esse troverà la forza sufficiente per progredire nella vita spirituale. VI Principio – Finché l’uomo di azione non giunge a conservarsi nel raccoglimento e nella dipendenza dalla grazia che devono accompagnarlo ovunque, egli si trova in uno stato insufficiente di vita interiore. Per questo indispensabile raccoglimento non occorre sforzo alcuno: basta un’abituale occhiata che parta più dal cuore che dalla mente, uno sguardo sicuro, retto, penetrante per discernere se, nell’azione, si rimane sotto l’influenza di Gesù.
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