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Dom Jean-Baptiste Gustave Chautard
Anima di ogni Apostolato

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  • Appendice II Autori poco poco noti citati nel libro
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Appendice II Autori poco poco noti citati nel libro

Abelardo

Filosofo e teologo bretone (1079-1142). Pur essendo uno dei chierici fondatori della Scolastica medioevale, la sua superbia e la sua brama di successo lo spinsero a vivere disordinatamente e ad affermare errori contro la fede, esagerando il ruolo della ragione umana nella conoscenza dei misteri divini. Per influenza di san Bernardo di Chiaravalle e di Guglielmo di Saint-Thierry, A. venne condannato dapprima dal Concilio di Soissons (1121) e poi dal Concilio di Sens (1141). Alla fine della vita si pentì e si riconciliò con la Chiesa, per opera del venerabile Pietro abate di Cluny. (Cfr. C. Ottaviano, Abelardo, Bocca, Torino 1940)

Allemand, Jean-Jacques

Sacerdote francese (1772-1836). Nato a Marsiglia, nel 1799 vi fondò l’Opera per la Gioventù, restaurando nella sua patria le opere di assistenza giovanile e ispirando una nuova spiritualità apostolica in favore degli umili. La sua opera fu proseguita poi dal padre Timon-David (vedi voce). (Cfr. J.J. Gaduel, Le directeur de la jeunesse: l’abbé Allemand, Lecoffre, Paris 1867)

Alvarez De Paz, Diego

Missionario gesuita spagnolo (1560-1620). Nato a Toledo, allievo del celebre Vàsquez, fu inviato in Perù, dove cristianizzò gli indigeni neo-convertiti lottando contro l’idolatria. Diventato rettore dei collegi di Quito e di Cuzco, e poi di quello di Lima, fu maestro di vita spirituale e primo teorico dell’orazione affettiva. Fra le sue opere: De exterminatione mali et promotione boni (1613); De studio orationis (1617); De vita spirituali ejusque perfectione (1618).

Bourdaloue, Jacques

Predicatore belga (1632-1703). Nato a Bourges, la sua grande pietà ed eloquenza lo fecero diventare uno dei più ascoltati predicatori dell’epoca, tanto da essere richiesto da corti e sovrani come Luigi XIV di Francia. I suoi Sermons sono un classico del genere. (Cfr. R. Daeschler, La spiritualité de Bourdaloue, Louvain 1927)

Caussade, Jean Pierre de

Gesuita francese (1675-1751). Fu rettore di istituti gesuiti in Francia (Nancy, Perpignan, Albi). Si dedicò esclusivamente alla direzione spirituale e alla predicazione degli esercizi ignaziani. Per le monache visitandine scrisse le Instructions sprittuelles sur les divers états d’oraison (1741). Solo nel XIX secolo il suo confratello p. Ramière scoprì e pubblicò una serie di suoi appunti di direzione spirituale col titolo L’abbandono alla divina Provvidenza (trad. it. Paoline, Roma 1990), libro discusso ma di grande successo.

Combalot, Théodore

Predicatore francese (1797-1873). Dopo un’adesione giovanile al liberalismo cattolico di Lamennais, si convertì e passò fra gli intransigenti, collaborando con Veuillot. Vivace polemista e scrittore, fu imprigionato dal governo massonico per il suo libro Sur la guerre faite à l’Eglise et à la société par le monopole universitaire. Al seguito di mons. Gaume, promosse una campagna contro la propaganda scolastica dei classici pagani contrapposti a quelli cristiani. Nel 1839 fondò l’Istituto dell’Assunzione, dedicato all’educazione delle giovani. Le sue Oeuvres oratoires sono state pubblicate postume. (cfr, mons. Ricard, L’abbé Combalot, missionnaire apostolique, Paris 1892)

De Ravignan, Gustave Xavier

Pradicatore gesuita francese (1795-1858). Nato a Bayonne da nobile famiglia, da magistrato diventò sacerdote e nel 1837 successe al p. Lacordaire come predicatore sul prestigioso pulpito della cattedrale parigina di Notre-Dame. I suoi famosi quaresimali e ritiri pasquali suscitarono numerose conversioni. Noto anche come apologista, pubblicò tra l’altro: Entretiens spirituels (1859); Conférences (1860); La vie chrétienne d’una dame dans le monde (1861).

De Sonis, Gaston

Generale francese (1825-1887). Nato nelle Antille, formatosi al collegio militare di Saint-Cyr, come ufficiale combatté a Montebello e a Solferino, poi come generale nella guerra franco-prussiana del 1870. Si dimise dall’incarico di Comandante a Rennes, per non cooperare all’espulsione dei religiosi ordinata dal governo massonico; diventò poi ispettore a Parigi. Celebre apostolo presso i militari in Francia e in Marocco, esponente del cattolicesimo intransigente, è considerato un maestro di vita spirituale laicale. (Cfr. mons. L. Baunard, Le général De Sonis d’après ses papiers, Paris 1903).

Desurmont, Achille

Sacerdote redentorista francese (1828-1898). Nato a Turcoing, docente di teologia pastorale, fu celebre educatore della gioventù studentesca, diffondendovi la dottrina morale di sant’Alfonso de’ Liguori. A lui si deve la proclamazione di sant’Alfonso come Dottore della Chiesa. Fra le sue opere: Le retour continuel à Dieu; La charité sacerdotale, Paris 1899.

Donoso Cortés, Juan

Uomo politico e studioso spagnolo, marchese di Valdegamas (1809-1853). Dopo una gioventù passata in simpatia con il liberalismo cattolico, si convertì diventando esponente del pensiero contro-rivoluzionario, amico di Veuillot. Pur avendo fatto una precoce e rapida carriera politica, si inimicò gli ambienti governativi europei pubblicando il celebre Saggio sul Cattolicesimo, il Liberalismo e il socialismo (Madrid, 1850, trad. ital. Rusconi, Milano 1979), in cui denunciava l’opera anticristiana svolta dal liberalismo e ne preannunciava il compimento nel socialismo. Con la sua densa Lettera al cardinal Fornari (1852), D. C. preparò la stesura di quello che poi sarà il Sillabo di Pio IX.

Dupanloup, Félix Antoine

Vescovo e scrittore francese (1802-1878). Nato in Savoia, educatore della gioventù, docente di eloquenza sacra all’Università della Sorbona, accademico di Francia, promosse le celebri Conferenze parigine di Notre-Dame. Nel 1849 divenne vescovo di Orléans, distinguendosi nella difesa dell’insegnamento cattolico. Nel 1862 però aderì al programma cattolico-liberale di Montalembert, attirandosi le critiche del cattolicesimo intransigente e di Papa Pio IX, e nel Concilio Vaticano I ostacolò la proclamazione dell’infallibilità pontificia. Fra le sue numerose opere: La pacification religieuse (1845); De la haute éducation intellectuelle (1857); De l’éducation en général (1862).

Du Perron, Jacques David

Cardinale francese (1556-1618). Nato in Normandia da famiglia calvinista, studiando i Padri della Chiesa si convertì al Cattolicesimo, diventò sacerdote e poi vescovo di Evreux nel 1563. Fu promotore della conversione di Enrico di Navarra dal calvinismo al cattolicesimo; diventato Enrico IV Re di Francia, questi nel 1595 lo nominò Consigliere di Stato; nel 1606 il Papa lo elesse a cardinale ed arcivescovo di Sens. Grande erudito e vivace polemista, difese il Papato dal calvinismo e dal gallicanesimo, come nella sua celebre controversia pubblica con il calvinista Duplessis-Mornay, a Parigi, che gli meritò il titolo di «Agostino di Francia». (Cfr. P. Feret, Le cardinal Du Perron, Paris 1877)

Faber, Frederick William

Scrittore e predicatore inglese (1814-1863). Pastore anglicano, nel 1845 si convertì al Cattolicesimo e diventò uno dei promotori del «Movimento di Oxford», che avvicinava alla vera Chiesa i ceti britannici più elevati. Ordinato sacerdote nel 1847 dal suo amico cardinale Wiseman, instaurò nella sua patria la congregazione dell’Oratorio, del quale diventò superiore. Considerato un maestro di vita spirituale, i  suoi sermoni e i suoi scritti, dotati di un singolare senso soprannaturale, convertirono molti anglicani, specie nel ceto intellettuale e nobiliare. Le sue opere sono state tradotte in italiano dall’editore Marietti (Torino 1861, 8 vv.).

Giraud, Sylvain

Missionario francese della Comunità di La Salette (1830-1888). Apostolo della devozione mariana, fu predicatore e promotore di ritiri spirituali. Ha scritto numerose opere, tra le quali: Pratique de la dévotion à Notre Dame (1863); De la vraie union avec Marie (1864); De l’union à Jésus Christ dans sa vie de victime (1870).

Guéranger, Prosper

Abate benedettino francese (1805-1875). Nominato da Gregorio XVI abate di Solesmes nel 1837, restaurò in Francia l’ordine benedettino, la spiritualità liturgica e soprattutto la liturgia romana, della quale era grande studioso. Amico e collaboratore del Papa Pio IX, fu promotore del dogma dell’infallibilità pontificia al Concilio Vaticano I, esponente del cattolicesimo intransigente e nemico del liberalismo cattolico. Fra le sue opere ricordiamo: Institutions liturgiques (1851); L’annéé liturgique (1866); L’Eglise ou la société de la louange divine (1875); Le sens chrétien de l’histoire (postuma). (Cfr. Paul Delatte, Dom Guéranger abbé de Solesmes, D.P.F., Chiré 1998)

Lacordaire, Henri Dominique

Predicatore e scrittore domenicano francese (1802-1827). Dopo una passione giovanile per il cattolicesimo liberale, con la condanna di Lamennais passò su posizioni più moderate. Diventato domenicano nel 1839, venne eletto priore provinciale e come tale restaurò il suo Ordine in Francia. Promosse le conferenze dal pulpito della basilica parigina di Notre Dame, che tenne per primo con grande successo. Fra le sue opere di scrittore, ricordiamo: Vie de saint Dominique (1841); Lettres à un jeunehomme sur la vie chrétienne (1858); Sermons et allocutions (1884). (Cfr. H. Noble, Le père Lacordaire apôtre et directeur, Paris 1908).

Lallemant, Louis

Gesuita francese (1588-1635). Direttore spirituale ed educatore della gioventù, preparò generazioni di gesuiti alle missioni per l’America ed ebbe grande influenza sulla spiritualità dell’epoca della Controriforma. Rettore del Collegio di Rouen durante il difficile periodo della guerra del 30 anni, scrisse solo la celebre Vie et doctrine spitiruelle (1694, trad. ital. Ed. Paoline, Roma 1980).

Lavigerie, Charles

Missionario e cardinale francese (1825-1892). Docente di storia ecclesiastica alla Sorbona, promosse le missioni nelle colonie francesi, diventando nel 1857 direttore delle Opere per l’Oriente. Nominato nel 1867 vescovo-cardinale di Algeri e delegato apostolico per l’Africa Occidentale, promosse l’abolizione della schiavitù. All’epoca di Leone XIII, fu criticato per i suoi tentativi di riconciliare la Santa Sede col governo massonico francese.

Lehodey, Vital

Sacerdote e scrittore cistercense francese (1857-1948). Entrato nel 1890 fra i trappisti, ne divenne abate nel 1895; promosse la fondazione di monasteri in Giappone. Maestro di vita interiore, sviluppò la spiritualità dei doni dello Spirito Santo e dell’abbandono alla divina Provvidenza. Fu grande amico di dom Chautard. Fra le sue opere: Les voies de l’oraison mentale (Paris 1908, trad. it. Le vie dell’orazione mentale, Marietti, Torino 1932); Le saint abandon (Paris 1919; trad ital. Il santo abbandono Ed. Paoline, Roma 1998); Directoire spirituel des cisterciens réformés (1910).

Lhoumeau, André Antonin

Sacerdote francese (1852-1920). Entrato nell’ordine monfortano, nel 1903 ne diventò superiore generale e ne promosse l’instaurazione in Inghilterra. Apostolo della devozione mariana, nel 1900 fondò la rivista «Revue des Prêtres de Marie». Fu anche noto musicologo. Fra le sue opere: La vie spirituelle à l’ecole de saint Louis Grignion de Montfort (Paris 1902); Les actes de l’oraison selon saint Thomas (1913); La Vierge Marie et les apotres des derniers temps (Tours 1919). (Cfr. F. Fradet, Le père Lhoumeau, Lille 1912).

Mermillod, Gaspard

Cardinale svizzero (1824-1982). Celebre predicatore, diventò vescovo di Losanna-Ginevra nel 1873. Per l’opposizione dei calvinisti, fu costretto all’esilio. Rifugiatosi a Roma, diventò cardinale e consultore della Congregazione per gli Affari Ecclesiastici, per conto della quale compì numerose missioni diplomatiche. Esponente del cattolicesimo intransigente, lottò contro il protestantesimo e il liberalismo. I suoi celebri sermoni sui doveri sociali del cristiano, tenuti a Parigi tra il 1867 e il 1872, furono una preparazione prossima dell’Enciclica Rerum novarum di Leone XIII. Nel 1884 fondò a Friburgo la celebre Unione Internazionale di Studi Sociali, prestigiosa scuola di dottrina sociale della Chiesa. Fu anche promotore della proclamazione di san Francesco di Sales come Dottore della Chiesa. Fra le sue opere: De la perpetuelle virginité de la Mère du Sauveur (1854); De pauperum operariorumque sublevanda miseria (1869); De l’intelligence et du gouvernement de la vie (1870).

Monsabré, Jacques Louis

Predicatore domenicano francese (1927-1907). Esponente del cattolicesimo intransigente, fu grande studioso e conferenziere. Nel 1857 successe al padre de Ravignan sul pulpito della basilica parigina di Notre Dame, dove espose e commentò l’intera dottrina cattolica in una serie di memorabili sermoni; fu anche apprezzato quaresimalista. Dal 1881 fu priore del convento domenicano di Le Havre. Fra le sue opere, tutte tratte dai suoi discorsi, ricordiamo: Exposition du dogme catholique (trad. ital. Marietti, Torino 1919, 12 vv.); Discours et panegyriques (Paris 1900); Retraites pascales (1907, 9 vv.); Méditations sur le Rosaire (1878); Or et alliage dans la vie dévote (1869); La prière (1906); La Vierge Marie (postuma).

Perboyre, beato Jean Gabriel

Missionario congregazionista francese (1802-1840). Dapprima dirtettore del noviziato congregazionista a Parigi, nel 1835 venne inviato in missione in Cina. Coinvolto nelle persecuzioni scatenatesi nell’Honan contro il Cattolicesimo, venne catturato nel 1839 e poi condannato a morte dal viceré per strangolamento. Nel 1889 fu proclamato beato da Leone XIII per la sua professione della fede; la sua festa cade il 7 novembre.

Ratisbonne, Théodore

Sacerdote francese (1802-1884). Nato a Strasburgo da famiglia ebraica, si convertì al cattolicesimo nel 1827, precedendo in questo il suo fratello Alphonse, al quale apparve la Madonna a Roma nel 1830. I due fratelli fondarono a Parigi, nel 1843, la Congregazione Nostra Signora di Sion, dedicata alla conversione degli ebrei. A differenza del fratello, Théodore operò soprattutto in Francia, dove promosse anche la Confraternita delle Madri Cristiane. Fra le sue opere di studioso, ricordiamo: Histoire de saint Bernard et de son siècle (Paris 1840, 2 vv.); Manuel de la mère chrétienne (Paris 1859); La question juive (Paris 1868); Le Pape (Paris 1870).

Rohault de Fleury, Claude

Sacerdote e scrittore cistercense (1640-1723). Nato a Parigi da nobile famiglia, fu dapprima celebre giurista, poi diventò sacerdote e monaco cistercense per influenza dell’amico Bossuet. Abate di Loc-Dieu prima e di Notre Dame d’Argenteuil poi, ebbe grande successo come educatore e direttore spirituale della gioventù, diventando confessore del futuro Re Luigi XV. Eletto all’Accademia di Francia nel 1696, scrisse numerose opere di erudizione giuridica, storica e soprattutto morale. Ricordiamo: Catéchisme historique (1683); Le soldat chrétien (1686); Discours sur la prédication (1688); Les moeurs des chrétiens (1690); Les devoirs des maitres et des domestiques (1691); varie vite di santi.

Rousseau, Jean Jacques

Filosofo e scrittore svizzero (1712- 1778). Nato a Ginevra da famiglia calvinista, per amore di una sua protettrice si convertì al Cattolicesimo, ma anni dopo per convenienza ritornò al calvinismo. Diventato esponente dell’illuminismo francese e collaboratore dell’Encyclopédie, fece fortuna come abile scrittore di opuscoli e romanzi sentimentali che inneggiavano alla natura e rifiutavano la civiltà. La sua opera di pedagogo contrastò con la scelta di abbandonare all’orfanatrofio i suoi 5 figli illegittimi. Il suo Contratto sociale fu il libro ispiratore del giacobinismo e del Terrore. La sua celebre Professione di fede diventò poi la radice del romanticismo religioso e del modernismo. Tendenzialmente anarchico, fece vita da vagabondo e da mantenuto, finendo i suoi giorni oppresso da manìe di persecuzione e quasi pazzo. Contro di lui scrissero valorosi apologisti cattolici, come Valsecchi, Muzzarelli, Bergier e il cardinale Gerdil. (Cfr. B. Groethuysen, Jean-Jacques Rousseau, Paris 1949; J. Maritain, Tre riformatori, cap. III: Rousseau o il santo della Natura, Morcelliana, Brescia 1980)

Suarez, Francisco

Teologo e scrittore gesuita spagnolo (1548- 1617). Nato a Granada da nobile famiglia, fu docente a Salamanca e Segovia, poi al Collegium Romanum di Roma, infine a Coimbra in Portogallo. Si distinse nelle maggiori controversie dell’epoca, da quella sulla grazia a quella sull’autorità politica e religiosa. Scrisse di teologia, filosofia e mistica, ma fu anche maestro del pensiero giuridico e uno dei fondatori del diritto internazionale. Difese la posizione cattolica dalle pretese assolutistiche di Giacomo I d’Inghilterra (1613). Fu definito «dottore esimio» da Papa Paolo V. Fra le sue numerose opere ricordiamo: De mysteriis vitae Christi (1592); De Sacramentis (1595); De virtute et statu religionis (1609); De gratia Dei (1617); De legibus (1617); Difesa della fede cattolica dagli errori della setta anglicana (1613). (Cfr. F. Klimke, Historia de la filosofìa, Labor, Barcelona 1947, pp. 325-338; F. Copleston, Storia della filosofia, Paideia, Brescia 1980, vol. III, ultimo capitolo).

Saint-Jure, Jean Baptiste de

Sacerdote gesuita alsaziano (1588- 1657). Nato a Metz, allievo del p. Lallemant, fu rettore dei collegi di Alençon, Amiens e Parigi. Fondò l’associazione «Amici di Gesù Cristo». Si distinse come maestro dei novizi ma soprattutto come scrittore ed erudito della spiritualità, studiando le vie ordinarie di santificazione. Fra le sue numerose opere, segnaliamo: De la connaissance et de l’amour du Fils de Dieu (1635); Méditations sur les plus grands mystères de la Foi (1637); L’homme spirituel (1646); Directoires sur les principales actions de la vie chrétienne (1652); L’union avec N.S. Jésus Christ (1655); L’homme religieux (1658)

Taigi, beata Anna Maria

Laica trinitaria, nata a Siena (1769-1837). Visse a Roma, da semplice madre di famiglia e come domestica della famiglia Chigi. Terziaria dell’Ordine della Ss.ma Trinità, fece vita umile e di austera penitenza. Ricevette da Dio singolari doni soprannaturali di sapienza, discernimento spirituale e di profezia, soprattutto sui gravi problemi religiosi e politici del tempo. A lei ricorsero vescovi, cardinali, Papi e uomini di Stato per ricevere consigli. Fu proclamata beata nel 1920 da Benedetto XV; la festa si celebra il 9 giugno. (Cfr. card. C. Salotti, La beata A.M. Taigi secondo la storia e la critica, Roma 1922).

Timon-David, Joseph Marie

Sacerdote congregazionista francese (1823-1891). Nacque, visse e morì a Marsiglia, dove proseguì l’opera del padre Allemand, sviluppandone notevolmente l’apostolato fra i giovani e gli studenti. Abile educatore, confessore e direttore spirituale, nel 1846, anticipando i tempi, aveva pronunciato un «voto di servitù alla classe operaia», bisognosa di assistenza spirituale e materiale. Fu fra i promotori delle «scuole popolari». Nel 1876 Pio IX approvò la sua comunità dei «Religiosi del Sacro Cuore». Esponente del cattolicesimo intransigente, fu finanziato dal conte di Chambord, protetto dal cardinale Mazenod ed amico di dom Guéranger e del padre Chautard. E’ in corso il suo processo di beatificazione. Scrisse poche ma importanti opere, come Méthode de direction des Oeuvres de la Jeunesse (1859) e Traité de la confession des enfants (1865). (Cfr. R. Sauvagnac, La pédagogie spirituelle du pére Timon-David, Heintz, Orem 1953; J. Chelini, Timon-David au coeur des jeunes, Paris 1988).

Wiseman, Nicolas

Cardinale e scrittore inglese (1802-1865). Nato in Spagna da famiglia irlandese, assieme a Newman, Manning e Faber fu uno dei promotori del «Movimento di Oxford», che avvicinò alla vera Chiesa gli ambienti colti e aristocratici della società anglicana, favorendo molte conversioni. Divenne celebre come predicatore, conferenziere e scrittore di opere sulla storia della Chiesa, soprattutto per il suo romanzo storico Fabiola (Londra 1855). Diventato arcivescovo-cardinale di Westminster, operò la restaurazione della gerarchia cattolica in Inghilterra.

Wyart, Téophile Sébastien

Abate cistercense francese (1839-1904). Dapprima maggiore delle esercito zuavo pontificio, poi eroe nella guerra franco-prussiana del 1870, diventò infine trappista nel 1877 e fu eletto abate generale cistercense nel 1902. Grande organizzatore, riuscì a federare le varie comunità riformate in un unico Ordine. Amico di Pio IX e poi di Leone XIII, assolse vari incarichi per conto della Santa Sede. Fu amico di dom Chautard. (Cfr. L.A. Fichaux, Dom Sébastien Wyart, Lille 1910).

 




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