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Dom Jean-Baptiste Gustave Chautard
Anima di ogni Apostolato

IntraText CT - Lettura del testo

  • L’essenza del libro di dom Chautard e un esempio concreto dei suoi benefici frutti
    • «Mai consentire a un moto di ebbrezza di sé, per quanto piccolo sia»
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«Mai consentire a un moto di ebbrezza di sé, per quanto piccolo sia»

A questo proposito, mi ricordo di un episodio molto significativo che mi capitò in un giorno solenne all’Assemblea Costituente, insediata in quei tempi a Rio de Janeiro, nel Palazzo Tiradentes. Le automobili che portavano i deputati dovevano passare davanti a una fila di soldati schierata lungo la via che conduceva all’entrata dell’edificio. Quando l’automobile in cui mi trovavo – da solo, in frac e cilindro – apparve all’inizio della via, un ufficiale diede ordine di presentare le armi. Lentamente, la mia vettura passò in mezzo a quei soldati con le armi alzate. In quel momento, provai una tendenza a inebriarmi di quell’omaggio, perché sono sempre stato un grande ammiratore degli onori militari, ritenendoli i più adatti a celebrare la grandezza di un uomo. Mi sentì inclinato a compiacermi di essere fatto oggetto di quegli onori... Nello stesso momento, però, la grazia risvegliò nella mia anima questo pensiero: «E dom Chautard?...»  

Allora riflettei: «Devo reprimere immediatamente questo  moto d’animo, non guardare il plotone che mi sta presentando le armi e chiedere aiuto alla Madonna». Immediatamente deviai lo sguardo verso il lato opposto, facendo il proposito di ignorare qualsiasi onorificenza, purché non andasse a danno alla causa cattolica.

Ritengo che molti giovani, trovandosi in situazioni analoghe, se non avranno letto L’Anima di ogni Apostolato, si troveranno in grave rischio di perdersi, cedendo alla vanità. In questa materia è necessario essere meticolosi e non consentire mai a un moto di ebbrezza di sé, per quanto piccolo sia. Così, quando ci elogiano, ci applaudono o riconoscono in noi qualche qualità, dobbiamo sforzarci di non badare a queste lodi. Cerchiamo di essere umili con naturalezza, senza falsa modestia e senza arroganza. Però con un timore maggiore di diventare orgogliosi che artificiosamente umili: questi infatti godono di attenuanti e potrebbero quindi arrivare in Cielo; ma i vanitosi troverebbero chiuse le soglie della beatitudine eterna... Ecco alcune  preziose lezioni che ho tratto dalla lettura dell’ammirevole opera di dom Chautard.  





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