Capitolo
1 8, p. 11 | compìta. In campagna, a volte, è ancora così. Sono fotografie,
2 32, p. 35 | parlava del Titanic – e a volte bastava l’immagine di un
3 32, p. 35 | quel fatto lontano – e a volte bastava un cenno, uno sguardo;
4 32, p. 35 | lacrime erano inconsolabili. A volte piangeva sommessa e quasi
5 32, p. 35 | quasi silenziosa, altre volte i singhiozzi esplodevano
6 32, p. 35 | razzi segnaletici, altre volte ancora gridava forte forte
7 32, p. 35 | doveva parlare mai; e a volte accadeva che ugualmente,
8 40, p. 43 | traversò l’oceano altre dieci volte. L’ultimo viaggio lo fece
9 42, p. 45 | sentito parlare un mucchio di volte, ma non ne aveva mai visto
10 44, p. 47 | e lo ripiegò un paio di volte, dopodiché chiamò un’amica.
11 51, p. 54 | non faceva più per lei. “A volte penso che abbiamo vissuto
12 52, p. 55 | ore. Avevo molta paura e a volte piangevo. Piangevo più forte
13 69, p. 72 | star male, malissimo: a volte le era sufficiente guardarlo,
14 69, p. 72 | prendere il treno (Delia a volte soffriva anche in treno,
15 73, p. 76 | Aveva già raccontato mille volte la notte del naufragio:
16 84, p. 87 | Si sposò altre quattro volte: ma sempre conservando nel
17 87, p. 90 | maschile. Ricco poi lo era due volte: di famiglia, un’agiata
18 92, p. 95 | inestinguibile e silenziosa che a volte la faceva sembrare svagata
19 131, p. 134| leggere carte, almeno due volte a settimana montava in macchina
20 133, p. 136| in mare, non gridai più volte il suo nome senza ottenere
21 134, p. 137| così la vedeva Joan, le volte che ripensava al corredo
22 146, p. 149| ufficiali suonare per tre volte, ma non riuscì a vedere
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