Capitolo
1 14, p. 17 | proprio cagnolino, che si chiamava Margaret Bechstein e che
2 16, p. 19 | fotografo. La ragazza si chiamava Anne Berta Austarheim e
3 30, p. 33 | albergo del cugino, che si chiamava William Waldorf , ne venne
4 48, p. 51 | precisamente in Ohio: si chiamava Paul, era un cugino primo
5 56, p. 59 | noti, a Oslo (che allora si chiamava Christiania) e in tutta
6 65, p. 68 | fino in fondo al mare. Si chiamava Aloisia Haas, aveva ventiquattr’
7 66, p. 69 | York. Ora sappiamo che si chiamava Wendla Maria Heininen. Non
8 72, p. 75 | però c’era uno zio, che si chiamava Niels e faceva il carpentiere
9 72, p. 75 | fratello di Carla, che si chiamava Svend, e il fidanzato di
10 72, p. 75 | fidanzato di Carla, che si chiamava Hans e che secondo il padre
11 93, p. 96 | e il vero papà, che si chiamava Franz, era invece lo zio,
12 100, p. 103| come, e Clarence invece si chiamava Clarence. I suoi amici lo
13 102, p. 105| Finlandia. Nikolaistad si chiamava così in onore (o per colpa)
14 103, p. 106| in un altro pub, che si chiamava The Grapes, e ci facemmo
15 109, p. 112| Mary Hungerford, così si chiamava la mamma, era sopravvissuta
16 119, p. 122| cambiato il nome, ora si chiamava Rondberg e lavorava come
17 128, p. 131| Thure Edvin Lundström – si chiamava proprio così, ed era un
18 136, p. 139| insieme al cognato, che si chiamava Olliver e che, a conti fatti,
|