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Fabrizio Rondolino
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IntraText - Concordanze

era

1-500 | 501-592

    Capitolo
1 1, p. 4 | capitano Edward John Smith era un impiegato del mare: navigava 2 1, p. 4 | York. Proprio da New York era partito alla volta dell’ 3 1, p. 4 | comando del Titanic. Ne era contento e orgoglioso. A 4 1, p. 4 | alla velocità che forse era troppa, e neppure al destino 5 2, p. 5 | Archibald IV, però, il poema non era abbastanza. All’inizio del 6 2, p. 5 | Gracie IV, che nel frattempo era diventato il colonnello 7 3, p. 6 | altro, dopo il naufragio. Era nato in Baviera e la sua 8 3, p. 6 | Baviera e la sua famiglia era emigrata negli Stati Uniti 9 3, p. 6 | lavorava come commesso. Era il 1860. Trentasei anni 10 7, p. 10 | Stoccolma. Gunnar aveva 25 anni, era già stato in America per 11 7, p. 10 | aveva motivo. Del resto, era quella la sua patria e 12 7, p. 10 | quella la sua patria e c’era la sua famiglia. Ebbe un 13 7, p. 10 | Stoccolma – e in mezzo c’era stato il naufragio del Titanic, 14 8, p. 11 | anni.~ ~George Patchett era un ragazzo pieno di energia, 15 8, p. 11 | degna di essere vissuta. Era nato in un paesino del Northamptonshire, 16 8, p. 11 | come si andava a messa: era un rito cui ci si preparava 17 9, p. 12 | orchestrina del Titanic, era per la prima classe. In 18 9, p. 12 | altro poco, e l’America era sempre più vicina.~ ./. 19 10, p. 13 | respinto. Ma la confusione era grande, potete immaginarvelo, 20 10, p. 13 | anche loro, Zanni decise che era venuto il momento di dichiarare 21 10, p. 13 | qualche altra scialuppa s’era acquattato il proprio marito, 22 11, p. 14 | Dell’India ciò che più amava era la lontananza. Le piogge 23 11, p. 14 | quanto meno assente. Non era un uomo insensibile, Thomas 24 11, p. 14 | piaceva. Arrivò a Bombay quand’era poco più di un ragazzo. 25 11, p. 14 | poco più di un ragazzo. S’era imbarcato a Liverpool su 26 11, p. 14 | altro. La vita contemplativa era ormai alle sue spalle. Quando – 27 11, p. 14 | frettamorì nel naufragio, era uno stimato proprietario 28 12, p. 15 | La destinazione finale era Central City, Iowa, dove 29 12, p. 15 | La premonizione, dunque, era sbagliata. Ma non lo era 30 12, p. 15 | era sbagliata. Ma non lo era ciò che il padre di Bertha 31 13, p. 16 | anni.~ ~Michel Navratil era nato in Slovacchia ma si 32 13, p. 16 | nato in Slovacchia ma si era presto trasferito a Nizza. 33 13, p. 16 | figli e dell’ex marito non c’era traccia. Erano partiti per 34 15, p. 18 | già tre, raccontava quant’era grande la nave e com’erano 35 15, p. 18 | mangiato a colazione e quanto s’era divertito quando era saltato 36 15, p. 18 | quanto s’era divertito quando era saltato dalla nave grande 37 15, p. 18 | e rideva e piangeva, ed era troppo felice per pensare 38 15, p. 18 | felicità ritrovata. Edmond era un bambino allegro e i riccioli 39 15, p. 18 | mangiare le uova. La mamma era troppo felice per trovare 40 16, p. 19 | una nuova vita. Johannes era un muratore e di sicuro 41 16, p. 19 | improvviso e senza una ragione: era una donna severa e robusta 42 16, p. 19 | sua madre e il suo fiordo era meglio metterci l’oceano, 43 16, p. 19 | fatto la stessa scelta: era una donna forte e coraggiosa, 44 17, p. 20 | Proprio il corpo, tuttavia, era il vero oggetto del contendere: 45 17, p. 20 | beh, il cadavere adesso era suo. Sennonché arrivò un 46 18, p. 21 | sguardo. Emilio Portaluppi era saltato su una scialuppa 47 18, p. 21 | veniva calata in mare, ma era finito in acqua: un colpo 48 19, p. 22 | contessa di Rothes, si era imbarcata a Southampton 49 19, p. 22 | Il marinaio scelto Jones era sinceramente ammirato dalla 50 20, p. 23 | stemma sulla divisa, e ne era giustamente orgoglioso. 51 20, p. 23 | inconfondibilmente italiano era nata in Gran Bretagna. Roberta 52 20, p. 23 | in Gran Bretagna. Roberta era giovane e graziosa, aveva 53 20, p. 23 | scuri, e la nave per lei era prima di tutto una grande 54 20, p. 23 | chi l’indossa. Il marinaio era poco più di un ragazzo, 55 20, p. 23 | bianca che portava sul petto. Era una donna sposata, a quell’ 56 20, p. 23 | portava sempre con sé, c’era la bianca stella cerchiata 57 20, p. 23 | al momento dell’addio, s’era strappata dal petto e le 58 21, p. 24 | pennello e tavolozza. Si era imbarcato sul Titanic con 59 22, p. 25 | permanenza a Londra, si era stabilito a Norfolk, in 60 22, p. 25 | Il Titanic, è chiaro, non era per lei un buon ricordo. 61 22, p. 25 | che conoscevano ciò ch’era accaduto – si sbagliarono 62 24, p. 27 | racconti di Sherlock Holmes. Era figlio di un ammiraglio 63 24, p. 27 | mostrava ai nostri occhi era straordinario. In un mare 64 24, p. 27 | approssimazione alla veritàera perfettamente immobile, 65 25, p. 28 | Quando arrivò a New Yorkera stato comandato alla scialuppa 66 25, p. 28 | punirlo ma perché questa era la procedura – non gli rimborsò 67 26, p. 29 | gioco. Di questo almeno era convinto Alfred Omont, mercante 68 26, p. 29 | compagni di gioco. Omont era, per dir così, un veterano 69 26, p. 29 | traversate atlantiche – era al suo tredicesimo viaggio 70 26, p. 29 | preoccupò, convinto com’era che si trattasse di un’onda. 71 26, p. 29 | silenziosa e stellata che era tornata a distendersi dietro 72 28, p. 31 | May, fuochista, 23 anni.~ ~Era un ragazzo, s’era sposato 73 28, p. 31 | anni.~ ~Era un ragazzo, s’era sposato nemmeno un anno 74 28, p. 31 | un cappotto e Arthur, che era un ragazzo generoso, gli 75 28, p. 31 | Kempsey di Belfast – dunque era forse un irlandese, e gli 76 28, p. 31 | portachiavi e un anello d’oro: era sposato; non con la signora 77 28, p. 31 | conoscere qualcuno che s’era imbarcato sul Titanic – 78 30, p. 33 | fuori il Waldorf-Astoria. Era un personaggio interessante, 79 31, p. 34 | ecco forse il puntoera la moglie di suo fratello: 80 32, p. 35 | gridava forte forte e calmarla era difficile, sembrava impossibile, 81 32, p. 35 | riusciva nessuno. Nellie era partita dall’India per andare 82 32, p. 35 | più piccolo, Richard, s’era ammalato d’un male strano 83 32, p. 35 | sconosciuto e per curarlo non c’era che l’America. Il padre 84 32, p. 35 | andamento quotidiano; Nellie era più tranquilla, dormiva 85 32, p. 35 | restavano inconsolabili, e non c’era niente da fare.~ ./. 86 33, p. 36 | classe, 12 anni.~ ~Se l’era vista proprio brutta, la 87 33, p. 36 | quando la mamma la vide era ormai troppo tardi, la scialuppa 88 33, p. 36 | lentamente calava in mare e non c’era più nulla da fare se non 89 33, p. 36 | Titanic e miracolosamente s’era tratta in salvo. C’è un 90 34, p. 37 | quegli anni la ginnastica era un evento sociale, più o 91 34, p. 37 | una partita di polo, ed era molto alla moda. La ginnastica, 92 34, p. 37 | dei tempi; del progresso era uno dei simboli, e non dei 93 34, p. 37 | soddisfatti. Sul Titanic c’era una palestra, equipaggiata 94 34, p. 37 | meraviglie della nave, non era fra le minori. C’è una fotografia 95 36, p. 39 | terza classe, 26 anni.~ ~Era emigrato in America nei 96 36, p. 39 | Ørskog. La Norvegia non era cambiata, e dopo sei mesi 97 36, p. 39 | puntoAnna Grinde. Anna era al suo secondo matrimonio: 98 36, p. 39 | nulla di male, per carità. Era norvegese anche lei: e tanto 99 36, p. 39 | punto è che il padre di Anna era morto in mare, in un naufragio, 100 37, p. 40 | finivano mai, e se finivano era perché i genitori di Mauritz 101 37, p. 40 | a bocca aperta. Mauritz era felice. Un giorno però lo 102 37, p. 40 | voglia per le fiabe non ce n’era più: Mauritz, però, continuava 103 37, p. 40 | a trovare: e l’emozione era forte mentre saliva sul 104 38, p. 41 | Capì presto che non c’era più posto per lui, alla 105 39, p. 42 | classe, 28 anni.~ ~Sua moglie era ripiena di sonno quando 106 39, p. 42 | bacio e con una carezza – era bella, molto bella la moglie 107 39, p. 42 | Lui pensò che il tempo si era interrotto, sorrise ancora 108 39, p. 42 | ancora e il suo sguardo era come impigliato in quello 109 39, p. 42 | suono sottile e confuso. Lei era tornata ai suoi sogni, il 110 39, p. 42 | riconquistata e il suo respiro era tranquillo. Lui la salutò 111 40, p. 43 | 38 anni.~ ~Robert Suczek era nato in un piccolo villaggio 112 40, p. 43 | e lavorava in Germania. Era un ingegnere. Il suo lavoro 113 40, p. 43 | sua presenza oltreoceano era indispensabile per concludere 114 40, p. 43 | Southampton. A Cherbourg però, che era l’ultima tappa europea del 115 41, p. 44 | 39 anni.~ ~Henry Blank era un uomo che s’era fatto 116 41, p. 44 | Blank era un uomo che s’era fatto da solo: e da solo 117 41, p. 44 | fortuna. A Newark, quand’era ragazzo, trovò lavoro come 118 41, p. 44 | apprendista in un’oreficeria: era molto bravo e prima che 119 41, p. 44 | amava le belle arti, e ne era un raffinato cultore. E 120 42, p. 45 | su cui stava viaggiando era inaffondabile. Quando sentirono 121 43, p. 46 | anni.~ ~Francisco Carrau era il rampollo di una ricca 122 43, p. 46 | impresa di importazioni. Era un ragazzo pieno di sé, 123 43, p. 46 | sono io”. A ventottanni era molto ricco e sedeva nel 124 43, p. 46 | Londra, a Madrid: Francisco s’era occupato di affari e di 125 43, p. 46 | scoprirono che la loro cabina non era pronta – di  più: che nessuno 126 43, p. 46 | pur senza darlo a vedere era piuttosto alterato; si mantenne 127 44, p. 47 | giornale che il Titanic era affondato e che centinaia 128 44, p. 47 | la sua grande occasione era venuta. Prese un foglio 129 44, p. 47 | per controllare non ce n’era, e forse neanche voglia: 130 44, p. 47 | navigazione e la polizia. Era soprattutto la polizia ad 131 44, p. 47 | la polizia, a sua volta, era molto interessata a lui. 132 44, p. 47 | interessata a lui. Yates era infatti ricercato dall’Fbi 133 44, p. 47 | lista dei passeggeri. Forse era stato scritto in modo sbagliato? 134 45, p. 48 | lettera da Gladys Cherry, che era con lui sulla scialuppa 135 45, p. 48 | ha fatto tutto ciò che era in suo potere. E poiché 136 46, p. 49 | felici. John Henry Chapman era un ragazzo quando aveva 137 46, p. 49 | conosciuto Elizabeth: Elizabeth era una bambina. Vivevano a 138 46, p. 49 | a ventiquattr’anni se n’era partito per l’America in 139 46, p. 49 | sua piccola Elizabeth. Si era stabilito a Spokane, nello 140 46, p. 49 | lavoro come carpentiere. Era un lavoro faticoso, questo 141 46, p. 49 | faticoso, questo sì: però era un lavoro sicuro – e con 142 46, p. 49 | Liskeard, e tutto il paese era in festa e il parroco raccontò 143 46, p. 49 | di Elizabeth pianse e c’era anche il maestro di John, 144 46, p. 49 | dello sposo – tutto il paese era in festa. Per la luna di 145 47, p. 50 | palazzo sia il mausoleo, era un capitano d’industria: 146 47, p. 50 | anzi, amava mostrarla. Non era però uno spaccone, il capitano 147 47, p. 50 | industria Douglas: e neppure era schiavo del proprio lavoro. 148 48, p. 51 | Helsingfors, vicino Helsinki; era un bravo ingegnere, stimato 149 48, p. 51 | Ohio: si chiamava Paul, era un cugino primo ed era emigrato 150 48, p. 51 | era un cugino primo ed era emigrato qualche anno prima. 151 48, p. 51 | davanti! Paul nel frattempo si era sposato: Erik aveva visto 152 48, p. 51 | fotografia della moglie, che era tedesca, e chissà se stavano 153 48, p. 51 | aspettando un figlio. Suo cugino era un tipo simpatico. Chissà 154 48, p. 51 | tipo simpatico. Chissà se era cambiato, in questi anni. 155 49, p. 52 | ma non per questo non s’era fatto onore. Aveva un bel 156 49, p. 52 | molti soldi. Cosmo Edmund era il quinto barone Duff-Gordon: 157 49, p. 52 | equipaggio). Quando il Titanic era già sott’acqua, il fochista 158 49, p. 52 | gli altri, e che dunque era meglio proseguire verso 159 49, p. 52 | all’orizzonte, che se non era un miraggio era certamente 160 49, p. 52 | che se non era un miraggio era certamente una nave. Furono 161 49, p. 52 | Il barone rispose che non era il caso di preoccuparsi: 162 50, p. 53 | colonnello, dopo quello che era successo: invece no, la 163 50, p. 53 | nuovo motivo di cruccio; non era sicuro di meritarsela; e, 164 50, p. 53 | lui sapeva più che cosa era davvero successo quella 165 50, p. 53 | successo quella notte, come si era comportato e che cosa aveva 166 50, p. 53 | e che cosa, invece, non era stato capace di fare. Morì 167 51, p. 54 | hanno spinto dentro, e lui era così calmo, e sapevo che 168 52, p. 55 | mano e mi portò di sopra. Era in camicia da notte, e anch’ 169 52, p. 55 | Le stelle splendevano, ed era tutto illuminato come di 170 53, p. 56 | Romine, alias Mr. C. Rolmane, era un giocatore professionista. 171 53, p. 56 | facili: e l’unica fatica era sopportarne la conversazione. 172 53, p. 56 | la verità, che del gioco era innamorato, preferiva i “ 173 53, p. 56 | ad un tavolo verde e che era capace di regalargli qualche 174 53, p. 56 | piacere. Per giocare beneera questo il credo di Charles – 175 53, p. 56 | venirsene buona buona da te. Era questo il credo di Charles: 176 54, p. 57 | partì per il Canada quand’era ancora un ragazzo. Gli bastarono 177 54, p. 57 | dollaro in tasca. Siccome John era un tipo che non si perdeva 178 54, p. 57 | più. Nell’estate del 1911 era un uomo arrivato. Decise 179 54, p. 57 | servito la sua comunità: era pronto a candidarsi per 180 56, p. 59 | hanno cominciato e recitare era anche più che vivere. Il 181 57, p. 60 | 38 anni.~ ~John Harper era un pastore battista famoso 182 57, p. 60 | conquistarli e avvincerli. Era stato a Chicago nell’inverno 183 57, p. 60 | sgomitato per ascoltarlo. Era un bell’uomo, alto, la fronte 184 57, p. 60 | a Chicago: la città gli era piaciuta, e decise di partire. 185 57, p. 60 | restasse sola (la madre era morta di parto). Con loro 186 57, p. 60 | forse proprio per questo era così bravo nelle sue prediche, 187 57, p. 60 | capivano che il reverendo era diverso dagli altri, che 188 57, p. 60 | diverso dagli altri, che non era un prete qualsiasi, che 189 57, p. 60 | un prete, e insomma che era come loro: per questo lo 190 57, p. 60 | del naufragio il reverendo era sul ponte con Jessie a guardare 191 58, p. 61 | seconda classe quando la nave era in rada a Queenstown, in 192 60, p. 63 | me il mare non mi avrà. S’era svegliato nella sua cabina 193 60, p. 63 | inaffondabile del mondo. Daniel se n’era uscito imprecando dalla 194 60, p. 63 | che portavano al ponte. C’era una gran folla, oramai, 195 60, p. 63 | serrature, e il cancello era saltato, che il diavolo 196 60, p. 63 | in quattro e quattr’otto era già sul ponte. A morire, 197 60, p. 63 | ponte. Una donna, chissà chi era, gli buttò uno scialle e 198 61, p. 64 | Virginia Ethel Emmanuel era infatti il prototipo della 199 61, p. 64 | prototipo della bambina viziata. Era figlia unica; era bella ( 200 61, p. 64 | viziata. Era figlia unica; era bella (o almeno così tutti 201 61, p. 64 | e forse è anche peggio); era di famiglia benestante ( 202 61, p. 64 | molti americani dell’epoca, era un po’ come per un musulmano 203 61, p. 64 | musulmano andare alla Mecca. Ed era anche una forma di affermazione 204 61, p. 64 | e disfare i bagagli. Non era una donna curiosa, Elizabeth: 205 61, p. 64 | della piccola Virginia, che era ancor meno curiosa di Elizabeth 206 61, p. 64 | per mare con Virginia non era certo una prospettiva allettante; 207 61, p. 64 | Elizabeth si licenziò. Virginia era proprio insopportabile, 208 62, p. 65 | prima classe, 22 anni.~ ~Era bella, era giovane, era 209 62, p. 65 | classe, 22 anni.~ ~Era bella, era giovane, era ricca: e aveva 210 62, p. 65 | Era bella, era giovane, era ricca: e aveva deciso di 211 62, p. 65 | con la madre per l’Europa. Era il suo secondo film. Il 212 62, p. 65 | salvò sulla scialuppa 7. Era appena arrivata a New York 213 62, p. 65 | aveva vissuto; la fama, ne era certa, non sarebbe mancata. 214 62, p. 65 | poi più nulla. Il sogno era finito anzitempo.~ ./. 215 63, p. 66 | subito se ne allontanava. Era fatto così. Molti marinai 216 63, p. 66 | delle coste di Newhaven. Si era salvato dall’Oceana e aveva 217 63, p. 66 | parola, non un’esclamazione. Era fatto così, Poingdestre. 218 63, p. 66 | E siccome la scialuppa era semivuota, si preoccupò 219 63, p. 66 | i suoi stivali di gomma. Era sceso in cabina per prenderli, 220 63, p. 66 | prenderli, ma una giuntura era scoppiata e l’acqua aveva 221 64, p. 67 | l’importante per Percy era imparare bene il mestiere 222 64, p. 67 | Titanic Percy si trovava bene: era il suo terzo ingaggio su 223 64, p. 67 | la cosa più importante. Era un ragazzo sveglio e imparava 224 64, p. 67 | fretta, Percy. La paga, poi, era buona. E la nave era una 225 64, p. 67 | poi, era buona. E la nave era una meraviglia: lavorare 226 64, p. 67 | meraviglia: lavorare sul Titanic era come lavorare in un grande 227 64, p. 67 | andava a dormire soddisfatto. Era un ragazzo volenteroso e 228 65, p. 68 | aveva ventiquattr’anni, era nata ad Altdorf, e non era 229 65, p. 68 | era nata ad Altdorf, e non era la cameriera di Josef e 230 65, p. 68 | Arnold. Più semplicemente, era la cugina di Josef. E in 231 65, p. 68 | vita e i loro sogni. Lui era americano, era giovane, 232 65, p. 68 | sogni. Lui era americano, era giovane, e sembrava una 233 65, p. 68 | per bene. Lei almeno ne era convinta: tanto convinta 234 65, p. 68 | per unirsi a lui. La nave era dunque il ponte che univa 235 65, p. 68 | pezzo costruito. Aloisia era felice. Di lui invece sappiamo 236 66, p. 69 | lascia traccia. Si sapeva che era una donna, “età stimata 237 66, p. 69 | 25-30, capelli chiari”. Era vestita, quando la ritrovarono 238 67, p. 70 | che la congiuntivite se n’era andata, senza avvertire 239 67, p. 70 | la sua famiglia: e Latifa era partita. Senza quella fastidiosa 240 67, p. 70 | suo marito; Latifa però era una donna abituata agli 241 67, p. 70 | fosse il Titanic: per lei era una nave come qualsiasi 242 67, p. 70 | ragazza libanese che le era stata affidata e che andava 243 68, p. 71 | classe, 20 anni.~ ~L’Empress era una nave come tante altre; 244 68, p. 71 | vale l’altra”, diceva: ed era difficile dargli torto. 245 69, p. 72 | perché Mary in Irlanda era il nome di tutte le primogenite, 246 69, p. 72 | dunque in un certo senso non era un nome vero e proprio – 247 69, p. 72 | mal di mare. In generale, era debole di pancia: nel senso 248 69, p. 72 | male, malissimo: a volte le era sufficiente guardarlo, il 249 70, p. 73 | bottiglia sigillata. Dentro c’era un foglio di carta scritto 250 70, p. 73 | fu la madre a dirloera senza ombra di dubbio quella 251 70, p. 73 | piccola bottiglia di vetro: era stata lei a donarla al figlio 252 70, p. 73 | figlio al momento dell’addio, era piena di acqua benedetta 253 70, p. 73 | ma perché Jeremiah se ne era sbarazzato? l’aveva forse 254 70, p. 73 | mare a Queenstown, quand’era salito sulla nave? Impossibile: 255 70, p. 73 | il 13 aprile il Titanic era nel bel mezzo dell’oceano – 256 71, p. 74 | raggiungere il marito: il viaggio era lungo, Adele non era mai 257 71, p. 74 | viaggio era lungo, Adele non era mai uscita dal Libano, e 258 71, p. 74 | Libano, e per la verità non era neanche mai uscita dal suo 259 71, p. 74 | separarsi dalla nonna, che era vecchia e che di certo non 260 71, p. 74 | bisognava fare così, che così era meglio per tutti e sicuramente 261 72, p. 75 | Eskilsdrup, e suo padre era il macellaio del paese. 262 72, p. 75 | del paese. La Danimarca era fredda, e forse anche un 263 72, p. 75 | mondo. In America però c’era uno zio, che si chiamava 264 72, p. 75 | nell’Oregon, e nell’Oregon c’era il sole e viverci doveva 265 72, p. 75 | lasciarla partire: lo zio, che era tornato dall’America apposta 266 72, p. 75 | secondo il padre di Carla era un buono a nulla. Carla 267 72, p. 75 | Liverpool. Il 13 maggio era di nuovo a Eskilsdrup. Non 268 72, p. 75 | più la Danimarca. Morì che era molto vecchia, vedova e 269 73, p. 76 | e neppure quel giornoera il novembre del 1970 – si 270 73, p. 76 | fu l’ultima volta. Allen era non ricordo più se un lift 271 73, p. 76 | bene’. Il signor Hyland era responsabile dei passeggeri 272 74, p. 77 | sorella: amava viaggiare, era ricco, cercava moglie. In 273 74, p. 77 | , sul transatlantico. Era un corteggiatore tenace 274 74, p. 77 | deciso di salvare entrambi, era perché erano fatti l’uno 275 74, p. 77 | uno per l’altra. Margaret era di opinione diversa: Gilbert 276 75, p. 78 | secolo la Østby & Barton era la più grande produttrice 277 75, p. 78 | produttrice di anelli al mondo. Era un uomo colto, elegante, 278 75, p. 78 | comperato per tanti anni. Østby era tornato in Norvegia per 279 75, p. 78 | portare sua figlia, che era nata a Providence  e non 280 75, p. 78 | assaggiare alla figlia, s’era rallegrato che non fosse 281 75, p. 78 | passione alla figlia, ed era felice che la tradizione 282 76, p. 79 | doveva riunirsi al padre, che era emigrato a New York, e cominciare 283 76, p. 79 | C”: ma pochi mesi dopo – era agostomorì di meningite. 284 76, p. 79 | freddo, quella notte: Eugenie era piccola e veniva dal Libano, 285 77, p. 80 | essere precisi. Suo padre era emigrato dal Libano quando 286 77, p. 80 | emigrato dal Libano quando lei era appena nata, o forse neppure; 287 77, p. 80 | frutta e verdura. Il padrone era libanese ed era un buon 288 77, p. 80 | padrone era libanese ed era un buon amico del padre. 289 77, p. 80 | negozio. Il marito, che era figlio di una cuoca, aprì 290 77, p. 80 | ristorante, all’inizio: era un take away piccolo e non 291 77, p. 80 | una casetta col giardino. Era molto piccola, e anche il 292 77, p. 80 | piccola, e anche il giardino era molto piccolo: Maria lo 293 77, p. 80 | e aggiustava quel che c’era da aggiustare. Era una brava 294 77, p. 80 | che c’era da aggiustare. Era una brava persona. I bambini 295 78, p. 81 | sull’Arabic. Al porto c’era una carrozza ad attenderlo. 296 78, p. 81 | fino all’ultimo istante, era nato trentatré anni prima. 297 78, p. 81 | regione dell’Inghilterra. Era la mattina del 18 maggio. 298 78, p. 81 | Inghilterra. Il corteo funebre era lungo più di mezzo miglio. 299 78, p. 81 | tomba. Il pastoreHartley era metodista – recitò un salmo. 300 78, p. 81 | Post, e prima la musica era quasi impercettibile e poi 301 79, p. 82 | addosso. Reginald Robinson Lee era di vedetta con Frederick 302 80, p. 83 | ufficiali, perché questa era la regola dell’onore britannico: 303 80, p. 83 | e quando se ne accorsero era troppo, troppo tardi – o 304 80, p. 83 | stava morendo, che non c’era salvezza, che il destino 305 80, p. 83 | salvezza, che il destino era segnato: prima dei suoi 306 80, p. 83 | chiamiamo sasso ma in realtà non era proprio un vero sasso, era 307 80, p. 83 | era proprio un vero sasso, era una piccola scatoletta di 308 81, p. 84 | ho tirato il sasso (non era proprio un vero sasso, sembrava 309 81, p. 84 | birretta ma a dire il vero non era neppure una birretta, non 310 81, p. 84 | so bene che cosa fosse, era stata Lillian a procurarsi 311 82, p. 85 | sua madre, a quell’ora, era sicuramente dalla zia. La 312 82, p. 85 | vecchia bizzosa molto malata, era la croce di tutta la famiglia: 313 82, p. 85 | andava accudita, ma accudirla era un tormento. La vecchia, 314 82, p. 85 | medici, ma senza successo: era sempre , viva e malata 315 82, p. 85 | apre sulla destra. La zia era più bizzosa che mai, ma 316 82, p. 85 | casa, le raccontò quanto era enorme il Titanic, si fece 317 83, p. 86 | anche una causa di divorzio era in effetti una notizia prelibata. 318 83, p. 86 | divorziare: questo almeno era il suo convincimento. Del 319 84, p. 87 | 36 anni.~ ~Irene Harris era una donna che non sapeva 320 84, p. 87 | Suo marito, “Henry B.”, era uno dei più ricchi impresari 321 84, p. 87 | adesso toccava a lei. Non era mai capitato prima: una 322 84, p. 87 | suonati, felice come lo era sempre stata, ironica sui 323 85, p. 88 | 18 anni.~ ~L’Europa le era piaciuta molto: se avesse 324 85, p. 88 | lussuosa del mondo. Mary Eloise era una ragazza allegra, bella, 325 85, p. 88 | interrogava su quanto le era accaduto e su quanto ora 326 85, p. 88 | certo: ma ora che Lucien era in fondo al mare e lei, 327 85, p. 88 | Lucien, che quella che s’era appena conclusa non era 328 85, p. 88 | s’era appena conclusa non era l’unica vita possibile per 329 85, p. 88 | spensierato. Sì: Robert era, o almeno sembrava, spensierato: 330 86, p. 89 | ristorante di prima classeera sposata, e quasi tutto il 331 86, p. 89 | passava con il marito; ma era giovane, e molto bella, 332 86, p. 89 | immobile guardava il mare. Era bellissima. Era anche più 333 86, p. 89 | il mare. Era bellissima. Era anche più bella di prima. 334 86, p. 89 | anche più bella di prima. Ed era sola. Robert non era tipo 335 86, p. 89 | Ed era sola. Robert non era tipo da speculare sui dolori 336 86, p. 89 | disse con il cuore, perché era scampato ad un naufragio 337 86, p. 89 | ad un naufragio e perché era accanto alla donna più bella 338 87, p. 90 | classe, 26 anni.~ ~Bello, era molto bello. Famoso? Beh, 339 87, p. 90 | bello. Famoso? Beh, sì: era già famoso a vent’anni, 340 87, p. 90 | doppio maschile. Ricco poi lo era due volte: di famiglia, 341 87, p. 90 | brillante e felice. A proposito: era felice? A dire il vero sì, 342 87, p. 90 | felice? A dire il vero sì, era un uomo felice: perché non 343 87, p. 90 | simpatia per Karl, ma non era innamorata: non al modo 344 88, p. 91 | partenza simultanea di Karl, era infatti scattato un altro 345 90, p. 93 | al marito. Charles, che era un uomo semplice e un po’ 346 91, p. 94 | ufficiale Boxhall, che si era ritirato in cabina in attesa 347 91, p. 94 | avesse soltanto ventottanni era in mare già da tredici ed 348 91, p. 94 | in mare già da tredici ed era unanimemente considerato 349 91, p. 94 | invano. La nave, così com’era comparsa, misteriosamente 350 91, p. 94 | capitano Rostron che il Titanic era affondato alle 2:30 antimeridiane. 351 92, p. 95 | un sigaro, perché questo era il suo carattere e questa 352 92, p. 95 | il suo carattere e questa era la sua forza; Helen fino 353 93, p. 96 | morì, e scrissero anche che era Kovac il padre di Anna, 354 93, p. 96 | che si chiamava Franz, era invece lo zio, e che questo 355 93, p. 96 | non si sa nulla: forse era già morta all’epoca dei 356 93, p. 96 | O forse la mamma di Anna era già in America e li stava 357 94, p. 97 | alla nave – la prima tappa era l’Inghilterra – e la baciò. 358 94, p. 97 | di Claire. Mentre Claire era in viaggio dalle parti di 359 94, p. 97 | neppure il medico cui si era rivolto. Quando ci si accorse 360 94, p. 97 | si accorse della verità, era troppo tardi. Claire, ignara 361 94, p. 97 | Claire, ignara di ogni cosa, era prossima a lasciare il Mediterraneo. 362 94, p. 97 | Claire s’imbarcò sul Titanic. Era felice di tornare dai genitori. 363 94, p. 97 | Southampton. La sera del naufragio era seduta nella biblioteca 364 94, p. 97 | dolore di sapere che l’altro era morto, che l’altra era morta. 365 94, p. 97 | altro era morto, che l’altra era morta. Il destino conosce 366 95, p. 98 | accidenti a te!”. Lily era una furia scatenata, gli 367 95, p. 98 | come eliche. In questi casi era meglio lasciarla sfogare. “ 368 95, p. 98 | birra, brutto animale?”. Era davvero furiosa. Frank tossicchiò, 369 95, p. 98 | bevuto, o che almeno non era ubriaco, giusto una birra 370 95, p. 98 | ubriaco, giusto una birra s’era fatto con i compagni, e 371 95, p. 98 | con i compagni, e insomma era stata una fatalità. Lily 372 96, p. 99 | anni.~ ~Katherine McGowan era molto brutta. A trentasei 373 96, p. 99 | altra parte Katherine non era un tipo romantico, anzi: 374 96, p. 99 | che ad una signora. E poi era davvero brutta. L’età, oltre 375 96, p. 99 | ingrigiti anzitempo; il seno era pesante e flaccido. Bisogna 376 96, p. 99 | Bisogna però dire che non era stata la bruttezza ad impedirle 377 96, p. 99 | qualcuno a cui piacerec’era anche andata vicina, una 378 96, p. 99 | problema di Katherine non era l’aspetto fisico decisamente 379 96, p. 99 | scaricatore: Katherine non si era sposata perché non sopportava 380 97, p. 100 | cinquantottanni e non s’era mai sposata. Viveva a Birkdale, 381 97, p. 100 | vecchia Inghilterra, ed era esattamente la persona che 382 97, p. 100 | ad una zitella inglese. Era benestante, per non dire 383 97, p. 100 | ma non ostentava nulla. Era molto educata e molto formale 384 97, p. 100 | formale e molto fredda. Era rigida nei movimenti, impettita 385 97, p. 100 | degnazione e di sufficienza. Era molto devota, sebbene anche 386 98, p. 101 | 40 anni.~ ~William Hoyt era un uomo d’affari di mezza 387 98, p. 101 | aveva sede a New York. Era nato però a Cleveland, Ohio, 388 98, p. 101 | Cleveland, Ohio, e laggiù si era svolta la parte probabilmente 389 98, p. 101 | guadagnare, ma a Cleveland era riuscito in ciò cui tutti 390 98, p. 101 | e più contento di prima. Era un uomo gioviale. Fu raccolto 391 98, p. 101 | purtroppo morì poco dopo. Era davvero troppo malmesso 392 99, p. 102 | lontano da casa: Selma non si era immaginata così il suo nuovo 393 99, p. 102 | comunità svedese di Worcester era numerosa, economicamente 394 99, p. 102 | naufragio, e Selma oramai era in grado di mantenere quel 395 99, p. 102 | fosse quell’uomo, e perché era venuto, e da dove. Selma 396 99, p. 102 | venuto, e da dove. Selma non era una donna romantica, ma 397 100, p. 103| un nome americano, e ne era orgoglioso. Tutti i suoi 398 100, p. 103| suoi amici che Clarence era un nome americano, che lui 399 100, p. 103| nome americano, che lui era nato in America, che l’America 400 100, p. 103| insomma che lui, Clarence, era molto contento e molto orgoglioso 401 100, p. 103| ne curava, orgoglioso com’era del suo nome americano. 402 101, p. 104| garantite da Jakob Johanson, che era già stato in America e che 403 101, p. 104| già stato in America e che era partito insieme ad Anna 404 101, p. 104| attacco di mal di mare. Era sdraiata sul suo letto, 405 102, p. 105| la sua (breve) vita non era mai uscito dalla fattoria 406 102, p. 105| più tardi capì che cosa era successo. Karl Johan non 407 102, p. 105| fosse lo zar, ma sapeva che era una persona molto importante. 408 103, p. 106| Il passaggio a livello era chiuso. Sentii gli Slade 409 103, p. 106| sulla nave. Siccome il treno era molto lungo, quando finì 410 103, p. 106| passare tutto per gli Slade era troppo tardi, e la passerella 411 103, p. 106| la passerella della nave era già stata ritirata”. John 412 104, p. 107| perché sul Titanic non era proprio previsto che ci 413 104, p. 107| previsto che ci salisse. Era sbarcato dal Saxon appena 414 106, p. 109| seconda classe, 32 anni.~ ~Era un ingegnere minerario molto 415 106, p. 109| dell’Università di Sydney. Era di buona famiglia (il padre 416 106, p. 109| buona famiglia (il padre era un dirigente autorevole 417 106, p. 109| benché fosse australiano. Era anche un ragazzo che amava 418 107, p. 110| Pearl, la sua fidanzata, era molto malata. Affidò a Harry 419 108, p. 111| padre di Henry Sutehall, che era un decoratore stimato in 420 108, p. 111| signore della cui compagnia si era deliziato nel corso della 421 109, p. 112| viveva a Washington e che era stata in Francia e in Italia 422 109, p. 112| per una lussuosa vacanza, era convinta che non si sarebbe 423 109, p. 112| l’architetto Kent, che era poco avanti a lei, si fermò 424 109, p. 112| così si chiamava la mamma, era sopravvissuta al naufragio.                                                                                                         ~ ./. 425 110, p. 113| con un gruppo di amici; era un signore di mezza età, 426 110, p. 113| esercito, al cui interno era cresciuto senza fare troppa 427 110, p. 113| propria vera famiglia (non s’era infatti mai sposato), un 428 110, p. 113| un evento luttuoso di cui era stato testimone oculare. 429 110, p. 113| potesse dipanarsi, tuttavia, era necessario che della compagnia 430 110, p. 113| architetto Stanford White, era stato barbaramente assassinato 431 111, p. 114| perdette i genitori quand’era un bambino e fu cresciuto 432 111, p. 114| O’ Loughlin quella notte era del tutto e completamente 433 111, p. 114| scendere nelle scialuppe: era, come tutti, un gentiluomo. 434 111, p. 114| notte e quando l’acqua s’era ingoiata già un bel pezzo 435 112, p. 115| 39 anni.~ ~Thomas Andrews era un ingegnere navale di grandi 436 112, p. 115| fissare un quadro. Il quadro era un olio del secolo scorso, 437 112, p. 115| eretto, perché il pavimento era vistosamente inclinato. 438 113, p. 116| prima classe, 23 anni.~ ~Era bella, era molto bella: 439 113, p. 116| classe, 23 anni.~ ~Era bella, era molto bella: diceva di avere 440 113, p. 116| anni, e probabilmente non era vero. Per essere esatti, 441 113, p. 116| probabilmente quell’età non era la vera. Ma che importa? 442 113, p. 116| sua. Strano, no? Leontine era l’amante di Benjamin Guggenheim, 443 113, p. 116| ricchissima, la sua famiglia era però benestante, e forse 444 113, p. 116| poco più. Perché allora ne era diventata l’amante e lo 445 114, p. 117| dispiacevano, questo no: ma non c’era bisogno di diventare medico 446 114, p. 117| farne la conoscenza. Questa era l’opinione del dottor Simpson, 447 114, p. 117| del mondo come mozzo. Non era un mozzo, ma un medico: 448 115, p. 118| appena servito l’ultima cena, era ormai deserta. James si 449 115, p. 118| gli assicurò che non c’era nulla di grave. James, però, 450 115, p. 118| capitano, intuiva che qualcosa era andato storto. Tornò in 451 116, p. 119| classe, 18 anni.~ ~Thomas era un ragazzo di diciottanni 452 116, p. 119| portava il pranzo e la cena. Era fatto così, Thomas. Una 453 116, p. 119| presidente della White Star. Era insomma il tavolo più importante, 454 116, p. 119| fin dei conti immotivata. Era fatto così, Thomas: era 455 116, p. 119| Era fatto così, Thomas: era giovane ed era sfrontato. 456 116, p. 119| Thomas: era giovane ed era sfrontato. Si salvò perché 457 116, p. 119| sfrontato. Si salvò perché era forte e coraggioso. Tutte 458 116, p. 119| impedirgli d’aggrapparsi; ma era giovane, Thomas, e si salvò.~ ./. 459 117, p. 120| ventisette. E a quindici anni era rimasta vedova: il suo Antoni 460 117, p. 120| vedova: il suo Antoni s’era inabissato col grande transatlantico 461 117, p. 120| invadenti e molto generosi, era sola. Qualche anno dopo 462 117, p. 120| ritrovare il marito che era emigrato un paio d’anni 463 117, p. 120| distanti, e il loro ponte era lo stesso: ma non si erano 464 119, p. 122| prevedere. In America Edvard si era cambiato il nome, ora si 465 120, p. 123| di morire, quando la nave era ad un passo dall’inabissarsi 466 120, p. 123| inabissarsi per sempre e la morte era più vicina della vita, Gerda 467 121, p. 124| questo sì, questo si sa. Ed era austriaco: austriaco nel 468 121, p. 124| austriaco nel senso che era cittadino dell’Impero austro-ungarico. 469 121, p. 124| austro-ungarico. Probabilmente era sloveno. Ma nessuno, né 470 121, p. 124| cognato di Franz Karun, che era per l’appunto uno sloveno 471 121, p. 124| certo Kovac o Kovec, che era morto nel naufragio. Kovac 472 121, p. 124| appariva, e in buona parte era, una torre di babele cartacea, 473 121, p. 124| Slovenia, beh, la Slovenia era lontana: era molto molto 474 121, p. 124| la Slovenia era lontana: era molto molto lontana.~ ./. 475 122, p. 125| conosceva nessuno e dove era sua ferma intenzione non 476 123, p. 126| signorina Lucy Ridsdale era una maestra d’asilo un poco 477 123, p. 126| maestra d’asilo. Non si era mai sposata: e adesso, seduta 478 125, p. 128| persino la prima elementare le era riuscita, come dire, pesante 479 125, p. 128| come tutte le ragazzine, era golosa, d’accordo: però 480 125, p. 128| Il signor Brownie, che era un tipo tollerante, volentieri 481 125, p. 128| del bancone. Ma, poiché era un anche una persona seria, 482 125, p. 128| signor Brownie, però, che era molto piccola – e non mancò 483 125, p. 128| signor Van Tongerloo, che era poco più di un ragazzo e 484 125, p. 128| ragazzo e che, come lei, era emigrato in America nel ’ 485 126, p. 129| faceva il cuoco. Ma non era un cuoco qualunque. Era 486 126, p. 129| era un cuoco qualunque. Era un cuoco specializzato. 487 126, p. 129| pranzo. Il signor Coutin, che era francese di nascita e che 488 126, p. 129| specializzazione progressiva. Era una questione di principio, 489 126, p. 129| dir così, e soprattutto era un metodo: o forse e meglio, 490 126, p. 129| metodo: o forse e meglio, era una via alla saggezza e 491 126, p. 129| privato, per esempio quand’era a casa e tra amici, effettivamente 492 126, p. 129| che ci sarebbe riuscito. Era una persona tenace, il signor 493 127, p. 130| 33 anni.~ ~Narciso Bazzi era svizzero, ma lo era per 494 127, p. 130| Bazzi era svizzero, ma lo era per caso: era nato a Brissago, 495 127, p. 130| svizzero, ma lo era per caso: era nato a Brissago, nel Canton 496 127, p. 130| dunque il suo passaporto era svizzero: ma della Svizzera 497 127, p. 130| nulla, e a tutti diceva che era italiano. In Italia, per 498 127, p. 130| la verità, Narciso non c’era stato mai, e probabilmente 499 127, p. 130| la vita, dunque, Narciso era vissuto all’estero: prima 500 127, p. 130| prima in Svizzera, dov’era appunto nato, poi nel Transvaal –


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