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Fabrizio Rondolino
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IntraText - Concordanze

era

1-500 | 501-592

    Capitolo
501 127, p. 130| Transvaal – e chissà perché mai era capitato laggiù, e chi ce 502 127, p. 130| Londra: dove suo fratello era proprietario di un piccolo 503 127, p. 130| All’inizio del 1912 se n’era tornato a Brissago, probabilmente 504 127, p. 130| originario di Brissago, s’era ammalato e andava dunque 505 128, p. 131| chiamava proprio così, ed era un uomo, per chi non lo 506 128, p. 131| per chi non lo capisse – era nato l’8 marzo del 1880 507 128, p. 131| modo, Thure Edvin Lundström era nato a Gislöf, contea di 508 128, p. 131| emigrò negli Stati Uniti. Era una persona molto religiosa, 509 128, p. 131| lingue. Tra il 1905 e il 1911 era poi stato in Cina, e non 510 128, p. 131| 1912 – nel frattempo si era fidanzato con Elina Olsson – 511 128, p. 131| volta. A bordo del Titanic era diventato una specie di 512 128, p. 131| una specie di capoclasse: era lui ad occuparsi di una 513 130, p. 133| aprile 1912. E chissà se era vero. Chissà se veramente 514 130, p. 133| Hulda fece tutto ciò che era in suo potere fare. Bisognerebbe 515 131, p. 134| anni.~ ~John Edward Maguire era un commesso viaggiatore 516 131, p. 134| Brockton. Per la verità, era qualcosa di più di un semplice 517 131, p. 134| aveva fatto carriera, ed era diventato il responsabile 518 131, p. 134| dormire in albergo. John non era sposato. Con sé aveva sempre 519 132, p. 135| George Quincy Clifford era il presidente della filiale 520 133, p. 136| cosa stesse succedendo. Era in veste da camera, e prima 521 133, p. 136| ghiaccio. Mi disse che gli era stato donato come souvenir. 522 133, p. 136| marito mi spiegò che non c’era assolutamente nessun pericolo 523 133, p. 136| cui erano saliti gli Astor era stata abbassata al livello 524 133, p. 136| seguito, ma girandomi vidi che era rimasto indietro per aiutare 525 133, p. 136| avvolta dall’oscurità che era impossibile distinguere 526 133, p. 136| conto che mio marito non c’era finché, una volta in mare, 527 134, p. 137| ricordo assai vago, poiché era emigrato in America due 528 134, p. 137| dalla nonna, che adesso era morta e che le aveva voluto 529 134, p. 137| cioè dalla bisnonna, che era morta molti anni prima e 530 134, p. 137| cose, e Joan, quando ormai era una ragazzina e di certe 531 134, p. 137| un poco se ne dispiacque. Era come se i suoi antenati 532 135, p. 138| quando il transatlantico era già in fondo all’oceano – 533 136, p. 139| timoniere, 36 anni.~ ~Perkis era nato sull’isola di White 534 136, p. 139| conosceva il mare da quand’era un bambino. Lavorava in 535 136, p. 139| Olliver e che, a conti fatti, era un buon amico: e Perkis, 536 136, p. 139| e Perkis, bisogna dirlo, era un tipo difficile, soprattutto 537 136, p. 139| lui e il suo amico mare. Era fatto così, Perkis. Quando 538 136, p. 139| scialuppe e cominciò a lavorare. Era una persona disciplinata 539 136, p. 139| indietro, una volta che la nave era scomparsa, per raccogliere 540 136, p. 139| non sentimmo più nulla. Era tutto finito”. Del Titanic 541 136, p. 139| che regnava a bordo: “Sì, era proprio così: ognuno sapeva 542 139, p. 142| un anno, invano. Trevor era già al sicuro fra le braccia 543 140, p. 143| passaggio a livello. Hud era nato in una famiglia povera ( 544 140, p. 143| famiglia povera (suo padre era un contadino), e da ragazzo 545 140, p. 143| papà; più grandicello, s’era trovato un posto di commesso 546 140, p. 143| periodo che Hud incontrò Bess. Era tornato a casa, nella vecchia 547 140, p. 143| e neppure al futuro. Ma era un uomo fortunato, Hud. 548 140, p. 143| alla campagna verdissima, era bella e sorrideva e forse – 549 140, p. 143| successivo, quando Hud ormai era diventato ricco, e in capo 550 141, p. 144| classe, 28 anni.~ ~Leslie era un boxeur e probabilmente 551 141, p. 144| qualche incontro, non s’era piazzato male in un paio 552 141, p. 144| America avrebbe fatto fortuna. Era un ragazzo simpatico e generoso, 553 141, p. 144| ci arrivò mai: e sì che s’era vestito bene, per andare 554 141, p. 144| portafortuna – e la camicia era a righe rosse, un po’ da 555 141, p. 144| sicuramente presentabile. Leslie era insomma un bravo ragazzo, 556 143, p. 146| nell’Atlantico del nord. Era dunque un esperto della 557 143, p. 146| prima cosa che la nuova nave era assai più piccola, più scomoda 558 143, p. 146| fondo. Il che, naturalmente, era vero. Sul ponte del Carpathia 559 143, p. 146| chiese come stava, né come si era salvato, e neppure commentò 560 143, p. 146| mantenerti così giovane?”. Era fatto così, e a dire il 561 143, p. 146| fatto così, e a dire il vero era un tipo simpatico. La realtà 562 143, p. 146| poco distratto con cui s’era salvato in mare, e non troppo 563 145, p. 148| passi. Johan Nysveen non era vecchio, e non era neppure 564 145, p. 148| Nysveen non era vecchio, e non era neppure stanco: nel senso 565 145, p. 148| neppure stanco: nel senso che era una persona robusta, e vigorosa, 566 145, p. 148| pigra. A sessantun’anni era appena diventato padre di 567 145, p. 148| primo matrimonio, sua moglie era morta e lui, che invece 568 145, p. 148| quasi trent’anni che mancava era ritornato nella sua Norvegia 569 145, p. 148| nella sua Norvegia e si era risposato. Era dunque un 570 145, p. 148| Norvegia e si era risposato. Era dunque un uomo felice. Però 571 146, p. 149| non riuscì a vedere nulla. Era un tipo tranquillo, il timoniere 572 146, p. 149| una superficie metallica – era un suono mai udito prima. 573 146, p. 149| improvvisamente lo vide. Era enorme. Era più alto della 574 146, p. 149| improvvisamente lo vide. Era enorme. Era più alto della nave, sì, 575 146, p. 149| sì, decisamente più alto. Era sul fianco della nave, e 576 146, p. 149| poteva smettere di guardarlo. Era altissimo. Ed era blu scuro. 577 146, p. 149| guardarlo. Era altissimo. Ed era blu scuro. L’iceberg non 578 146, p. 149| blu scuro. L’iceberg non era bianco, no: era di un blu 579 146, p. 149| iceberg non era bianco, no: era di un blu metallico, luminescente, 580 146, p. 149| brillante e silenzioso, era di un blu mai visto prima. 581 147, p. 150| La nave, in quel momento, era già mezza affondata. John, 582 147, p. 150| affondata. John, va detto, non era però particolarmente spaventato. 583 147, p. 150| al golf. Il suo obiettivo era conquistare il record di 584 148, p. 151| anni.~ ~Henry Forbes Julian era una persona importante. 585 148, p. 151| ingegneri. L’ingegner Julian non era soltanto importante: apparteneva 586 148, p. 151| importante – o per meglio dire era il frutto del felice incrocio 587 148, p. 151| Ores. L’ingegner Julian era altresì membro fondatore 588 149, p. 152| Povera Ellen: del resto, era sempre stata una ragazza 589 149, p. 152| avvertirono la polizia. C’era qualcosa di strano. Da mesi, 590 149, p. 152| sarebbero aspettati di trovare. Era pieno inverno, e nell’Ohio 591 149, p. 152| mai aperto la posta che s’era accumulata nel suo salotto 592 150, p. 153| Southampton. Proprio da era partito il Titanic, più


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