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John Henry Chapman, seconda classe, 30 anni.
Amore, amore, dove sei? dove sei di là dal mare? Aspettami,
amore mio, io sto tornando. Per te sto tornando, e per noi sto tornando, e
insieme saremo felici. Aspettami, amore mio: perché insieme saremo felici. John
Henry Chapman era un ragazzo quando aveva conosciuto Elizabeth: Elizabeth era
una bambina. Vivevano a Liskeard, in Cornovaglia, e si giurarono amore eterno
mentre ancora andavano a scuola. Giuramenti così ce n’è in ogni scuola, e non
tutti vengono mantenuti: la vita è più grande, è più larga la vita. John a
ventiquattr’anni se n’era partito per l’America in cerca di fortuna – ma non
aveva dimenticato né la scuola né la promessa né la sua piccola Elizabeth. Si
era stabilito a Spokane, nello stato di Washington, e aveva trovato un lavoro
come carpentiere. Era un lavoro faticoso, questo sì: però era un lavoro sicuro
– e con un lavoro sicuro ci si può sposare e si può metter su famiglia e si può
essere felici. John scriveva lettere d’amore in Cornovaglia, e dalla
Cornovaglia riceveva lettere d’amore, e presto John ed Elizabeth decisero di
sposarsi. Saremo felici insieme, Elizabeth. Sì, saremo felici insieme. E
scrivere la felicità, si sa, è già un po’ viverla. Si sposarono nella
parrocchia di Liskeard, e tutto il paese era in festa e il parroco raccontò di
quando erano piccoli e la mamma di Elizabeth pianse e c’era anche il maestro di
John, seduto in prima fila e orgoglioso e allegro, neanche fosse lui il padre
dello sposo – tutto il paese era in festa. Per la luna di miele vollero essere
come i signori, e prenotarono due posti in seconda classe sul Titanic.
Il corpo di John fu recuperato e sepolto a Halifax.
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