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Gilbert Milligan Tucker Jr., prima classe, 31 anni.
Gilbert aveva trent’anni quando partì per l’Europa con
i genitori e la sorella: amava viaggiare, era ricco, cercava moglie. In Italia
conobbe Margaret Hays e se ne innamorò. Subito, e senza scampo. L’avrebbe
seguita in capo al mondo, non se ne sarebbe separato mai: questo si disse
Gilbert non appena vide Margaret, e questo le disse la seconda sera che la
incontrò. Quando Margaret, che viaggiava con l’amica del cuore, annunciò che
sarebbe tornata in America a bordo del Titanic, Gilbert salutò genitori
e sorella, interruppe la vacanza europea e decise di seguirla a Cherbourg e, da
lì, sul transatlantico. Era un corteggiatore tenace ma discreto, e a Margaret
non dispiaceva. Si autoproclamò la “scorta” delle due ragazze, e non si separò
un attimo da loro per tutta la durata della traversata. La notte dell’incidente
le accompagnò alla scialuppa n° 7 e le fece accomodare. Poi, siccome non
c’erano abbastanza donne per riempire la scialuppa e molti ancora non credevano
che il Titanic stesse davvero colando a picco, proseguì il suo discreto
e tenace servizio di scorta e salì sulla scialuppa. Gilbert pensava che dopo
un’avventura del genere Margaret sarebbe stata sua: se il destino aveva deciso
di salvare entrambi, era perché erano fatti l’uno per l’altra. Margaret era di
opinione diversa: Gilbert non le dispiaceva, questo no, però l’amore – l’amore
è un’altra cosa. Gilbert le scrisse lettere infuocate, al ritorno, e qualche
volta andò a trovarla. Margaret rispose con lettere garbate. Un anno dopo il
naufragio si sposò con Charles Easton, un fisico del Rhode Island, e Gilbert
smise di scriverle.
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