Annie May Morris Stengel, prima classe, 43 anni.

“Quel Brayton non mi piace per niente”: Annie Stengel non aveva dubbi sull’amico del marito. L’aveva osservato a bordo del Carpathia, mentre storditi dal freddo e dalla paura navigavano verso New York, e qualcosa non le tornava. “Ti ha subito chiesto del denaro – diceva al marito –. Ti pare una cosa normale?”. Il signor Stengel non la vedeva come la moglie: “Beh, è normale che tra di noi ci si dia una mano”, rispondeva. E aggiungeva: “D’altra parte, io non gli ho dato neppure un cent. Gli ho detto di rivolgersi alla compagnia per un prestito. Questo è tutto”. Quando se lo rivide a casa sua, a Newark, per una cena che il marito aveva deciso di organizzare così all’improvviso, la sua diffidenza aumentò: “Che cosa vuole da noi, Charles?”. Charles non la vedeva allo stesso modo: “Fra noi sopravvissuti – ripeteva alla moglie – è normale che ci si tenga in contatto. È come aver fatto la guerra insieme. E poi è una persona così educata”. Annie Stengel non trovava Brayton né educato né simpatico; ciò nonostante cucinò per lui il piatto delle grandi occasioni: un sontuoso arrosto di montone con contorno di patate novelle. Fu una serata piacevole, in fin dei conti. Brayton sapeva conversare, e Annie sembrò mutare la sua opinione su di lui. “Forse hai ragione, Charles, il tuo amico mi sembra un tipo a posto”, confidò al marito. Charles, che era un uomo semplice e un po’ all’antica, si insospettì: “Che diavolo significa che è ‘un tipo a posto’?”, chiese bruscamente. Annie lasciò cadere il discorso. Charles, dopo di allora, continuò per un altro po’ a frequentare Brayton: ma non se lo portò mai più in casa.