- 107 -
Robert Hosgood, fochista, 22 anni.
Sfortunata la breve vita di Robert Hosgood. È suo il
cadavere classificato al numero 242 del Record of Bodies and Effects:
Passangers and Crew, S.S. Titanic, cioè del registro dei corpi e degli
effetti personali dei passeggeri e dell’equipaggio del piroscafo Titanic.
Si legge nel Register: “Maschio – Età presunta: 25 – Capelli: chiari.
Vestiti: cappotto nero, maglietta e mutandoni grigi. Effetti personali: un coltello,
tessera del sindacato n° 36363. Tatuaggio: sul braccio destro, una nave
pavesata, due rose e la scritta ‘madre’. Identificato come R. Hosgood,
fochista, 19 Woodley Rd., Southampton”. Sfortunata, la breve vita di Hosgood,
perché sul Titanic non era proprio previsto che ci salisse. Era sbarcato
dal Saxon appena due giorni prima, e aveva intenzione di tornare a
Londra, dove vivevano i suoi genitori, per trascorrere con loro una breve
vacanza. La mattina del 10 aprile passeggiava per il porto di Southampton dopo
aver ritirato dei documenti di cui aveva necessità per l’imbarco successivo.
Decise di andare a vedere il Titanic, la nave di cui tutti parlavano, e
ne fu sinceramente colpito. Prigioniera del porto – che appariva al suo
cospetto piccolo e angusto – la grande nave scintillava e riluceva come una
meravigliosa cattedrale. Hosgood rimase affascinato da quella visione. Fu un
amico a proporgli di imbarcarsi: “Magari ci prendono – gli disse –. Magari
all’ultimo momento gli servono due fochisti e ci prendono”. Senza contarci
troppo, ma in cuor suo eccitato all’idea di salire sul Titanic, Hosgood
seguì l’amico e, venti minuti prima di mezzogiorno, fu imbarcato.
|