Joan Wells, seconda classe, 4 anni.

Joan Wells, quattro anni appena compiuti, stava raggiungendo suo padre Arthur – di cui aveva un ricordo assai vago, poiché era emigrato in America due anni prima e mai più, dopo di allora, l’aveva visto – insieme al fratellino Ralph – che di anni ne aveva due, e il papà non l’aveva proprio mai guardato in faccia – e alla mamma. La mamma, Addie, aveva venduto tutto prima di partire, salvo qualche giocattolo e il corredo. Che cosa fosse un corredo, Joan naturalmente non poteva saperlo. La mamma però gliene parlava continuamente, spiegandole e rispiegandole che il corredo lei l’aveva avuto da sua madre, cioè dalla nonna, che adesso era morta e che le aveva voluto tanto bene, e da sua nonna, cioè dalla bisnonna, che era morta molti anni prima e che anche lei le aveva voluto tanto, tanto bene. Joan non riusciva a raccapezzarsi in mezzo a tutte quelle parentele. Della nonna aveva un ricordo anche più vago di quanto non lo avesse del padre; la bisnonna, poi, non sapeva proprio che cosa fosse. E il corredo? Beh, il corredo restava un mistero impenetrabile. Joan però aveva chiaro quanto il corredo fosse prezioso per mamma, e assentiva giudiziosa ogni volta che sua madre gliene parlava. Si salvarono, Joan e il piccolo Ralph e la mamma – ma il corredo no, il corredo finì in fondo all’oceano insieme a molte altre cose, e Joan, quando ormai era una ragazzina e di certe parole aveva imparato il significato e il valore, un poco se ne dispiacque. Era come se i suoi antenati fossero finiti in fondo al mare: così la vedeva Joan, le volte che ripensava al corredo di sua madre.