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W. Theodore Brailey, pianista, 30 anni.
La foto ufficiale di Theodore Brailey – chiamiamola
così, chiamiamola “foto ufficiale”, anche se in realtà è una foto come tante
altre, con il bordo ovale e il fotografato in posa, sempre un poco impacciato, e
se è “ufficiale” è perché è la foto che per ultima lo ritrae, e lo consegna
alla memoria, e potrebbe ben figurare sulla sua tomba, se solo Theodore Brailey
avesse una tomba dove riposare – la foto ufficiale, dicevamo, restituisce
Theodore Brailey, il pianista Theodore Brailey, con il cilindro in testa e un
fiore bianco all’occhiello, probabilmente un’orchidea. Il sorriso è quello di
un uomo che sa di piacere alle donne, e di certo il suo lavoro – suonare il
pianoforte su e giù per l’oceano, nelle sale da ballo dei transatlantici più
lussuosi – deve averlo aiutato, in questa sua passione. Il bello è che questa
foto, questa ultima foto di Theodore Brailey, è stata scattata a bordo del Carpathia,
cioè a bordo della nave cui il destino assegnò il triste compito di raccogliere
e soccorrere gli scampati al naufragio del Titanic ammassati su poche e
insufficienti scialuppe, infreddoliti e terrorizzati, soli fra le onde
dell’Atlantico e i ghiacci minacciosi degli iceberg. Già, Theodore Brailey,
prima di essere assunto nell’orchestrina del Titanic, aveva lavorato in
quella del Carpathia – quando si dice il destino! La musica alla fin
fine è sempre la stessa, e le canzoni che si suonano son sempre quelle e sempre
quelli sono i balli che si ballano – però va detto che di suonare sul Titanic
Theodore Brailey ne aveva proprio voglia, certo anche per via delle signore. Il
suo Carpathia, ahimé, non lo rivide tuttavia mai più.
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