- 16 -
Michel Navratil, seconda classe, 36 anni.
Michel Navratil era nato in Slovacchia ma si era
presto trasferito a Nizza. Aveva aperto una piccola sartoria e aveva sposato
Marcella Carretto, una ragazza italiana con i capelli neri e due occhi ancora
più neri. Erano nati due bimbi, Michel e Edmond, e la vita scorreva felice. Ma
la sartoria fece fallimento, e Marcella forse aveva un amante, e Michel impazzì
di gelosia e di debiti e la coppia si separò. Michel non poteva vivere senza i suoi
bambini, e quando Marcella tornò a prenderli la domenica di Pasqua, dei figli e
dell’ex marito non c’era traccia. Erano partiti per Montecarlo, e da lì per
Southampton, e da lì per l’America. Michel s’imbarcò sotto falso nome; a bordo
teneva i bambini sempre con sé e ai compagni di viaggio diceva di essere
vedovo. Soltanto una volta, per una partita a carte, li affidò a Bertha
Lehmann: che parlava francese ma non conosceva una parola d’inglese. Nessuno
avrebbe scoperto la verità, e Louis Hoffman (questo il nome scelto da Michel)
avrebbe forse vissuto in America con i suoi bambini, mentre in Francia la madre
per anni li avrebbe cercati disperata in ogni luogo. O forse Michel avrebbe
dimenticato l’amante di Marcella e non ci sarebbero più stati debiti e Michel e
Marcella e i due bambini avrebbero avuto di nuovo una vita lieta. Mentre li
sistemava sulla scialuppa “D”, Michel disse ai bambini: “Quando la mamma verrà
a prendervi, e verrà di sicuro, ditele che l’ho sempre amata e ancora la amo.
Ditele che speravo che ci avrebbe raggiunti, così da poter vivere felici
insieme nel Nuovo mondo”. Sul corpo di Michel trovarono una pistola carica.
|