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Bibbia Riveduta/Luzzi IntraText CT - Lettura del testo |
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Capitolo 391 In quel tempo, Merodac-Baladan figliuolo di Baladan, re di Babilonia, mandò una lettera e un dono ad Ezechia, perché aveva udito ch'egli era stato infermo ed era guarito. 2 Ed Ezechia se ne rallegrò, e mostrò ai messi la casa ove teneva i suoi oggetti di valore, l'argento, l'oro, gli aromi, gli olî preziosi, tutto il suo arsenale, e tutto quello che si trovava nei suoi tesori; non ci fu nulla, nella sua casa e in tutti i suoi dominî, che Ezechia non mostrasse loro. 3 Allora il profeta Isaia venne al re Ezechia, e gli disse: `Che hanno detto quegli uomini? e donde son venuti a te?' Ezechia rispose: `Son venuti a me da un paese lontano, da Babilonia'. 4 E Isaia gli disse: `Che hanno veduto in casa tua?' Ezechia rispose: `Hanno veduto tutto quello ch'è in casa mia; non v'è nulla ne' miei tesori ch'io non abbia mostrato loro'. 5 Allora Isaia disse ad Ezechia: `Ascolta la parola dell'Eterno degli eserciti: 6 Ecco, verranno dei giorni in cui tutto quello ch'è in casa tua e quello che i tuoi padri hanno accumulato fino a questo giorno sarà trasportato a Babilonia; e non ne rimarrà nulla, dice l'Eterno. 7 E vi saranno de' tuoi figliuoli usciti da te e da te generati, che saranno presi e diventeranno degli eunuchi nel palazzo del re di Babilonia'. 8 Ed Ezechia disse a Isaia: `La parola dell'Eterno che tu hai pronunziata, è buona'. Poi aggiunse: `Perché vi sarà almeno pace e sicurezza durante la mia vita'.
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