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Perché la procreazione umana deve aver luogo nel matrimonio?
Ogni
essere umano va accolto sempre come un dono e una benedizione di Dio. Tuttavia
dal punto di vista morale una procreazione veramente responsabile nei confronti
del nascituro deve essere il frutto del matrimonio. La procreazione umana
possiede infatti delle caratteristiche specifiche in virtù della dignità dei
genitori e dei figli: la procreazione di una nuova persona, mediante la quale
l'uomo e la donna collaborano con la potenza del reatore, dovrà essere il
frutto e il segno della mutua donazione personale degli sposi, del loro amore e
della loro fedeltà(34). La fedeltà degli sposi, nell'unità del
matrimonio, comporta il reciproco rispetto del loro diritto a diventare padre e
madre soltanto l'uno attraverso l'altro. Il figlio ha diritto ad essere
concepito, portato in grembo, messo al mondo ed educato nel matrimonio: è
attraverso il riferimento sicuro e riconosciuto ai propri genitori che egli può
scoprire la propria identità e maturare la propria formazione umana. I genitori
trovano nel figlio una conferma e un completamente della loro donazione
reciproca: egli è l'immagine vivente del loro amore, il segno permanente della
loro unione coniugale, la sintesi viva e indissolubile della loro dimensione
paterna e materna(35). In forza della vocazione e delle responsabilità
sociali della persona, il bene dei figli e dei genitori contribuisce al bene
della società civile; la vitalità e l'equilibrio della società richiedono che i
figli vengano al mondo in seno a una famiglia e che questa sia stabilmente
fondata sul matrimonio. La tradizione della Chiesa e la riflessione
antropologica riconoscono nel matrimonio e nella sua unità indissolubile il
solo luogo degno di una procreazione veramente responsabile.
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