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CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
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  • PARTE II
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2. La fecondazione artificiale eterologa è conforme alla dignità degli sposi e alla verità del matrimonio?

Nella FIVET e nell'inseminazione artificiale eterologa il concepimento umano viene ottenuto mediante l'incontro di gameti di almeno un donatore diverso dagli sposi che sono uniti in matrimonio. La fecondazione artificiale eterologa è contraria all'unità del matrimonio, alla dignità degli sposi, alla vocazione propria dei genitori e al diritto del figlio ad essere concepito e messo al mondo nel matrimonio e dal matrimonio.(36) Il rispetto dell'unità del matrimonio e della fedeltà coniugale esige che il figlio sia concepito nel matrimonio; il legame esistente tra i coniugi attribuisce agli sposi, in maniera oggettiva e inalienabile, il diritto esclusivo a diventare padre e madre soltanto l'uno attraverso l'altro(37). Il ricorso ai gameti di una terza persona, per avere a disposizione lo sperma o l'ovulo, costituisce una violazione dell'impegno reciproco degli sposi e una mancanza grave nei confronti di quella proprietà essenziale del matrimonio, che è la sua unità. La fecondazione artificiale eterologa lede i diritti del figlio, lo priva della relazione filiale con le sue origini parentali e può ostacolare la maturazione della sua identità personale. Essa costituisce inoltre una offesa alla vocazione comune degli sposi che sono chiamati alla paternità e maternità: priva oggettivamente la fecondità coniugale della sua unità e della sua integrità; opera e manifesta una rottura fra parentalità genetica, parentalità gestazionale e responsabilità educativa. Tale alterazione delle relazioni personali all'interno della famiglia si ripercuote nella società civile. Queste ragioni portano a un giudizio morale negativo sulla fecondazione artificiale eterologa: pertanto è moralmente illecita la fecondazione di una donna con lo sperma di un donatore diverso da suo marito e la fecondazione con lo sperma del marito di un ovulo che non proviene dalla sua sposa. Inoltre la fecondazione artificiale di una donna non sposata, nubile o vedova, chiunque sia il donatore, non può essere moralmente giustificata. Il desiderio di avere un figlio, l'amore tra gli sposi che aspirano a ovviare a una sterilità non altrimenti superabile, costituiscono motivazioni comprensibili; ma le intenzioni soggettivamente buone non rendono la fecondazione artificiale eterologaconforme alle proprietà oggettive e inalienabili del matrimoniorispettosa dei diritti del figlio e degli sposi.




36 Cf. Pio XII, Discorso ai partecipanti al IV Congresso Internazionale dei Medici Cattolici 29 settembre 1949: AAS 41 (1949) 559. Secondo il piano del Creatore, "l'uomo abbandona suo padre e sua madre e si unisce alla sua donna e i due diventano una sola carne" (Gen 2,24). L'unita del matrimonio, legata all'ordine della creazione, e una verità alla ragione naturale. La Tradizione e il Magistero della Chiesa si riferiscono sovente al libro della Genesi, sia direttamente sia attraverso i passi del Nuovo Testamento che vi fanno riferimento: Mt 19,4-6; Mc 10,5-8; Ef 5,31. Cf. ATENAGORA, Legatio pro christianis, 33: PG 6,965-967; S. GIOVANNI CRISOSTOMIO, In Matthaeum homiliae, LXII, 19 1: PG 58,597 S. LEONE MAGNO, Epist. ad Rusticum, 4: PL 54,120i, INNOCENZO III Epist. Gaudemus in Domino: DS 778; CONCILIO Dl LEONE 11, IV sess.: DS 860; CONCILIO DI TRENTO, XXIV sess.: DS 1798.1802; LEONE XIII, Encicl. Arcanum divinae sapientiae: ASS 12 (1879-80) 388-391; Pio XI, Encicl. Casti Connubii: AAS 22 (1930) 546-547; CONCILIO VATICANO II, Const. past. Gaudium et Spes, 48; Giovanni PAOLO II, Esort. apost. Familiaris Consortio, 19: AAS 74 (1982) 101-102; CLC., can. 1056.



37 Cf. Pio XII, Discorso ai partecipanti al IV Congresso Internazionale dei Medici Cattolici 29 settembre 1949: AAS 41 (1949) 560; Discorso alle congressiste dell'Unione Cattolica Italiana Ostetriche, 29 ottobre 1951: AAS43 (1951) 850; C.I.C., can. 1134.






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