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CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
Donum Vitae

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  • PARTE II
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6. Coma valutare dal punto di vista morale l'inseminazione artificiale omologa?

L'inseminazione artificiale omologa all'interno del matrimonio non può essere ammessa, salvo il caso in cui il mezzo tecnico risulti non sostitutivo dell'atto coniugale, ma si configuri come una facilitazione e un aiuto affinché esso raggiunga il suo scopo naturale. L'insegnamento del Magistero a questo proposito è stato già esplicitato(51): esso non è soltanto espressione di circostanze storiche particolari, ma si fonda sulla dottrina della Chiesa in tema di connessione fra unione coniugale e procreazione, e sulla considerazione della natura personale dell'atto coniugale e della procreazione umana. "L'atto coniugale, nella sua struttura naturale, è un'azione personale, una cooperazione simultanea e immediata dei coniugi, la quale, per la stessa natura degli agenti e la proprietà dell'atto, è l'espressione del dono reciproco, che, secondo la parola della Scrittura, effettua l'unione "in una carne sola""(52). Pertanto la coscienza morale "non proscrive necessariamente l'uso di taluni mezzi artificiali destinati unicamente sia a facilitare l'atto naturale, sia a procurare il raggiungimento del proprio fine all'atto naturale normalmente compiuto"(53). Se il mezzo tecnico facilita l'atto coniugale o l'aiuta a raggiungere i suoi obiettivi naturali, può essere moralmente accettato. Qualora, al contrario, l'intervento si sostituisca all'atto coniugale, esso è moralmente illecito. L'inseminazione artificiale sostitutiva dell'atto coniugale è proibita in ragione della dissociazione volontariamente operata tra i due significati dell'atto coniugale. La masturbazione, mediante la quale viene normalmente procurato lo sperma, è un altro segno di tale dissociazione; anche quando è posto in vista della procreazione, il gesto rimane privo del suo significato unitivo: "gli manca… la relazione sessuale richiesta dall'ordine morale, quella che realizza, "in un contesto di vero amore, l'integro senso della mutua donazione e della procreazione umana""(54).




51 Cf. Risposta del S. Uffizio, 17 marzo 1897: DS 3323; PIO XII, Discorso ai partecipanti al IV Congresso Internazionale dei Medici Cattolici 29 Settembre 1949: AAS41 (1949) 560, Discorso alle congressiste dell'Unione Cattolica Italiana Ostetriche, 29 ottobre 1951: AAS 43 (1951) 850; Discorso ai partecipanti al II Congresso Mondiale di Napoli sulla fertilità e sterilità umana, 19 maggio 1956: AAS 48 (1956) 471 473; Discorso ai partecipanti al VII Congresso Internazionale della Società Internazionale di Ematologia, 12 Settembre 1958: AAS 50 (1958) 733; GIOVANNI XXIII, Encicl. Mater et Magistra, 111: AAS 53 (1961) 477.



52 Pio XII, Discorso alle congressiste dell'Unione Cattolica Italiana Ostetriche, 29 ottobre 1951: AAS43 (1951) 850.



53 Pio XII, Discorso ai partecipanti al IV Congresso Internazionale dei Medici Cattolici 29 settembre 1949: AAS 41 (1949) 560.



54 SACRA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Dichiarazione su alcune questioni di etica sessuale, 9: AAS 68 (1976) 86, che cita a Costit. past. Gaudium et Spes, 51; cf. Decreto del S. Uffizio, 2 agosto 1929: AAS 21 (1929) 490: Pio XII Discorso ai partecipanti al XXVI Congresso indetto dalla Società Italiana di urologia, 8 ottobre 1953: AAS45 (1953) 678.






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