Parte III
IL MESSAGGIO CRISTIANO
Significato
e scopo di questa parte
36. La fede, che la catechesi
deve sviluppare fino a piena maturità, può essere considerata sotto due aspetti
diversi: sia come adesione totale dell’uomo che, sotto l’influsso della grazia,
si abbandona a Dio che si rivela (fides qua), sia come contenuto della
rivelazione e del messaggio cristiano (fides quae). Questi due aspetti non
possono, per loro stessa natura, venir separati: la normale maturazione della
fede esige il loro organico e coerente sviluppo. Possono, però, essere distinti
per opportunità metodologiche. In questa terza parte si intende trattare del
contenuto della fede in questo modo: nel primo capitolo vengono indicati le
norme e i criteri ai quali la catechesi dovrà ispirarsi nel reperimento e nella
formulazione dei suoi contenuti. Nel secondo capitolo si tratterà dei contenuti
stessi. Esso, però, non ha il compito di esporre le singole verità cristiane,
oggetto della fede e della catechesi; e neppure vuole essere un elenco dei
principali errori del nostro tempo o delle verità di fede oggi più negate o
misconosciute. A questo infatti provvede il magistero ordinario e straordinario
della chiesa nei suoi interventi pubblici.
Tanto meno si vuole in questo
capitolo indicare il modo di ordinare le verità di fede secondo uno schema
organico in una sintesi che tenga conto della loro oggettiva gerarchia o delle
esigenze degli uomini del nostro tempo, considerate sia dal punto di vista
dell’età sia da quello socio-culturale. Questo compito spetta o alla teologia o
ai diversi catechismi. In questo secondo capitolo si vogliono invece presentare
- mediante formulazioni globali tali da includere ulteriori sviluppi - alcuni
fondamentali contenuti del messaggio salvifico, organicamente collegati tra
loro, particolarmente in quei loro aspetti che debbono meglio apparire in una
rinnovata catechesi, fedele alla sua finalità.
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