Meta della
catechesi: l’integrità del contenuto
38. Il contenuto del messaggio di
salvezza è un tutto coerente, anche se la sua rivelazione da parte di Dio fu
graduale: nei tempi antichi per mezzo dei profeti, ultimamente per mezzo del
Figlio suo Gesù Cristo. La catechesi, avendo come scopo, come è stato
precedentemente spiegato, la maturazione della fede nel singolo e nella comunità
ecclesiale, deve preoccuparsi che il tesoro del messaggio cristiano venga
fedelmente annunciato nella sua integrità. Ciò per altro deve attuarsi sullo
schema della pedagogia divina, tenendo conto però della pienezza della
rivelazione divinamente a noi manifestata, allo scopo di nutrire e far vivere
il popolo di Dio. La catechesi quindi parte dalla presentazione più semplice ma
organica e integrale del messaggio cristiano (servendosi anche di formule
riassuntive o globali), e lo propone in modo proporzionato alle varie
condizioni culturali e spirituali dei catechizzandi. Essa tuttavia non si
esaurisce affatto in questa prima presentazione; anche questo infatti è
necessario tener ben presente, che il contenuto venga sviluppato in maniera
sempre più ampia ed esplicita, di modo che i singoli fedeli e la comunità
cristiana giungano ad una sempre più profonda e vitale conoscenza del messaggio
cristiano e sappiano risolvere alla luce della rivelazione i concreti problemi
della condizione umana.
È necessario che questo non
facile compito della catechesi venga adempiuto sotto la guida del magistero
della chiesa, cui compete garantire l’autenticità della predicazione del
vangelo, ed anche assicurare che il servizio della parola faccia uso di
formulazioni adatte e prudentemente si avvalga di quei contributi che la
ricerca teologica e le scienze umane possono portare.
|