Teocentrismo
trinitario della catechesi
41. Come Cristo è il centro della
storia della salvezza, così il mistero di Dio è il centro da cui questa storia
trae la sua origine e a cui è orientata come al suo fine. Il Cristo crocifisso
e risuscitato conduce gli uomini al Padre mediante l’inizio dello Spirito santo
al popolo di Dio. Ne consegue che la strutturazione di tutti i contenuti della
catechesi deve avere un’impronta teocentricotrinitaria: per Cristo, al Padre,
nello Spirito. Per Cristo: Tutta l’economia della salvezza trova il suo senso
nel Verbo incarnato, in quanto ne prepara la venuta o ne mostra il regno
presente sulla terra e in via di espansione fino alla seconda venuta che
concluderà il piano di Dio. Così il mistero di Cristo illumina tutto il
contenuto della catechesi. I diversi elementi - biblici, evangelici,
ecclesiali, umani e cosmici - che la catechesi deve assumere e spiegare,
prendono tutto il loro senso in rapporto al Verbo incarnato. Al Padre: Lo scopo
supremo dell’incarnazione del Verbo e di tutta l’economia della salvezza è
quello di portare l’umanità al Padre. La catechesi perciò, aiutando a penetrare
sempre più profondamente il disegno di amore del Padre, deve far comprendere
che il senso ultimo della vita umana è conoscere e amare Dio e glorificarlo
facendo la sua volontà, come Cristo ci ha insegnato con le parole e con
l’esempio della sua vita, per giungere al possesso della vita eterna. Nello
Spirito: L’intelligenza del mistero di Cristo e la via al Padre ci vengono date
nello Spirito santo. Nell’esporre il contenuto del messaggio cristiano, la
catechesi deve sempre mettere in evidenza l’azione dello Spirito santo che
conduce gli uomini alla comunione con Dio e tra loro e all’impegno vitale. Se
la catechesi manca di questi tre elementi o trascura una stretta connessione
dei medesimi, il messaggio cristiano può davvero perdere il carattere che gli è
proprio.
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