L’eucaristia,
centro di tutta la vita sacramentale
58. Si comprende facilmente il
primato dell’eucaristia su tutti i sacramenti e la sua eminente efficacia
nell’edificare la chiesa. Nell’eucaristia infatti, dopo le parole della
consacrazione, la realtà profonda (non fenomenica) del pane e del vino è
trasformata nel corpo e sangue di Cristo. Questa meravigliosa trasformazione
viene chiamata dalla chiesa "transustanziazione". Perciò sotto le
apparenze (o realtà fenomenica) del pane e del vino è nascosta, in modo del
tutto misterioso, la stessa umanità di Cristo, non soltanto attraverso la sua
virtù ma per se stessa (cioè sostanzialmente), congiunta con la sua divina
Persona.
Questo sacrificio non è
semplicemente un rito commemorativo di un sacrificio passato. Infatti in esso
Cristo, per mezzo del ministero dei sacerdoti, perpetua nel corso dei secoli in
modo incruento il sacrificio della Croce e nutre i fedeli di se stesso, pane di
vita, affinché, riempiti dell’amore di Dio e del prossimo, diventino un popolo
sempre più accetto a Dio. Nutriti della vittima del sacrificio della croce, i
fedeli col loro amore genuino e attivo superino i pregiudizi per i quali spesso
sono accusati di praticare un culto sterile che li distoglie dall’impegno di
collaborazione fraterna con gli uomini. Il convito eucaristico ha lo scopo di
unire ogni giorno più i fedeli a Dio attraverso la preghiera frequente,
spingendoli a riconoscere e amare gli altri uomini come fratelli in Cristo e
figli di Dio.
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