Realtà e
valore dell’adolescenza e della giovinezza
82. La tappa dell’adolescenza e,
più largamente, il "fenomeno della giovinezza" rivestono
un’importanza cruciale. Nelle società preindustriali, poco dotate di scuole, si
passava quasi direttamente dalla fanciullezza all’inserimento nella comunità
degli adulti. Nel nostro tempo invece prevale sempre di più la prassi di estendere
per gli adolescenti il tempo dell’obbligo scolastico; questa prassi dà origine
nella società a una generazione, non integrata in un lavoro direttamente
produttivo, la quale, sebbene sia nel pieno vigore fisico e intellettuale, non
esercita nessun’altra attività al di fuori dello studio e dell’apprendimento
della professione futura. Questa classe sociale esercita una forte pressione
sulla società degli adulti: il che comporta non lievi problemi.
Lo stesso problema si trova anche
nella chiesa, e non è meno grave, sebbene si presenti sotto forme diverse. Più
che il pericolo di una sfrenata contestazione della chiesa, esiste in questi
adolescenti e giovani la tentazione di allontanarsi dalla chiesa. Questo per la
catechesi è un problema gravissimo, anche perché spesso gli adulti non riescono
a capire quale apporto valido gli adolescenti e i giovani possano offrire. I
giovani saranno tanto meno diffidenti, quanto più i catechisti si dimostreranno
capaci di comprendere e di accettare il loro vero apporto.
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