La vecchiaia
95. L’importanza pastorale di
questo periodo della vita non viene riconosciuta sufficientemente. Ai nostri
giorni aumenta sempre di più il numero delle persone anziane. Esse spesso sono
trascurate dalla moderna società. Per quanto riguarda l’attività pastorale,
questo è un punto da tenere ben presente. In realtà gli anziani possono offrire
grandi servizi alla comunità, con la loro operosità, che non sempre viene
giustamente valutata, e con la testimonianza della loro esperienza. Inoltre è
un dovere di giustizia aiutare gli anziani attraverso la catechesi a prepararsi
alla morte, che è biologicamente prossima e socialmente - almeno in una certa
misura - è già in atto, per il fatto che non ci si aspetta quasi più nulla
dalla loro attività. La catechesi deve educare gli anziani alla speranza
soprannaturale, in forza della quale la morte è considerata come un passaggio
alla vera vita e un andare incontro al divino Salvatore. In questo modo la
vecchiaia può diventare un segno della presenza di Dio, dell’immortalità e
della futura risurrezione. È questa una testimonianza escatologica, e i vecchi
la potranno fornire con la pazienza verso se stessi e verso gli altri, con la
benevolenza, con la lode a Dio, con lo spirito di povertà e la fiducia in Dio.
Sarebbe senza dubbio un grave danno per la chiesa se la moltitudine delle
persone anziane battezzate non desse prova che la loro fede cristiana risplende
di luce più fulgida man mano che si avvicina la morte.
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