Parte VI
LA PASTORALE DEL MINISTERO DELLA PAROLA
L’azione
pastorale
98. Da quanto è stato detto
sull’atto catechistico e sul contenuto della catechesi, se ne ricava un iter
per l’azione pastorale le cui linee fondamentali vengono esaminate in questa
sesta parte. Quest’azione richiede organi adatti, da stabilirsi in campo
nazionale dalle conferenze episcopali, con compiti deliberativi, di ricerca ed
esecutivi. In linea di massima questi organi sono: a) la commissione episcopale
per la catechesi, in cui operano membri eletti d’ufficio, coadiuvati da
esperti; b) un organo esecutivo permanente (ufficio, centro, ecc.).
Per sviluppare attraverso questi
organi, in modo coerente ed efficace, la pastorale del ministero della parola,
è necessario che: 1) si prepari una relazione sullo stato reale della
situazione locale e sulle possibilità offerte al ministero della parola; 2) si
pubblichi un concreto programma di azione; 3) si curi la formazione e la
cultura dei responsabili di questa azione pastorale; 4) ci si orienti verso la
preparazione di opportuni strumenti di lavoro e si provveda alla loro
elaborazione; 5) si promuova un’adeguata organizzazione della catechesi; 6) si
concordi l’attività catechistica con gli altri settori della pastorale; 7) si
stimoli la ricerca; 8) si favorisca la cooperazione internazionale.
Le indicazioni e i suggerimenti
offerti in questa parte non possono trovare immediata e contemporanea
applicazione in tutte le parti della chiesa. Per quelle nazioni o regioni nelle
quali l’azione catechistica non ha avuto ancora modo di toccare un sufficiente
livello di sviluppo, quanto viene qui esposto o suggerito vuole costituire solo
la segnalazione di una serie di mete da raggiungere con gradualità.
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