La fede
"tradizionale"
6. La fede cristiana in molti
fedeli corre gravi pericoli, specialmente in quei luoghi dove la religione era
considerata quasi prerogativa di alcune classi sociali, o dove essa confidava
troppo sulle antiche consuetudini e sulla unanimità della professione
religiosa. Masse intere si avviano verso l’indifferentismo o corrono il
pericolo di conservare una fede priva del necessario dinamismo e di un reale
influsso nella vita. Più che conservare le consuetudini religiose, occorre oggi
affrontare il problema di una rievangelizzazione delle masse, di una rinnovata
loro conversione, di una loro più profonda e matura educazione nella fede.
Ciò tuttavia non è da intendersi
nel senso che si debba trascurare il sentimento religioso popolare, o che si
debba far poco conto della fede genuina conservata in ambienti permeati di
cultura cristiana. Il senso religioso continua ad essere vivo in molte parti
della chiesa, nonostante il processo di secolarizzazione. Questo senso
religioso non può venir trascurato, perché esso è sinceramente professato e
autenticamente vissuto da un gran numero di persone. Anzi, il senso religioso
popolare costituisce un’occasione e un punto di partenza per l’annuncio della
fede. C’è solo da purificarlo, da valorizzarne gli elementi positivi, in modo
che nessuno si accontenti di forme pastorali inadeguate, non adatte e forse
anche controproducenti.
|