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L'uomo solo
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Di guardia
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Di
guardia
- Tutti? Chi
manca
? -
domandò
San
Romé
,
affacciandosi
a una delle
finestre
basse
del
grazioso
villino
azzurro
, dalle
torricelle
svelte
e i
balconi
di
marmo
scolpiti
a
merletti
e a
fiorami
.
- Tutti! tutti! - gli
rispose
a una
voce
, dal
verde
spiazzo
ancor
bagnato
e
luccicante
di
guazza
, la
comitiva
dei
villeggianti
ravvivati
dalla
gaja
freschezza
dell'
aria
mattutina
, essendo venuti su da
Sarli
a
piedi
.
Ma uno
strillò
:
-
Manca
Pepi
!
- S'è
affogato
in
Via
della
Buffa
! -
aggiunse
la
generalessa
De
Robertis
,
togliendosi
dal
braccio
il
seggio
a
libriccino
per
mettersi
a
sedere
.
Tutti
risero
; anche
San
Romé
dalla
finestra
, ma più per quel che
vide
: cioè, la
Generalessa
,
enormemente
fiancuta
, che
presentava
il di dietro,
china
nell'
atto
d'
assicurare
i
piedi
del
seggiolino
su l'
erba
dello
spiazzo
.
- E perché
manca
Pepi
?
-
Mal
di
capo
, -
rispose
Biagio
Casòli
. - Sono
andato
a
svegliarlo
io
stamattina
.
Teme
, dice, che gli
prenda
la
febbre
.
Questa
notizia
fu
commentata
malignamente
, sotto sotto, dal
crocchio
delle
signorine
.
Roberto
San
Romé
se n'
accorse
dalla
finestra
;
vide
quella
smorfiosa
della
Tani
, tutta
cascante
di
vezzi
,
ammiccare
all'altra
viperetta
della
Bongi
, e si
morse
il
labbro
.
Intanto dallo
spiazzo
la
comitiva
impaziente
gli
gridava
di far presto. S'eran
levati
tutti a
bujo
,
giù
a
Sarli
, per fare
pian
piano
la
salita
fino
a
Gori
; da
Gori
a
Roccia
Balda
c'
erano tre
ore
buone
di
cammino
, e
bisognava
andar
lesti
per
arrivarci
prima che il
sole
s'
infocasse
.
- Ecco, -
disse
San
Romé
,
ritirandosi
. -
Dora
sarà
pronta
. Un
momentino
.
E
andò
al
piano
di sopra a
picchiare
all'
uscio
della
camera
della
cognata
, che non s'
era
ancor fatta
vedere
.
La
trovò
stesa
su una
sedia
a
sdrajo
, in
accappatojo
bianco
, coi
bellissimi
capelli
biondi
disciolti
e una
grossa
benda
bagnata
,
ravvolta
studiatamente
intorno al
capo
, come un
turbante
.
Pareva
Beatrice
Cenci
.
- Come! -
esclamò
,
restando
. - Ancora così? Son tutti
giù
che t'
aspettano
!
- Mi
dispiace
, -
disse
Dora
,
socchiudendo
gli
occhi
. - Ma io non posso venire.
- Come! -
ripeté
il
cognato
. - Perché non puoi? Che t'è
accaduto
?
Dora
alzò
una
mano
alla
testa
e
sospirò
:
- Non
vedi
? Non mi
reggo
in
piedi
, dal
mal
di
capo
.
San
Romé
strinse
le
pugna
,
impallidì
, con gli
occhi
gonfi
d'
ira
.
- Anche tu? -
proruppe
. - E
temi
niente niente che ti
prenda
la
febbre
, eh? Ma
guarda
un po' che
combinazione
! Il
signor
Pepi
...
- Che
c'
entra
Pepi
?... -
domandò
lei
accigliandosi
lievemente
.
-
Mal
di
capo
,
mal
di
capo
, anche lui. E non é venuto, -
rispose
San
Romé
,
pigiando
su le
parole
. -
Bada
,
Dora
, che
giù
è stata
notata
la
malattia
improvvisa
di questo
signore
, e ti
prego
di non
dar
nuova
esca
alla
malignità
della
gente
.
Dora
s'
intrecciò
sul
capo
le
belle
mani
inanellate
,
lasciando
scivolar
su le
braccia
le
ampie
maniche
dell'
accappatojo
;
sorrise
impercettibilmente
,
strizzò
gli
occhi
un po'
miopi
, e
disse
:
- Non
capisco
. Non è
permesso
aver
mal
di
capo
in
casa
vostra?
- In
casa
nostra, -
prese
a
risponderle
San
Romé
, con
violenza
; ma si
contenne
;
cangiò
tono
: - Su,
Dora
, ti
prego
,
levati
e
smetti
codesta
commedia
. Ho
incomodato
per te una
ventina
di
signore
e
signori
, e t'
avverto
che
gonfio
da un
pezzo
in
silenzio
e voglio che tu la
finisca
.
Ma
Dora
scoppiò
in una
risata
interminabile
. Poi si
levò
in
piedi
, gli s'
accostò
,
reggendosi
con una
mano
la
benda
su la
fronte
, e gli
disse
:
- Ma
sai
che mio
marito
stesso non si
permetterebbe
codesto
tono
con me? T'ha
lasciato
detto
ch'io ti
debbo
proprio
ubbidienza
intera
?
Caro
mio
tutore
,
caro
mio
custode
,
caro
mio
signor
carabiniere
, ho
mal
di
capo
veramente
, e
basta
così.
Si
ritirò
nella
camera
attigua
,
sbattendo
l'
uscio
; ci
mise
il
paletto
, e gli
mandò
di
là
un'altra
bella
risata
.
Roberto
San
Romé
fece
istintivamente
un
passo
, quasi per
trattenerla
, e
rimase
tutto
vibrante
innanzi all'
uscio
chiuso
, con le
mani
alle
guance
, come se lei con quel
riso
gliel
'avesse
sferzato
.
Fu così
viva
questa
impressione
e gli fece tale
impeto
dentro, ch'egli
sentì
a un
tratto
quanto
fosse
ridicola
la
parte
che
rappresentava
da circa tre
mesi
, da quando cioè suo
fratello
Cesare
era
venuto a
lasciar
la
moglie
a
Gori
, presso la
madre
da un
anno
inferma
e
relegata
a
letto
.
Aveva
fatto
di tutto per
renderle
piacevole
il
soggiorno
in quel
borgo
alpestre
; la aveva
condotta
quasi ogni
mattina
giù
a
Sarli
, dov'eran più
numerosi
i
villeggianti
; aveva
concertato
feste
,
escursioni
,
scampagnate
.
Dapprima
, la
cognatina
elegante
e
capricciosa
s'
era
annojata
e
gliel
'aveva
dimostrato
in tutti i
modi
: aveva
scritto
cinque, sei, sette
volte
al
marito
, ch'ella di
Gori
ne aveva già
fin
sopra gli
occhi
e che venisse subito subito a
prenderla
; ma, poiché
Cesare
su questo
punto
non s'
era
nemmeno
curato
di
risponderle
e, con la
scusa
di certi
affari
da
sbrigare
, se la
spassava
liberamente
a
Milano
; per
dispetto
,
là
, s'
era
attaccata
a quel
signor
Pepi
che le faceva una
corte
scandalosa
.
Ed
era
cominciato
allora il
supplizio
di
San
Romé
. Si poteva
dare
ufficio
più
ridicolo
del suo? far la
guardia
alla
cognata
che, nel
vederlo
così
vigile
e
sospettoso
e
costretto
a
usar
prudenza
,
pareva
glielo facesse
apposta
? Più d'una
volta
, non
potendone
più,
era
stato
sul
punto
di
piantarlesi
di
faccia
e di
gridarle
: "
Bada
,
Dora
, son
tomo
da
rompergli
il
grugno
io, a quel tuo
spasimante
! E se non ne sei
persuasa
, te ne faccio subito la
prova
."
Ma più le
mostrava
stizza
, e più lei gli
sorrideva
sfacciatamente
. Oh, certi
sorrisi
, certi
sorrisi
che
tagliavano
più d'un
rasojo
e gli
dicevano
chiaro
e
tondo
quanto fossero
buffe
quelle sue
premure
, quella sua
mutria
, quella sua
sorveglianza
.
Col
tatto
, col
garbo
, egli si
lusingava
d'esser
riuscito
finora
a
impedire
che lo
scandalo
andasse
tropp
'oltre e
diventasse
irreparabile
. Ma,
dato
il
caratterino
della
cognata
, non
era
ben
sicuro
di non aver
fatto
peggio
, qualche
volta
, con quella
assidua
e
mal
dissimulata
vigilanza
, di non aver cioè
provocato
qualche
imprudenza
troppo
avventata
. Aveva voluto farle
comprendere
subito che s'
era
accorto
di tutto e che
avvertiva
a ogni
parola
, a ogni
sguardo
, a ogni
mossa
di lei, quando
Pepi
era
là
e anche quando non
c'
era
. Lei si
era
allora
armata
di quel suo
riso
dispettoso
, quasi
accettando
la
sfida
ch'
era
negli
sguardi
cupi
e
fermi
di lui. Non voleva
riconoscergli
alcuna
autorità
su lei. Ed
era
uscita
, per
esempio
,
sola
per
tempissimo
dal
villino
,
costringendolo
a
correre
come un
bracco
, a
scovarla
nel
bosco
dei
castagni
, a
mezza
via
tra
Sarli
e
Gori
.
Sola
- sì - l'aveva
trovata
sola
, sempre: ma poi, più d'una
volta
, gli
era
parso
di
scorgere
attraverso le
stecche
delle
persiane
Pepi
là
a
Gori
, di
notte
, presso il
villino
,
Pepi
che
villeggiava
a
Sarli
.
Forse,
fino
a quel
giorno
, non
era
accaduto
nulla di
grave
. Ma
ora
? Ecco qua: ad
onta
di tutte le sue
diligenze
, si
vedeva
come
preso
al
laccio
.
Era
evidente
,
evidentissima
un'
intesa
tra i due, tra il
Pepi
e
Dora
. E lui non poteva
trarsi
indietro
: l'aveva
proposta
lui quella
gita
a
Roccia
Balda
; aveva
mandato
già avanti la
colazione
per tutti
lassù
. Quei
signori
sarebbero potuti
andare
più
agevolmente
e più presto da
Sarli
, ed eran venuti su a
Gori
apposta
per
prender
Dora
e lui. Non poteva dunque, in nessun modo, con nessuna
scusa
,
rimandarli
indietro
:
doveva
andar
con loro senza meno. E certamente in quel
giorno
... ah
povero
Cesare
!
Come
annunziare
intanto che anche
Dora
, come
Pepi
giù
a
Sarli
, aveva il
mal
di
capo
?
San
Romé
scese
allo
spiazzo
per un
ultimo
tentativo
:
pregare
le
signore
che
inducessero
loro la
cognata
a venire.
Lo
affollarono
di
domande
: - Perché? - Che ha? - Si
sente
male
? Oh
guarda
! - Oh
poverina
! - Ma come? - Da quando? - Che si
sente
?
Lui si
guardò
bene
dal
dichiarare
il
male
che
accusava
la
cognata
; ma lo
dichiarò
lei,
Dora
, poco dopo
là
- come se nulla
fosse
- a quelle
signore
, e volle anche
aggiungere
,
calcando
su la
voce
: -
Temo
finanche
che mi
prenda
la
febbre
.
Roberto
San
Romé
ebbe la
tentazione
di
tirarle
una
spinta
da
mandarla
a
schizzar
fuori della
finestra
. Ah, quanto gli avrebbe
fatto
bene
al
cuore
, per
votarselo
di tutta la
bile
accumulata
in quei tre
mesi
.
-
Febbre
? No,
cara
, - s'
affrettò
a
dirle
la
Generalessa
, proprio come se
credesse
al
mal
di
capo
. -
Faccia
sentire
il
polso
...
Agitatino
,
agitatino
...
Riposo
,
cara
. Sarà un po' di
flussione
.
E chi le
consigliò
questo e chi quel
rimedio
e che si
prendesse
cura
a ogni modo di quel
male
, che non avesse a
diventar
più
grave
,
povera
Dora
,
povera
cara
...
Sentì
finirsi
lo
stomaco
San
Romé
ascoltando
gli
amorevoli
consigli
di tutte quelle
ipocrite
, nelle quali aveva
sperato
ajuto
e che invece: - Ma sì,
pallidina
! - Ma sì, le si
vede
dagli
occhi
! - Ma certo, un po' di
riposo
le farà
bene
! - Quanto ci
duole
! - Quanto ci
dispiace
! -
Roccia
Balda
è
lontana
: non potrebbe far tanto
cammino
...
Baci
,
saluti
, altre
raccomandazioni
e, per non far troppo
tardi
e perché la
colazione
era
già
partita
per
Roccia
Balda
, finalmente s'
avviarono
dolentissime
di
lasciarla
,
portandosi
quel
bravo
, quel
gentile
San
Romé
che aveva avuto la
felicissima
idea
di una
gita
così
piacevole
.
Né si
fermarono
lì
.
Attraversando
, tra i
prati
cinti
di
altissimi
pioppi
, i
primi
ceppi
di
case
,
frazioni
di
Gori
, tutte
sonore
d'
acque
correnti
giù
per
borri
e per
zane
, e
vedendo
San
Romé
pallido
e
taciturno
, vollero
esortarlo
a
gara
a non
apprensionirsi
tanto, perché,
via
, in
fin
de'
conti
era
una
lieve
indisposizione
che sarebbe presto
passata
. E il
pover
uomo
dovette
allora
sorridere
e
assicurar
quelle
buone
signore
, quelle
care
signorine
che lui non
era
punto
in
pensiero
per il
male
della
cognata
e ch'
era
anzi
lieto
,
lietissimo
di
trovarsi
in così
bella
compagnia
per tutta la
giornata
.
Oh, il
cielo
era
splendido
e non
c'
era
davvero
pericolo
che si
rovesciasse
uno di quegli
acquazzoni
improvvisi
, così
frequenti
in
montagna
, a
interromper
la
gita
; né
c'
era
alcuna
probabilità
di
liberarsi
prima di
sera
, con quel
bravo
signor
Bortolo
Raspi
di
Sarli
, che
pesava
a
dir
poco un
quintale
e
mezzo
e a
piedi
era
voluto venire, a
piedi
anche lui,
vantandosi
d'
essere
un gran
camminatore
, lui, e già
cominciava
a
soffiare
come un
biacco
e a far
eco
alla
Generalessa
, che s'
era
portato
intanto il
seggio
a
libriccino
e
dichiarava
d'aver
bisogno
di
sostare
di
tratto
in
tratto
, lei, per non
affaticarsi
troppo il
cuore
.
Stancare
no, non si
stancava
la
Generalessa
; ma certo quanto più si
va
in
là
, eh? più si
va
piano
. Lo
sapeva
bene
il
signor
Generale
suo
marito
,
rimasto
a
Sarli
, che non
andava
più neanche
piano
, da sette
anni
ormai
in
riposo
assoluto
.
-
Nandino
!
Nandino
! Non ti
precipitare
al tuo
solito
,
figliuolo
mio. T'
accaldi
troppo!
San
Romé
,
prego
,
San
Romé
, venga qua: così
andranno
un po' più
piano
quelle
benedette
ragazze
.
E, per
tenerlo
con sé, gli volle
narrare
la sua
storia
, la
Generalessa
, come l'aveva
narrata
a tutti i
villeggianti
giù
a
Sarli
: gli volle
dare
in quel
momento
la
consolazione
di
sapere
che suo
papà
aveva una
bella
posizione
, perché
guadagnava
bene
, suo
papà
; e che lei
era
anche
marchesa
,
sicuro
! ma che non ci
teneva
affatto:
marchesa
, perché suo
papà
, a
diciott
'
anni
, quand'
era
ancora "un
tocco
di
ragazza
da
chiudere
a
doppia
mandata
in
guardaroba
" l'aveva
dapprima
sposata
a un
marchese
, che però
glien
'aveva fatte
vedere
d'ogni
colore
; oh, le
era
toccato
finanche
a
servirlo
otto
anni
con la
spinite
.
Rimasta
vedova
,
bella
(non lo
diceva
per
vanità
), aveva
conosciuto
il
Generale
, perché lei "
teneva
radunanze
": lui
era
un
bel
soldato
: s'erano
innamorati
l'uno dell'altra; e, si
sa
,
era
finita
come
doveva
finire
.
Nato
Nandino
, lei aveva
saputo
far le
cose
per
bene
: aveva
dato
il
bambino
a
balia
e aveva
sposato
.
- Bisogna sempre
saper
fare le
cose
per
bene
,
caro
mio!
- Eh già, -
sorrideva
San
Romé
, che si
sentiva
struggere
dalla
brama
di
mordere
e avrebbe voluto
risponderle
che
sapeva
quel che le
male
lingue
dicevano
, che ella cioè
era
stata
cameriera
di quel
marchese
, prima, del
Generale
poi.
Ma non
pareva
affatto,
povera
Generalessa
! almeno
fino
a una
cert'
ora
del
giorno
. Non
ostante
la
pinguedine
, lei di
mattina
era
sempre
poetica
; poi, è
vero
,
cascava
a
parlar
di
cucina
, ma perché le
era
sempre
piaciuto
,
diceva
,
attendere
alle
cure
casalinghe
; e
insegnava
volentieri
alle
amiche
qualche buon
manicaretto
. Al
Generale
faceva lei da
mangiare
: sì, perché
bocca
schifa
quel
benedett
'
uomo
! mai e poi mai avrebbe
assaggiato
un
cibo
apparecchiato
da altre
mani
.
- Oh
bello
! oh
bello
!
E si
fermò
ad
ammirare
un
prato
, su cui una
moltitudine
di
gambi
esili
,
dritti
,
stendevano
come un
tenuissimo
velo
, tutto
punteggiato
in
alto
da certi
pennacchietti
d'un
rosso
cupo
,
bellissimi
. Come si
chiamava
, quella
pianta
graziosa
?
- Oh,
cattiva
! -
grugnì
il
signor
Raspi
. - Le
bestie
non ne
mangiano
. Qui la
chiamano
frujosa
o
scaletta
. Non
serve
a nulla,
sa
?
Che
sguardo
rivolse
la
Generalessa
a quel
savio
uomo
che dal
tondo
faccione
, dagli
occhietti
porcini
spirava
la
beatitudine
della più
impenetrabile
balordaggine
. Non
comprendeva
che, in certe
ore
poetiche
,
conveniva
anche
ammirare
le
cose
che non
servono
a nulla.
-
San
Romé
, non perché
tema
di
stancarmi
, ma,
dico
, per
calcolar
l'
ora
che si potrà fare, che
via
c'
è ancora
fino
a
Roccia
Balda
?
-
Uh
, tanta,
signora
mia!
C'
è
tempo
! -
sbuffò
San
Romé
. - Da dieci a
dodici
chilometri
.
Ora
però
entreremo
nel
bosco
.
- Oh
bello
! oh
bello
! -
ripeté
la
Generalessa
.
San
Romé
non poté più
reggere
e la
lasciò
col
Raspi
. Di
là
, quelle
pettegoline
, la
Bongi
, la
Tani
,
tenendosi
per la
vita
, avevano
attaccato
un
discorsetto
fitto
fitto
,
interrotto
da
brevi
risatine
, e di tanto in tanto si
voltavano
indietro
a
spiare
se mai egli stesse in
orecchi
.
Su l'
ultimo
prato
in
declivio
stavano a
guardia
d'alcuni
giovenchi
due
brutte
vecchie
rugose
e
rinsecchite
,
intente
a
filar
la
lana
all'
ombra
dei
primi
castagni
del
bosco
.
- E la
terza
Parca
dov'è? -
domandò
loro
forte
,
seriamente
,
Biagio
Casòli
.
Quelle
risposero
che non lo
sapevano
, e allora il
Casòli
si
mise
a
declamare
:
De'
bei
giovenchi
dal
quadrato
petto
,
erte
sul
capo
le
lunate
corna
,
dolci
negli
occhi
,
nivei
, che il
mite
Virgilio
amava
.
Il
signor
Raspi
, da
lontano
, si
mise
a
ridere
in una sua
special
maniera
, come se
frignasse
, e
domandò
al
Casòli
:
- Che
amava
Virgilio
? Le
corna
?
-
Giusto
le
corna
! -
disse
la
Generalessa
.
E tutti
scoppiarono
a
ridere
.
Lui,
San
Romé
, le aveva già
avvistate
da
lontano
, quelle
corna
, e gli
pareva
assai che gli
amici
non ne
profittassero
per qualche
poetica
allusione
.
Entrarono
nel
bosco
.
Ora
avrebbero potuto
distrarsi
, tutti quei
cari
signori
,
ammirando
, come faceva la
Generalessa
quasi per
obbligo
e il
signor
Raspi
, per fare una
piccola
sosta
e
riprender
fiato
, qua una
cascatella
spumosa
,
là
un
botro
scosceso
e
cupo
all'
ombra
di
bassi
ontani
, più
là
un
ciottolo
nel
rivo
,
vestito
d'
alga
, su cui l'
acqua
si
frangeva
come se
fosse
di
vetro
,
suscitando
una
ridda
minuta
di
scagliette
vive
; ma,
nossignori
! nessuno
sentiva
quella
deliziosa
cruda
frescura
d'
ombra
insaporata
d'
acute
fragranze
, quel
silenzio
tutto
pieno
di
fremiti
, di
fritinii
di
grilli
, di
risi
di
rivoli
.
Pur
chiacchierando
tra loro,
facevan
tutti, come
San
Romé
che se ne stava in
silenzio
e
diventava
a
mano
a
mano
più
fosco
e più
nervoso
, un certo
calcolo
approssimativo
. Dalla
via
che avevano
percorsa
,
argomentavano
a qual
punto
del
viale
che
va
da
Sarli
a
Gori
poteva esser
giunto
a quell'
ora
il
Pepi
. Senza
dubbio
,
Dora
gli sarebbe
andata
incontro
pian
piano
, venendo
giù
da
Gori
. Poi certo,
avvistandosi
da
lontano
, avrebbero
lasciato
il
viale
, lei di sopra, lui di sotto, e sarebbero
scesi
nella
valle
boscosa
del
Sarnio
per
ritrovarsi
, senza
mal
di
capo
,
laggiù
, ben
protetti
dagli
alberi
.
Tutte queste
supposizioni
si
dipingevano
così
vive
alla
mente
di
San
Romé
, che gli
pareva
proprio di
vederli
, quei due,
muovere
al
convegno
,
ridersi
di lui, prima fra sé e sé, poi tutt'e due
insieme
; e
apriva
e
chiudeva
le
mani
,
affondandosi
le
unghie
nelle
palme
; quindi,
notando
che quegli altri si
accorgevano
del suo
irrequieto
malumore
e che tuttavia,
ora
, non gli
dicevano
più nulla, come se
paresse
loro
naturalissimo
, si
riaccostava
ad essi, si
sforzava
a
parlare
,
scacciando
l'
immagine
viva
,
scolpita
, di quel
tradimento
che gli
pareva
fatto
a lui più che al
fratello
ignaro
e
lontano
. Ma, poco dopo, all'
improvviso
, non potendo
interessarsi
di quelle
vuote
chiacchiere
,
era
riassalito
da quell'
immagine
e si
sentiva
schernito
da quella
gente
, la quale,
sapendo
benissimo
qual
supplizio
fosse
per lui quella
gita
, ecco, gli
sorrideva
per
dimostrarglisi
grata
del
piacere
ch'egli aveva loro
procurato
, e gli
domandava
certe
cose
, certe
cose
... Ecco qua: la
Tani
, per
esempio
, a un certo
punto
, se
credeva
che quell'
albero
là
fosse
stato
colpito
dal
fulmine
. Perché? Perché
pareva
che facesse le
corna
, quel
ceppo
biforcuto
... No? E perché dunque più
tardi
, cioè quando finalmente
arrivarono
a
Roccia
Balda
e tutti, dall'
alto
, si
misero
ad
ammirare
la
vista
maravigliosa
della
Valsarnia
, perché la
Generalessa
volle
saper
da lui, come si
chiamassero
quei due
picchi
cinerulei
, di
là
dall'
ampia
vallata
? Ma per fargli
vedere
che gli facevano le
corna
,
là
, da
lontano
, anche i due
picchi
di
Monte
Merlo
! No? E perché dunque, dopo
colazione
, quel
bravo
signor
Bortolo
Raspi
cavò
di
tasca
il
fazzoletto
, vi fece quattro
nodini
a gli
angoli
e se lo
pose
sul
testone
sudato
? Ma per
mostrargli
anche lui due
bei
cornetti
su la
fronte
...
Corna
,
corna
, non
vide
altro che
corna
, da per tutto,
San
Romé
quel
giorno
. Le
toccò
poi quasi con
mano
, quando, sul
tardi
, avendo
accompagnato
la
comitiva
fino
a
Sarli
per la
via
più
corta
, e
risalendosene
solo per il
viale
a
Gori
, a un certo
punto
,
giù
nella
valle
, tra i
castagni
,
intravide
Pepi
,
seduto
e
assorto
senza
dubbio
nel
ricordo
della
gioja
recente
.
Si
fermò
,
pallido
,
fremente
, coi
denti
serrati
,
serrate
le
pugna
,
perplesso
, come
tenuto
tra due: tra la
prudenza
e la
brama
impetuosa
di
lasciarsi
andar
giù
a
precipizio
,
piombare
addosso
a quell'
imbecille
, farne
strazio
e
vendicarsi
così della
tortura
di tutta quella
giornata
. Ma, in quel
punto
, gli
arrivò
dalla
svolta
del
viale
una
vocetta
limpida
e
fervida
che
canticchiava
un'
arietta
a lui ben
nota
. Si
voltò
di
scatto
, e si
vide
venire
incontro
la
cognata
col
capo
appoggiato
languidamente
alla
spalla
d'un
uomo
che la
teneva
per la
vita
.
Roberto
San
Romé
sentì
stroncarsi
le
gambe
.
-
Cesare
! -
gridò
,
trasecolando
.
Il
fratello
, che stava a
guardare
in
estasi
le
prime
stelle
nel
cielo
crepuscolare
, mentre la
mogliettina
tutta
languida
cantava
,
sussultò
al
grido
e gli s'
avvicinò
con
Dora
, la quale,
vedendolo
,
scoppiò
in una di quelle sue
interminabili
risate
.
- Tu qua? - fece
San
Romé
. - E quando sei
arrivato
?
- Ma
stamattina
alle nove,
perbacco
! - gli
rispose
il
fratello
. - Non hai
visto
jersera
il mio
telegramma
?
- Non l'ha
visto
, non l'ha
visto
-
disse
Dora
,
guardando
il
cognato
con gli
occhi
sfavillanti
. -
Era
già a
Sarli
per
concertar
la
gita
a
Roccia
Balda
, e io non ho voluto
dirgli
nulla per non
guastargli
il
divertimento
che
pareva
gli stesse tanto a
cuore
. Mi
dispiace
solamente, -
aggiunse
, - che l'ho
tenuto
forse in
pensiero
a
causa
... a
causa
d'un certo
mal
di
capo
che ho
dovuto
simulare
per
sottrarmi
alla
gita
.
Passato
,
sai
,
caro
?
passato
del tutto.
Prese
anche il
braccio
del
cognato
, per
risalire
pian
piano
a
Gori
, e col
tono
di
voce
più
carezzevole
gli
domandò
:
- E
di'
,
Roberto
, ti sei
divertito
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