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Luigi Pirandello
Donna Mimma
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Donna Mimma ritorna.
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Donna
Mimma
ritorna
.
-
Flavietta
? Ma sì,
madamina
, anche lei. Che s'
immagini
! A
Palermo
, come no? con la
lettiga
d'
avorio
e i
denari
di
babbo
. Quanti? Eh, più di mille
lire
!
- No,
onze
!
- Già,
dicevo
lire
!
onze
,
madamina
: più di mille.
Cara
, che mi
corregge
!
Tò
, un
bacio
le voglio fare,
cara
! e un altro...
cara
!
Chi
parla
così? Ma
guarda
! la
Piemontesa
: quella che due
anni
fa
pareva
un
maschiotto
in
gonnella
:
giacchetta
verde
,
mani
in
tasca
. Ha
buttato
via
giacchetta
e
cappello
, si
pettina
alla
paesana
e
porta
in
capo
, oh, il
fazzoletto
di
seta
celeste
,
annodato
largo
sotto il
mento
, e un
bellissimo
scialle
lungo d'
indiana
, a
pizzo
e
frangiato
. La
Piemontesa
! E
parla
di
comperare
i
bambini
ora
, anche lei, a
Palermo
, con la
lettiga
d'
avorio
e i
denari
di come?
babbo
? già, dice
babbo
lei, perché
parla
in
lingua
lei, che s'
immagini
! e non li
dà
mica
i
baci
, li fa, e fa
furore
con
codesta
sua
parlata
italiana
,
vestita
così da
paesanella
: una
simpatia
!
- Più
stretto
alla
vita
lo
scialle
!
- Sì, così, così!
- E il
fazzoletto
... no, più
tirato
avanti, il
fazzoletto
.
- E su da
capo
, così!
-
Largo
... un po' più
largo
, sotto; più
aperto
... così,
brava
!
Ora
a
terra
,
modesti
, gli
occhi
per
via
; e poco
male
se una
guardatina
di tanto in tanto
scappa
di traverso
maliziosa
, o un
sorrisetto
scopre
su le due
guance
codeste
care
fossette
. Che
zucchero
!
Le
signore
mamme
si
sentono
chiamar
madame
( -
Riverisco
,
madama
! - A
servirla
,
madama
! - ) e sono tutte
contente
(
poverine
, con tanto di
pancia
!).
Contente
che
ormai
, a
trattare
con lei, è proprio come se
sapessero
parlare
in
lingua
anche loro e le avessero
familiari
tutte le
finezze
e le "
civiltà
" del
Continente
. Ma sì, perché si
sa
,
via
, che in
Continente
usa
così,
usa
cosà
... E poi, che è niente la
soddisfazione
di
vedersi
spiegare
tutto,
punto
per
punto
, come da un
medico
, coi
termini
precisi
della
scienza
che non possono
offendere
, perché la
natura
,
Dio
mio, sarà
brutta
, ma è così;
Dio
l'ha fatta così; e
meglio
saperle
come sono, le
cose
, per
regolarsi
,
guardarsi
a un
bisogno
, e poi anche, alle
strette
, ma almeno
conoscere
di che e perché si
soffre
.
Volere
di
Dio
, sì certo; lo dice la
Santa
Scrittura
: "tu
donna
partorirai
con gran
dolore
", ma si
manca
forse di
rispetto
a
Dio
studiando
la
sapienza
delle sue
disposizioni
? L'
ignoranza
di
donna
Mimma
,
poveretta
, si
contentava
del
volere
di
Dio
e
basta
. Questa qua,
ora
,
rispetta
Dio
lo stesso e poi, per
giunta
,
spiega
tutto, come
Dio
l'ha
voluta
e
disposta
, la
croce
della
maternità
.
Dal
canto
loro i
bambini
, a
sentirsi
raccontare
con ben altra
voce
e ben altre
maniere
la
favola
meravigliosa
dei
notturni
viaggi
a
Palermo
con la
lettiga
d'
avorio
e i
cavalli
bianchi
sotto la
luna
,
restano
a
bocca
aperta
, perché -
raccontata
così - è proprio come se
fosse
loro
letta
o che la
leggessero
loro da sé in un
bel
libro
di
fiabe
, di cui la
fata
, eccola qua,
balzata
viva
davanti a loro, da
poterla
toccare
: questa
fata
bella
che in
lettiga
sotto la
luna
ci
va
davvero
, se
davvero
porta
loro da
Palermo
le
sorelline
nuove
, i
nuovi
fratellini
. La
mirano
; quasi la
adorano
,
dicono
:
- No:
brutta
,
donna
Mimma
! non la vogliamo più!
Ma il
guajo
è che non la vogliono più,
ora
, neppur loro, le
donne
del
popolo
, perché
donna
Mimma
con esse,
roba
di
massa
, si
sbrigava
senza tante
cerimonie
, le
trattava
come se non avessero
diritto
di
lagnarsi
delle
doglie
, e anche
spesso
, se s'
andava
per le
lunghe
,
era
capace
di
lasciarle
per
correre
premurosa
a
dar
pazienza
a qualche
signora
, anch'essa
soprapparto
; mentre questa qua - oh
amore
di
figlia
; tutta
bella
,
bella
di
faccia
e di
cuore
! -
gentile
,
paziente
anche con loro, senza
differenza
che se una
signora
manda
subito subito a
chiamarla
,
risponde
con
garbo
ma senza
esitare
che così subito no, perché ha per le
mani
una
poveretta
e non la può
lasciare
; proprio così! tante
volte
! E
dire
poi, una
ragazza
che non li ha mai
provati
finora
questi
dolori
che cosa sono,
saperli
così
bene
compatire
e
cercare
d'
alleviarli
in tutte,
signore
e
poverette
, allo stesso modo! E
via
il
cappello
e
via
tutte le
frasche
e le
arie
di
signora
con cui
era
venuta, per
acconciarsi
come loro, da
poveretta
, con lo
scialle
e il
fazzoletto
in
capo
, che le sta un
amore
!
Invece,
donna
Mimma
... che? col
cappello
? ma sì,
correte
,
correte
a
vederla
! è
arrivata
or
ora
da
Palermo
, col
cappello
, con un
cappellone
grosso
così,
Madonna
santa
, che
pare
una
bertuccia
, di quelle che
ballano
sugli
organetti
alla
fiera
! Tutta la
gente
è
scasata
a
vederla
; tutti i
ragazzi
di
strada
l'hanno
accompagnata
a
casa
battendo
i
cocci
, come dietro alla
nonna
di
carnevale
.
- Ma come, il
cappello
,
davvero
?
Il
cappello
, sì. O che non ha
preso
il
diploma
all'
Università
come la
Piemontesa
, lei? Dopo due
anni
di
studii
... e che
studii
! I
capelli
bianchi
ci ha
fatto
, ecco qua, in due
anni
, che prima di
partire
per
Palermo
li aveva ancora
neri
.
Studii
, che il
signor
dottore
,
adesso
, se si vuol
provare
un poco a
competere
con lei, glielo farà
vedere
che non è più il
caso
di
metterla
nel
sacco
con quelle sue
parole
turchine
, perché le
sa
dire
anche lei
adesso
, e
meglio
di lui, le
parole
turchine
.
Il
cappello
? Ma che
stupidaggine
di
teste
piccole
di
paese
! Viene di
diritto
e di
conseguenza
il
cappello
dopo due
anni
di
studi
all'
Università
. Tutte
lì
, quelle che
studiavano
con lei, lo
portavano
; e anche lei, dunque, per
forza
.
La
professione
dell'
ostrè
... no, te...
trètica
, la
professione
dell'
ostrètica
,
adesso
,
c'
è poca
differenza
con quella del
dottore
. Gli stessi
studii
, quasi. E i
dottori
non
vanno
mica
col
berretto
per
via
! Ma perché sarebbe allora
andata
a
Palermo
?
perchè
avrebbe
studiato
due
anni
all'
Università
? perché avrebbe
preso
il
diploma
, se non per
mettersi
in tutto a
paro
, di
studi
e di
stato
, con la
Piemontesa
diplomata
dall'
Università
di
Torino
?
Trasecola
donna
Mimma
, si fa di tutti i
colori
appena viene a
sapere
che la
Piemontesa
, lei, non
porta
più il
cappello
,
ora
, ma
scialle
e il
fazzoletto
. - Ah sì? se l'è
levato
?
porta
il "
manto
" e il
fazzoletto
celeste
. E che fa? che dice? Ah, che i
bambini
li
comperano
a
Palermo
? Con la
lettiga
? Ah,
traditora
! Ah,
infame
! Ma dunque, per
levare
il
pane
a lei di
bocca
, a lei, il
pane
?
Assassina
! Per
entrare
in
grazia
della
gente
ignorante
del
paese
?
Infame
!
Infame
! E la
gente
... come! si
piglia
da lei
quet
'
impostura
? da lei che prima
andava
dicendo
ch'eran tutte
sciocchezze
e
falsi
pudori
? Ma allora, se questa
spudorata
doveva
ridursi
a far la
mammana
in
paese
così, come per
trentacinque
anni
naturalmente
l'aveva
fatto
lei, perché
costringerla
a
partire
per
Palermo
, a
studiare
due
anni
all'
Università
, e
prendere
il
diploma
? Solo per aver
tempo
di
rubarle
il
posto
, ecco perché!
levarle
il
pane
di
bocca
,
mettendosi
a far come lei,
vestendosi
come lei,
dicendo
le stesse
cose
che prima
diceva
lei!
infame
!
assassina
!
impostora
e
traditora
! Ah che cosa... ah
Dio
, che cosa... che cosa...
Ha tutto il
sangue
alla
testa
,
donna
Mimma
;
piange
di
rabbia
; si
storce
le
mani
, ancora col
cappellone
in
capo
;
pesta
un
piede
; il
cappellone
le
va
di traverso; ed ecco, per la prima
volta
, le
scappa
di
bocca
una
parolaccia
sconcia
: no, non se lo
leverà
più lei, no, per
sfida
,
ora
, questo
cappello
: qua, qua in
capo
! Se quella se l'è
levato
, lei se l'è
messo
e lo
terrà
! Il
diploma
ce l'ha; a
Palermo
c'
è stata; s'è
ammazzata
due
anni
a
studiare
:
Ora
si
metterà
a far lei qua in
paese
, non più la
comaretta
, la
mammanuccia
, ma l'
Ostrètica
diplomata
dalla
Regia
Università
di
Palermo
.
Povera
donna
Mimma
, dice
ostrètica
, così su le
furie
facendo le
volte
per la
stanzuccia
della sua
casa
, dove tutti gli
oggetti
par
che la
guardino
sbigottiti
perché s'
aspettavano
d'esser
salutati
con
gioja
e
carezzati
da lei dopo due
anni
d'
assenza
.
Donna
Mimma
non ha
occhi
per loro; dice che vorrà
vederla
in
faccia
, quella
lì
(e
giù
un'altra
parolaccia
sconcia
), se avrà il
coraggio
di
parlare
davanti a lei di
lettighe
d'
avorio
e di
comperare
i
bambini
; e or
ora
, senza neppur
riposarsi
un
minuto
, si vuol
mettere
in
giro
, da tutte le
signore
del
paese
, - così, così col
cappello
in
capo
,
sissignori
! - per
vedere
se anche loro avranno il
coraggio
,
ora
ch'ella è
ritornata
col
diploma
, di
cangiarle
la
faccia
per quella
fruscola
lì
!
Esce
di
casa
; ma appena per
via
, subito di
nuovo
la
maraviglia
, le
risa
della
gente
, i
lazzi
dei
monellacci
impertinenti
e
ingrati
, che si sono
scordati
di chi li ha
accolti
prima nel
mondo
,
ajutando
la
mamma
a
metterli
alla
luce
.
-
Musi
di
cane
!
Cazzarellini
! Ah,
figli
di...
Le
tirano
bucce
,
sassolini
sul
cappellone
, la
accompagnano
con
rumori
sguajati
,
saltarellandole
intorno.
-
Donna
Mimma
? Oh
guarda
! -
dicono
le
signore
,
restando
allo
spettacolo
che si
para
loro davanti,
buffo
e
compassionevole
, perché
donna
Mimma
con quel suo
cappellone
di traverso e gli
occhi
ovati
rossi
di
pianto
e di
rabbia
, vuole - così
conciata
-
apparir
loro come l'
ombra
del
rimorso
, e in quegli
occhi
rossi
di
pianto
e di
rabbia
ha un
rimprovero
per loro
pieno
di
profondo
accoramento
, quasi che a
Palermo
a
studiare
la avessero
mandata
loro, per
forza
, e loro la avessero fatta
ritornare
da
Palermo
con quel
cappellone
che, essendo il
frutto
naturale
, quantunque
spropositato
, di due
anni
di
studio
all'
Università
,
rappresenta
il
tradimento
che loro
signore
le hanno
fatto
.
Tradimento
sì,
tradimento
,
signore
mie,
tradimento
perché, se volevate la
mammana
come
donna
Mimma
era
prima, una
mammana
col
fazzoletto
in
capo
e lo
scialle
, che
raccontasse
ai vostri
bimbi
la
favola
della
lettiga
e dei
fratellini
comperati
a
Palermo
coi
denari
di
papà
, non
dovevate
permettere
che il
fazzoletto
di
seta
celeste
e lo
scialle
di
donna
Mimma
e le
vecchie
favole
di lei fossero
usurpati
da questa
sfrontata
continentale
che prima, venendo dall'
Università
col
cappello
anche lei, li aveva
derisi
in
donna
Mimma
;
dovevate
dirle
: "No,
cara
: tu hai
obbligato
donna
Mimma
a
studiare
due
anni
a
Palermo
, a
mettersi
là
il
cappello
anche lei per non esser
derisa
dalle
fraschette
sfrontate
come te, e tu
ora
qua te lo
levi
? e ti
metti
il
fazzoletto
e lo
scialle
e ti
metti
a
raccontare
la
favola
della
lettiga
, per
prendere
il
posto
di quella che hai
mandato
via
a
studiare
? Ma questa è per te un'
impostura
! per quella, invece,
vestire
così,
parlare
così,
era
naturale
! No,
cara
, tu
ora
fai a
donna
Mimma
un
tradimento
, e come l'hai
derisa
tu, prima, col
fazzoletto
e lo
scialle
e la
vecchia
favola
della
lettiga
, la farai
deridere
dagli altri,
ora
, col
cappellone
e la
scienza
ostetrica
appresa
all'
Università
". Così,
signore
miei
dovevate
dire
a
codesta
Piemontesa
. O se
davvero
vi
piace
di più,
ora
, la
mammana
"
civile
" che vi
sappia
spiegar
tutto
bene
,
punto
per
punto
, come si fanno e come si possono anche non fare i
figliuoli
,
obbligate
allora la
Piemontesa
a
rimettersi
il
cappello
, per non far
deridere
donna
Mimma
che come un
medico
ha
studiato
e col
cappello
è
ritornata
!
Ma voi vi
stringete
nelle
spalle
,
signore
mie, e
fate
intendere
a
donna
Mimma
che
ormai
non
sapete
come
comportarvi
con l'altra che già vi ha
assistito
una
volta
e
bene
, proprio
bene
, sì... e che per la
prossima
assistenza
vi
trovate
già
impegnate
... e, quanto all'
avvenire
, per non
compromettervi
,
dite
di
sperare
in
Dio
che
basta
,
ora
, questa
croce
per voi, d'aver altri
figliuoli
.
Donna
Mimma
piange
; vorrebbe
consolarsi
un poco almeno coi
bambini
, e per farli
accostare
si
toglie
dal
capo
lo
spauracchio
di quel
cappellaccio
nero
; ma
inutilmente
. Non la
riconoscono
più, i
bambini
.
- Ma come? - dice
donna
Mimma
piangendo
. - Tu
Flavietta
, che mi
guardavi
prima con
codesti
occhi
d'
amore
; tu,
Ninì
mio, ma come? non vi
ricordate
più di me? di
donna
Mimma
? Sono
andata
io, io a
comperarvi
a
Palermo
coi
denari
di
papà
; io, con la
lettiga
d'
avorio
,
figlietti
miei, venite qua!
I
bimbi
non vogliono
accostarsi
;
restano
scontrosi
,
ostili
a
guardarla
da
lontano
, a
guardarle
quel
cappellaccio
nero
su le
ginocchia
; e
donna
Mimma
, allora, dopo essersi
provata
a lungo ad
asciugarsi
il
pianto
dagli
occhi
e dalle
guance
, alla
fine
,
vedendo
che non ci
riesce
e che anzi fa
peggio
, se lo
rimette
in
capo
quel
cappellaccio
e se ne
va
.
Ma non è solo per questo
cappellaccio
nero
, come
donna
Mimma
pensa
, che tutto il
paesello
le si è
voltato
contro. Se non
fosse
per la
stizza
e il
dispetto
, potrebbe
buttarlo
via
donna
Mimma
, il
cappellaccio
; ma la
scienza
?
Ahimè
, la
scienza
che le
strappò
dal
capo
il
bel
fazzoletto
di
seta
celeste
e le
impose
invece
codesto
cappellaccio
nero
; la
scienza
appresa
tardi
e
male
; la
scienza
che le ha
tolto
la
vista
e le ha
dato
gli
occhiali
; la
scienza
che le ha
imbrogliato
tutta l'
esperienza
di
trentacinque
anni
; la
scienza
che le è
costata
due
anni
di
martirio
alla sua
età
; la
scienza
, no, non potrà più
buttarla
via
,
donna
Mimma
; e questo è il
vero
male
, il
male
irreparabile
! Perché si
dà
il
caso
,
ora
, che una
vicina
,
sposa
da appena un
anno
e già sul
punto
d'esser
mamma
, non
trova
questa
sera
nelle quattro
stanzette
della sua
casa
un
punto
, un
punto
solo, dove
quietar
la
smania
da cui si
sente
soffocare
;
va
sul
terrazzino
,
guarda
... no, si
sente
lei
guardata
stranamente
da tutte le
stelle
che
sfavillano
in
cielo
; e se lo
sente
acuto
nelle
carni
come un
formicolio
di
brividi
, tutto questo
pungere
di
stelle
; e
comincia
a
gemere
e a
gridare
che non ne può più! Si può
aspettare
; le
dicono
che si può
aspettare
fino
a
domani
; ma lei dice di no, dice che, se
dura
così, prima che venga
domani
, lei sarà
morta
, e allora, poiché l'altra, la
Piemontesa
, è
occupata
altrove e ha
mandato
a
dire
che proprio gliene
duole
ma questa
notte
non può venire; giacché
ora
sono in due nel
paesello
a far questo
mestiere
,
via
, si può
provare
a
chiamare
donna
Mimma
.
Eh? che?
donna
Mimma
? e che è
donna
Mimma
? uno
straccio
per
turare
i
buchi
? Lei non vuol fare da "
sostituta
" a quell'altra
là
! Ma alla
fine
s'
arrende
alle
preghiere
, si
pianta
prima
pian
piano
il
cappello
in
capo
, e
va
.
Ahimè
, è
possibile
che non
colga
ora
questa
occasione
donna
Mimma
per
dimostrare
che ha
studiato
due
anni
all'
Università
come quell'altra, e che
sa
fare
ora
come quell'altra,
meglio
di quell'altra, con tutte quante le
regole
della
scienza
e i
precetti
dell'
igiene
?
Disgraziata
! Le vuol
mostrare
tutte a una a una queste
regole
della
scienza
; tutti a uno a uno li vuole
applicare
questi
precetti
dell'
igiene
; tanto
mostrare
, tanto
applicare
, che a un certo
punto
bisogna
mandare
a
precipizio
per l'altra, per la
Piemontesa
, e anche per il
medico
ora
, se si vuol
salvare
questa
povera
mamma
e la
creaturina
, che
rischiano
di
morire
impedite
,
soffocate
,
strozzate
da tutte quelle
regole
e da tutti quei
precetti
.
E
ora
per
donna
Mimma
è
finita
davvero
. Dopo questa
prova
, nessuno - ed è
giusto
- vorrà più
saperne
di lei.
Invelenita
contro tutto il
paese
, col
cappellaccio
in
capo
, ogni
giorno
ella
scende
in
piazza
,
ora
, a fare una
scenata
davanti la
farmacia
,
dando
dell'
asino
al
dottore
e della
sgualdrinella
a quella
ladra
Piemontesa
che è venuta a
rubarle
il
pane
.
C'
è chi dice che s'è
data
al
vino
, perché dopo queste
scenate
,
ritornando
a
casa
,
donna
Mimma
piange
,
piange
inconsolabilmente
; e questo, come si
sa
, è un certo
effetto
che il
vino
suol
fare.
La
Piemontesina
, intanto, col
fazzoletto
di
seta
celeste
in
capo
e il lungo
scialle
d'
indiana
stretto
intorno alla
svelta
personcina
,
corre
da una
casa
all'altra, con gli
occhi
a
terra
,
modesti
, e
lancia
di tanto in tanto di traverso una
guardatina
maliziosa
e un
sorrisetto
che le
scopre
su le due
guance
le
fossette
. Dice con
rammarico
ch'è un
vero
peccato
che
donna
Mimma
si sia
ridotta
così, perché dal
ritorno
di lei in
paese
ella
sperava
un
sollievo
; ma sì, un
sollievo
,
visto
che questi
benedetti
papà
siciliani
troppi, troppi
denari
hanno, da
spendere
in
figliuoli
, e
notte
e
giorno
senza
requie
la fanno
viaggiare
in
lettiga
.
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