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Visitare gl'infermi
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Visitare
gl'
infermi
In meno d'un'
ora
per tutto il
paese
si
sparse
la
notizia
che
Gaspare
Naldi
era
stato
colpito
d'
apoplessia
in
casa
del
Cilento
, suo
amico
, dal quale s'
era
recato
per
condolersi
della
recente
morte
del
figliuolo
.
Tutti, in prima, più che
afflizione
ne
provarono
sbigottimento
e ciascuno con
ansia
domandò
più
precisi
ragguagli
. Ma la prima
costernazione
fu presto
ovviata
dalla
riflessione
confortante
che il
Naldi
, quantunque di
florido
aspetto
e ancor
giovane
,
era
pur dentro
minato
da
incurabile
malattia
cardiaca
. Sicché,
via
! poteva
aspettarsi
da un
momento
all'altro,
poverino
, una
fine
così.
I
primi
visitatori
,
amici
e
conoscenti
,
accorsero
alla
casa
del
Cilento
ansanti
,
pallidi
, con
occhi
da
spiritati
. - "Non è ancor
morto
?" - Volevano
vederlo
.
Porta
,
usci
,
finestre
tutto
spalancato
. E nelle
camere
, fra il
trambusto
,
pareva
spirasse
nell'
ombra
dalle
poltroncine
vestite
di
tela
bianca
un
fresco
refrigerante
per chi veniva da fuori, ove il
sole
d'
agosto
ardeva
fierissimo
. E un
odor
di
garofani
, in quel
fresco
d'
ombra
... - ah!
delizioso
.
Per la
scala
, una
frotta
di
curiosi
,
gente
del
vicinato
,
uomini
,
donne
,
ragazzi
,
intenti
a
spiare
chi
saliva
e chi
scendeva
; a
coglier
di
volo
qualche
notizia
. Un
bambino
s'
affannava
a
salire
e a
ridiscendere
gli
scalini
troppo
alti
per lui e,
reggendosi
con una
manina
paffuta
al
muro
, a ogni
scalino
,
rimbalzando
tutto
fin
nelle
gote
e
sorridendo
con la
boccuccia
sdentata
,
emetteva
una
vocina
frale
:
-
E-èh
!
Puteva
di
piscio
,
carinello
, ma non lo
sapeva
.
Altri due
ragazzi
,
giocando
tra loro a
piè
della
scala
, vennero a
lite
; la
madre
allora tra gli
zittii
della
ressa
,
dovette
scendere
e
portarseli
via
. Li
picchiò
, appena fuori,
stizzita
di non poter
assistere
per
causa
loro a quello
spettacolo
.
- Ah, i
figli
, che
croce
!
Dopo l'
umile
saletta
, un
modestissimo
salotto
: in
mezzo
a questo, un
letto
,
messo
su alla
meglio
, tra la
fretta
e lo
spavento
.
I
primi
visitatori
si
spinsero
a
guardare
, uno dietro l'altro, di su la
soglia
dell'
uscio
; ma non poterono
vedere
che le
gambe
del
moribondo
,
intere
fino
al
grosso
volume
paonazzo
e
villoso
degli
organi
genitali
; e si
strinsero
tra loro
istintivamente
dal
ribrezzo
che pur li
attirava
a
guardare
. Due
infermieri
avevano
sollevato
il
lenzuolo
da
piedi
, e lo
reggevano
alto
in modo da
impedir
la
vista
del
volto
a chi
guardasse
dall'
uscio
.
- Ma che gli fanno? Perché? -
domandò
qualcuno.
Nessuno lo
seppe
dire
.
Unica
risposta
, di
là
dal
lenzuolo
levato
, il
rantolo
del
moribondo
, che
pareva
si
lagnasse
così d'una
crudele
e
sconcia
violenza
che
stessero
a fargli
inutilmente
,
profittando
che non si poteva più
muovere
.
Intanto, altri
visitatori
sopraggiungevano
.
Un
medico
, il più
vecchio
dei tre che stavano
attorno
al
letto
,
disse
alla
fine
con
voce
imperiosa
:
-
Signori
, troppi
fiati
qua dentro!
I
visitatori
si
ritrassero
a
parlottare
nell'
attigua
saletta
,
atteggiati
in
volto
d'un
cordoglio
misto
a una certa
ambascia
indefinita
,
guardinga
.
I
nuovi
venuti
domandavano
ansiosamente
notizie
:
- Com'è
stato
? Quand'è
stato
?
E l'
avvenimento
uscì
a poco a poco dal
vago
delle
prime
notizie
, si
precisò
, forse
allontanandosi
dal
vero
. Alcuni
particolari
di nessuna
importanza
risaltarono
e si
dipinsero
con tanta
evidenza
agli
occhi
di tutti, che ciascuno poi
rifacendo
il
racconto
, non poté più fare a meno di
riferirli
con le medesime
parole
, allo stesso
punto
, con la medesima
espressione
e lo stesso
gesto
: il
particolare
, per
esempio
, del
bicchier
d'
acqua
chiesto
dal
Naldi
alla
serva
del
Cilento
nel
sentirsi
venir
male
, e che poi non poté
bere
.
- Ah no?
- Non poté
berlo
!
- Io sono venuto,-
diceva
Guido
Póntina
,
ricco
proprietario
e
assessore
del
Comune
, -
mezz'
ora
appena dopo il
colpo
.
- Ma che fece,
scusi
?
cadde
proprio a
terra
? -
domandò
il
piccolo
De
Petri
,
afflitto
,
malaticcio
,
felice
in quel
momento
di poter
rivolgere
la
parola
a un
personaggio
di
conto
come il
Póntina
.
-
Stramazzò
. Ma io lo
trovai
già
adagiato
su quella
poltrona
, -
rispose
il
Póntina
,
rivolgendosi
però agli altri.
Si
voltarono
tutti a
guatar
quella
poltrona
che se ne stava
lì
in un
angolo
all'
ombra
,
vecchia
,
stinta
,
pacifica
.
- Ancora, -
riprese
il
Póntina
, - i
sensi
non li aveva
perduti
. - "
Animo
,
Gaspare
!" - gli
dissi
. - "
Vedrai
che non è nulla!" - Ma lui, che non poteva più
parlare
, con la
sinistra
illesa
si
prese
il
braccio
destro
morto
, così... e si
mise
a
piangere
.
- Il
braccio
soltanto
...
morto
? -
domandò
un
giovane
biondo
, molto
pallido
,
intentissimo
al
racconto
.
- E la
gamba
, si
sa
. Tutto il
lato
destro
.
Colpo
a
sinistra
,
paralisi
a
destra
.
Questa
cognizione
medica
il
Póntina
se la
lasciò
cadere
dalle
labbra
con
aria
d'
umile
superiorità
verso gli altri
ascoltatori
, come una cosa, oh
Dio
,
naturalissima
, ch'egli
sapesse
da tanto
tempo
: l'aveva
appresa
invece un
momento
prima dai
medici
, e
ora
se ne faceva
bello
con quegli
ignari
, allo stesso modo che dell'
essere
accorso
tra i
primi
, dell'aver
visto
ancora sulla
poltrona
il
Naldi
, e del
cenno
che questi gli aveva
fatto
del suo
braccio
morto
.
- Sì,
era
venuto questa
mattina
dalla
campagna
, -
narrava
in un altro
crocchio
vicino l'
avvocato
Filippo
Deodati
,
alto
,
magro
,
diafano
,
fortemente
miope
.
Parlando
, in
pensiero
com'
era
sempre delle
parole
da
usare
e dell'
efficacia
dei
gesti
,
intercalava
a quando a quando
pause
sapienti
, anche per
dar
tempo
a chi l'
ascoltava
d'
assaporare
quel suo
parlar
dipinto
. -
Sapete
, la sua
deliziosa
villa
in
Val
Mazzara
... Che
aria
! Sarà circa a tre
chilometri
da qui.
- Tre?
dici
quattro... no, più! più! -
corresse
uno degli
ascoltatori
, come se con quei "più! più" lo
aizzasse
a
dir
più presto.
Ma il
Deodati
gli
sorrise
e
seguitò
placido
:
- E
abbondiamo
: cinque? tanto
peggio
!
Ora
figuratevi
: due
ore
, per lo meno, sotto questo
sole
d'
agosto
... nella
calura
asfissiante
... per lo
stradone
...
erto
così... su un
baroccino
tirato
da un'
asina
vecchia
!
Uno, allora,
esclamò
, con
gesto
quasi di
rabbia
:
-
Pazzie
!
- E
dicono
, -
aggiunse
subito un altro, - che,
entrato
in
paese
, fu
visto
da un suo
parente
.
- No, che
parente
! -
corresse
un
terzo
, come se volesse
mangiarselo
. -
Scardi
,
Nicolino
Scardi
,
perdio
! Me l'ha
detto
lui stesso.
- Io
so
un
parente
!
-
Scardi
, ti
dico
,
perdio
! me l'ha
detto
lui stesso. Lo
vide
che
frustava
alla
disperata
l'
asinella
. Voleva
raggiungere
, chi
sa
perché, la
postale
di
Siculiana
. - "
Gaspare
!
Gaspare
!" - gli
gridò
anzi
Nicolino
. - "E
piano
! così t'
ammazzi
!" - "
Lasciami
correre
!" - gli
rispose
lui. - "Mi fa
bene
! Mi fa
bene
!".
- E
correva
alla
morte
! -
sospirò
guardando
tutti a uno a uno, un
ometto
calvo
,
panciutello
, che
arrivava
sì e no ad
afferrarsi
le
manocce
pelose
dietro la
schiena
.
- Fece dunque, -
riprese
il
Deodati
, - la sua
visita
di
condoglianza
al buon
Cilento
, per cui
era
salito
dalla
campagna
. Aveva già
terminato
la
visita
... stava per
andarsene
... quando qui
appunto
, in questa
saletta
qui,
lì
a quel
posto
... la
serva
del
Cilento
lo
trattenne
per
raccomandargli
, non
so
, un suo
nipote
falegname
. Il
povero
Gaspare
, col
cuore
che gli
conosciamo
tutti,
prometteva
ajuto
...
protezione
...
sapete
come faceva lui... che si
stropicciava
sempre,
parlando
, la
palma
della
mano
qui sul
fianco
... Tutto a un
tratto
... che è?... si
sente
venir
male
... dice: - "Per
favore
, un
bicchier
d'
acqua
"... - La
serva
corre
in
cucina
,
torna
col
bicchiere
, glielo
porge
... lui fa per
recarsi
il
bicchiere
alle
labbra
... non può... la
mano
, invece d'
andare
in su, gli
va
in
giù
... così... così...
tremando
e
versando
l'
acqua
... il
bicchiere
gli
cade
di
mano
... i
ginocchi
gli si
piegano
... e
stramazza
...
-
O-òh
!
guardate
, -
suggerì
piano
l'
ometto
calvo
,
accostandosi
, con un
dito
della
manoccia
teso
, -
lì
,
guardate
... i
cocci
del
bicchiere
...
lì
...
Tutti si
voltarono
a
guatar
costernati
quei
cocci
nell'
angolo
, come
dianzi
quegli altri la
poltrona
. Ma
giunse
in quella dalla
stanza
del
moribondo
un
puzzo
intollerabile
, che fece
arricciare
il
naso
a tutti.
- Buon
segno
! -
esclamò
qualcuno,
avviandosi
per
recarsi
in un'altra
stanza
. - Si
scarica
.
Parecchi
confermarono
:
- Buon
segno
, sì... buon
segno
!
E tutti,
turandosi
il
naso
,
seguirono
il
primo
.
Stavano in quell'altra
camera
i
parenti
del
moribondo
; il
fratello
Carlo
, un
nipote
, un
cognato
e lo
zio
canonico
,
insieme
con altri
visitatori
, tutti in
silenzio
.
Si
rispondeva
ai
saluti
,
fatti
a
bassa
voce
, o con gli
occhi
o con un
lieve
cenno
della
mano
o del
capo
.
Carlo
Naldi
, come se i
sopraggiunti
fosser
venuti a
dirgli
: - "Tuo
fratello
è
guarito
,
cammina
", -
scattò
in
piedi
per
recarsi
dal
moribondo
. Alcuni si
provarono
a
trattenerlo
.
- No,
lasciatemi
. Voglio
vederlo
!
E
andò
,
seguito
dal
figlio
.
Anch'essi,
entrando
, si
turbarono
al
puzzo
pestifero
; ma si
trattennero
presso il
letto
e
sorvegliarono
gl'
infermieri
, perché il
letto
e il
giacente
fossero
ripuliti
a
dovere
. Poi fecero
dare
una
spruzzata
d'
aceto
alla
camera
.
Gaspare
Naldi
, di
corporatura
potente
,
sorretto
il
busto
da una
pila
di
guanciali
, con una
vescica
di
ghiaccio
in
capo
, il
volto
paonazzo
, aveva
schiuso
gli
occhi
insanguati
e
guardava
un po'
accigliato
, quasi per uno
sforzo
di
riconoscere
colui che s'
era
chinato
sul
letto
a
spiarlo
negli
occhi
.
-
Gaspare
!
Gaspare
! -
chiamò
il
fratello
, con la
speranza
, nella
voce
, che il
colpito
l'
udisse
.
Ma il
morente
seguitò
a
guardarlo
ancora un
pezzo
,
accigliato
; poi
contrasse
, come in un
sorriso
, la
sola
guancia
sinistra
e
aprì
alquanto la
bocca
da questo
lato
; si
provò
a far più
volte
spracche
con la
lingua
inceppata
, come se volesse
inghiottire
, ed
emise
un
suono
inarticolato
, tra il
gemito
e il
sospiro
,
richiudendo
lentamente
le
palpebre
.
- M'ha
riconosciuto
! -
disse
allora
piano
Carlo
Naldi
agl'
infermieri
seduti
alle
sponde
del
letto
, quasi non
credendo
a se stesso. - Vuol
parlare
, e non può! M'ha
riconosciuto
!
Sopraffatto
di
nuovo
dal
coma
, il
moribondo
si
rimise
subito dopo a
rantolare
.
-
Dottore
, ha
visto
? M'ha
riconosciuto
! -
ripeté
il
Naldi
al
giovine
medico
Matteo
Bax
lasciato
di
guardia
dagli altri tre
medici
curanti
.
- Come no?
Sissignore
! -
disse
il
Bax
,
sorgendo
in
piedi
militarmente
e
sgranando
gli
occhi
ceruli
,
vitrei
, da
matto
.
- Stia, stia
seduto
.
- No,
dovere
, che
c'
entra
? La
conoscenza
,
nossignore
, non l'ha ancora
perduta
. Ogni tanto, qualche
lucido
intervallo
.
-
C'
è
speranza
, dunque?
- Il
caso
è
grave
; io
parlo
franco
,
sa
? ma le
speranze
,
nossignore
, chi lo dice? non sono
perdute
. Ancora io non
dispero
ecco. Però è un
caso
d'
embolia
cerebrale
, e...
- Ah, - fece,
accostandosi
con
timida
curiosità
, in
punta
di
piedi
, il
Deodati
, venuto dall'altra
stanza
per
assistere
, nonostante il
puzzo
, alla
scena
commovente
tra i due
fratelli
. - Non è
colpo
apoplettico
?
-
Embolia
cerebrale
, -
ripeté
a
bassa
voce
il
dottor
Bax
, come
confidasse
un gran
segreto
e
spiegò
brevemente
la
parola
e il
male
.
Il
Deodati
uscì
dal
salotto
e si
recò
a
raggiungere
gli
amici
nell'altra
stanza
.
-
Speriamo
che di qui a
domattina
si
risolva
, -
continuò
il
Bax
. -
Vigoroso
... un
gigante
. Eh,
dovrà
stentare
la
morte
ad
abbatterlo
. Noi intanto non abbiamo nulla da fare...
parlo
franco
io.
Assecondiamo
la
natura
: questo il nostro
compito
, ecco! Da un
momento
all'altro potrebbe
determinarsi
una
crisi
benefica
.
S'
accostò
al
letto
e
consultò
il
polso
del
giacente
.
- I
polsi
si
mantengono
.
Applicheremo
più
tardi
due
carte
senapate
ai
piedi
. Me l'hanno
lasciato
detto
i miei
colleghi
. Non mi
prendo
nessuna
libertà
, io.
Il
Bax
era
all'
inizio
della
carriera
, e però
costretto
a
codiare
un po' l'uno, un po' l'altro dei
medici
più
accontati
, tutti - s'
intende
-
asini
per lui.
Mah
!
Riteneva
una
fortuna
l'
essere
stato
chiamato
in quell'
occasione
, al
letto
d'uno in
vista
come il
Naldi
; gli
conferiva
una certa
importanza
e l'avrebbe
rialzato
nel
concetto
di tanta
gente
che
affluiva
d'
ora
in
ora
a
visitar
l'
infermo
, cui egli per ciò
assisteva
col
massimo
zelo
. Nel
vederlo
così
faccente
attorno
al
letto
, nessuno (egli
credeva
) avrebbe
sospettato
che gli altri
medici
curanti
lo avessero
chiamato
unicamente
perché lo
sapevano
resistentissimo
al
sonno
.
-
Sentite
, eh? Ma se lo
supponevo
io! -
diceva
frattanto
Filippo
Deodati
nell'altra
stanza
. - Ma che
colpo
apoplettico
d'
Egitto
!
Possibile
, così, un
colpo
? È
caso
d'
embolia
. Un
caso
d'
embolia
cerebrale
,
bello
e
buono
, di quelli
genuini
...
tipico
,
via
!
- Com'hai
detto
? -
domandarono
alcuni.
-
Embolia
? Che
significa
? -
domandarono
altri.
- Eh, dal
greco
...
embolé
...
perdio
, me ne
ricordo
ancora dal
liceo
. Quando la
circolazione
del
sangue
non si
svolge
più
regolarmente
, perché il
cuore
,
capite
, è
indebolito
, che
avviene
?
avviene
che nel
cuore
si
formano
certi...
grumi
di
sangue
...
grumi
,
grumi
.... Qualche
volta
uno di questi
grumi
si
stacca
dal
cuore
,
capite
? e
gira
... Oh!
Fino
a tanto che
incontra
vasi
capaci
, questo
grumo
,
naturalmente
,
passa
; ma quando poi
arriva
al
cervello
dove i
vasi
sono più
fini
d'un
capello
... eh, allora...
embolé
:
interponimento
... - mi
spiego
? -
avviene
l'
arresto
e il
colpo
.
Gli
ascoltatori
si
guardarono
l'un l'altro negli
occhi
senza
fiatare
, come
colpiti
tutti dall'
oscura
minaccia
di quel
male
. Un
piccolo
grumo
! Si
stacca
...
gira
... e poi...
embolé
,
interponimento
... Da che
dipende
la
vita
d'un
uomo
! Può
accadere
a tutti un
caso
simile
.
E ciascuno
pensò
di
nuovo
a sé, alle
condizioni
della sua
salute
,
guardando
con
crudeltà
quelli tra gli
astanti
che si
sapevano
di
salute
cagionevole
. Uno tra questi, dalle
spalle
in
capo
, quasi senza collo, sempre
acceso
in
volto
, più
miope
del
Deodati
,
sospirò
agitando
sotto gli
sguardi
dei
radunati
più
volte
di
seguito
le
palpebre
dietro le
lenti
che gli
rimpicciolivano
gli
occhi
.
- Intanto, -
seguitò
il
Deodati
, - se l'
arresto
non si
risolve
prima delle
ventiquattr'
ore
, la
parte
cerebrale
non
nudrita
degenera
,
capite
? e
avviene
il
rammollimento
.
-
Povero
Gaspare
! -
esclamò
con
angoscia
intensa
,
esasperata
, l'
uomo
miope
senza collo.
E l'
ometto
calvo
,
panciutello
,
osservò
, facendo
rincorrere
i
pollici
delle
manocce
pelose
, che
lì
, sul
ventre
, poteva
facilmente
intrecciarsele
.
- Che
processo
crudele
di
causa
e d'
effetti
! Il
bimbo
morto
del
Cilento
si
chiama
dietro un
uomo
qua,
padre
di sei altri
bambini
.
L'
osservazione
piacque
, e tutti i
presenti
scossero
malinconicamente
il
capo
.
- Sei?
Dica
sette! -
corresse
uno. - La
povera
moglie
è
incinta
di
nuovo
.
Poi si
guardò
attorno
e
domandò
:
- Non si potrebbe avere un
bicchier
d'
acqua
? Che
sete
!
-
Pensare
, -
sospirò
Guido
Póntina
, - che a quest'
ora
sarebbe
laggiù
in
campagna
, tra la sua
famiglia
, in
mezzo
ai suoi
contadini
, come tutti gli altri
giorni
.
Maledetto
il
momento
che gli venne in
mente
di
salire
in
paese
quest'
oggi
! Perché,
sentite
: è
vero
purtroppo
e non si
nega
ch'
era
continuamente
sotto la
minaccia
di... di questo
grumo
che dice
Deodati
; ma
probabilmente
,
probabilissimamente
, senza la
causa
determinante
di queste due
ore
di
sole
, tra le
scosse
e gli
sbalzi
del
baroccino
...
- Eh, ma se voi del
municipio
, - lo
interruppe
il
Deodati
a questo
punto
, - non ci volete
pensare
a
riparar
lo
stradone
!
- Come no? -
rispose
vivamente
il
Póntina
. - Ci s'è
pensato
!
- Sì! Avete
fatto
scaricare
i
mucchi
del
brecciale
, per
dar
modo ai
ragazzi
di fare alle
sassate
. Chi li
stende
?
Debbono
stendersi
da sé?
-
Basta
, certamente, -
interloquì
per
metter
pace
l'
ometto
calvo
, - il
povero
Naldi
avrebbe potuto
vivere
due, tre, cinque,
magari
dieci
anni
ancora!
- Si
sa
! Certo! È così! -
approvarono
a
bassa
voce
alcuni.
-
Contradizioni
inesplicabili
! -
esclamò
il
Deodati
. - Ma già... è
inutile
! La
fatalità
. Si ha un
bel
guardarsi
di tutto e aver
cura
timorosa
e
meticolosa
della propria
salute
:
arriva
il
giorno
destinato
, e
addio
.
L'
uomo
miope
, senza collo, a questa
osservazione
si
alzò
;
sbuffò
forte
,
approvando
col
capo
; non ne poteva più; e
andò
ad
affacciarsi
al
balcone
. Gli
pareva
che tutti,
parlando
del
Naldi
,
leggessero
la
condanna
a lui. Eppure non se ne
andava
;
restava
lì
, come se qualcuno ve lo
costringesse
.
Altri del
crocchio
si
opposero
all'
osservazione
del
Deodati
, e allora venne fuori,
intercalata
d'
aneddoti
personali
, la
vita
del
Naldi
in quegli
ultimi
anni
, da che egli cioè,
guarito
miracolosamente
d'una
polmonite
, s'
era
ritirato
in
campagna
con la
famiglia
, per
consiglio
dei
medici
, i quali gli avevano
assolutamente
proibito
d'
attendere
agli
affari
. Per qualche
tempo
il
Naldi
, sì, aveva
seguito
la
prescrizione
,
vivendo
come un
patriarca
in
mezzo
alla
numerosa
famiglia
e ai
contadini
,
curando
scrupolosamente
la
salute
. S'
era
finanche
provvisto
d'una
piccola
farmacia
e d'una
bibliotechina
medica
, con l'
ajuto
delle quali s'
era
dilettato
di tanto in tanto, a un
bisogno
, a far da
medico
alla
moglie
, ai
figliuoli
, ai
contadini
suoi
dipendenti
,
là
a
Val
Mazzara
.
- Che
aria
!
- E la
villa
, l'avete
veduta
? con quel
magnifico
pergolato
.
-
Era
il suo
orgoglio
, quel
pergolato
!
-
Dovette
pagarla
cara
, quella
terra
, no?
- Ma no, che
cara
! Gliela
vendette
il
Lopez
,
affogato
, prima di
fallire
. È che lui poi ci ha
speso
tanto.
- Gran
lavoratore
!
In quest'
ultimo
anno
, difatti,
contento
della
recuperata
salute
, aveva
ripreso
a
lavorare
, a
cavalcare
per
mezze
giornate
per
recarsi
alle
zolfare
di sua
proprietà
; e a chi lo
richiamava
ai
consigli
dei
medici
,
mostrava
sotto la
camicia
una
pelle
di
coniglio
sul
petto
.
- E ne
tengo
un'altra dietro, a
guardia
delle
spalle
, -
diceva
. - Appena
sudo
, mi
cambio
.
Ohè
, sei
figliuoli
ho; non posso star
mica
dentro uno
scaffale
!
Con quella
pelle
di
coniglio
addosso
si
sentiva
ormai
invulnerabile
, come se si
fosse
munito
d'una
corazza
contro la
morte
, e questa
superstiziosa
fiducia
lo
rendeva
imprudente
e quasi
felice
.
- E intanto, in un
attimo
-
concluse
l'
ometto
calvo
. - Chi
sa
a quanti
contadini
avrà
lasciato
detto
stamane
, prima di
partire
: "Per far questo o quest'altro,
aspettate
il mio
ritorno
".
Il
Póntina
approvò
col
capo
,
soddisfatto
che si
fosse
tratta
tanta
materia
di
discorso
da un'
idea
manifestata
prima da lui.
Due o tre
consultarono
l'
orologio
.
Era
l'
ora
della
cena
pei più; ma nessuno avrebbe voluto
andar
via
. La
catastrofe
poteva
essere
imminente
.
Entrò
nella
stanza
, un
momento
, il
dottor
Bax
, e tutti si
voltarono
a
guardarlo
. Il
piccolo
De
Petri
,
atteggiato
di
mestizia
, gli
domandò
:
- A che siamo?
Il
Bax
aprì
le
braccia
in
risposta
,
chiudendo
gli
occhi
e
traendo
un gran
sospiro
.
- Ma
c'
è
tempo
?
-
Signor
mio, non si può
dire
!
- Su per
giù
...
- Nulla, nulla, -
rispose
il
giovane
medico
,
infastidito
. - Da un
momento
all'altro può
sopravvenire
la
paralisi
cardiaca
. Se non
sopravviene
, ne avremo a lungo.
"Non
chiamerei
questo
medico
, neppure in
punto
di
morte
!"
disse
tra sé il De
Petri
stizzito
.
Alcuni si
mossero
per
andar
via
: non potevano farne a meno: erano
attesi
in
casa
per la
cena
. Ma, prima d'
andarsene
, vollero
rivedere
il
moribondo
, ed
entrarono
nel
salotto
, col
cappello
in
mano
, in
punta
di
piedi
.
Contemplarono
un
pezzo
in
silenzio
il
giacente
, a cui il
nipote
introduceva
tra le
labbra
,
cautamente
un
cucchiajo
a
metà
pieno
d'una
mistura
rosea
. Il
moribondo
continuava
a
rantolar
sordamente
, facendo
gorgogliar
la
mistura
nella
gola
, come se si
divertisse
a fare un
gargarismo
.
Ritornarono
poco dopo, per la
visita
serale
, i tre
medici
curanti
. A uno a uno, appena
arrivati
,
consultarono
a lungo i
polsi
del
colpito
, prima il
destro
, poi il
sinistro
, tra il
silenzio
sgomento
degli
astanti
che
spiavano
ogni loro
movimento
, come in
attesa
d'un
responso
fatale
,
inappellabile
. Il
giovane
dottor
Bax
riferiva
in breve a
bassa
voce
ai tre
colleghi
, che
dimostravano
di non
prestargli
ascolto
, lo
stato
dell'
infermo
durante la loro
assenza
.
-
Zitto
,
collega
:
va
bene
! -
disse
,
seccato
, il più
vecchio
dei tre, e
tirò
giù
il
lenzuolo
per
osservare
il
petto
e il
ventre
del
moribondo
agitati
continuamente
, per lo
stento
della
respirazione
, da
conati
quasi
serpentini
. Quella
vista
angosciò
così gli
astanti
che molti
distrassero
lo
sguardo
da quel
ventre
illuminato
da una
candela
sorretta
da un
infermiere
. Un altro dei
medici
,
magro
,
rigido
,
impassibile
,
posò
le
dita
nodose
sull'
attaccatura
del collo, a
sinistra
, ove
lenta
e
forte
pulsava
visibilmente
l'
arteria
poi tutta la
mano
, sul
cuore
. Il
terzo
si
mise
a
solleticar
con un
dito
la
pianta
del
piede
destro
,
paralitico
, per
accertarsi
se non vi
permanesse
ancora un
ultimo
resto
di
sensibilità
.
Il
medico
magro
rigido
disse
a uno degli
infermieri
:
-
Avvicinate
la
candela
.
E con due
dita
sollevò
la
palpebra
dell'
occhio
destro
già
spento
.
Poi, tutti e tre,
seguiti
dal
giovane
dottor
Bax
, si
recarono
al
balcone
, e vi
sedettero
al
fresco
a
confabulare
. Dopo alcuni
minuti
uno d'essi s'
alzò
e,
accostandosi
alla
mensola
,
trasse
dall'
astuccio
una
siringhetta
, la
pulì
, la
provò
due
volte
facendone
sprillare
un po' d'
acqua
; poi la
riempì
di
caffeina
e s'
appressò
al
letto
.
- La
candela
!
-
Dottore
,
dottore
, perché
prolungar
così lo
strazio
di questa
agonia
? -
gemette
affannosamente
lo
zio
canonico
,
impallidito
alla
vista
dello
strumento
.
- È nostro
dovere
,
reverendo
, -
rispose
asciutto
asciutto
il
medico
,
scoprendo
la
gamba
del
giacente
.
- Ma
lasciamo
fare a
Dio
... -
insisté
con
voce
piagnucolosa
il
canonico
.
Il
medico
, senza
dargli
retta
,
cacciò
l'
ago
nella
gamba
insensibile
; e l'altro
chiuse
gli
occhi
per non
vedere
.
Poco dopo,
lasciate
al
Bax
alcune
prescrizioni
per la
notte
, i tre
medici
andarono
via
,
seguiti
da quasi tutti i
visitatori
.
Rimasero
nel
salotto
i due
infermieri
e il
canonico
.
Ardeva
sulla
mensola
una
candela
, la cui
fiamma
era
continuamente
agitata
dalla
brezza
serale
che
entrava
dal
balcone
.
Il
volto
del
moribondo
, al
debole
lume
tremolante
,
pareva
annerito
sui
bianchi
guanciali
. I
peli
dei
baffi
rossicci
sembravano
appiccicati
sul
labbro
, come quelli d'una
maschera
. Sotto i
baffi
, dalla
bocca
aperta
, un po'
storta
a
destra
, il
rantolo
usciva
angoscioso
e, sotto il
lenzuolo
,
era
palese
l'
orrenda
fatica
del
ventre
e del
petto
per la
respirazione
.
I due
infermieri
sedevano
in
ombra
,
silenziosi
, alla
sponda
del
letto
: uno
suzzava
con un
bioccolo
di
bambagia
dalle
gote
del
giacente
l'
acqua
che
sgocciolava
dalla
vescica
di
ghiaccio
; l'altro
reggeva
su le
ginocchia
un
cuscino
, sul quale il
moribondo
allungava
, per
ritrarla
subito dopo
irrequietamente
, la
gamba
illesa
.
Su un
quadricello
presso la
mensola
sorgeva
un
uccellaccio
imbalsamato
, dal collo e dalle
zampe
esili
e
lunghissime
, il quale
pareva
guardasse
spaventato
, con gli
occhi
di
vetro
, gli
attori
muti
di quella
lugubre
scena
.
A
piè
del
letto
, il
canonico
,
curvo
, le
braccia
appoggiate
sulle
gambe
, le
mani
intrecciate
,
pregava
con gli
occhi
chiusi
, e sotto le
palpebre
, a
tratti
, si
vedeva
quasi
fervere
la
muta
preghiera
.
Il
trapunto
della
leggera
cortina
del
balcone
si
disegnava
lieve
sulla
blanda
e
chiara
suffusione
del
chiarore
lunare
:
alito
di
deliziosa
frescura
.
Il
dottor
Bax
rientrò
nel
salotto
, e
notò
subito che lo
stento
della
respirazione
cresceva
di
momento
in
momento
. Già il
volto
del
Naldi
aveva
assunto
il
caratteristico
aspetto
cianotico
: la
bocca
aperta
sprofondava
, e tra le
ciglia
appena
schiuse
e alle
narici
un che di
muffito
o di
fuligginoso
.
-
Tenete
sempre la
vescica
un po' a
manca
, così, -
disse
a
bassa
voce
agli
infermieri
.
Questi lo
guardarono
, come per
domandargli
se
dicesse
sul
serio
. Un
piacere
e
nient
'altro poteva
essere
, stare a
guardare
il
moribondo
con quella
specie
di
berretto
, a
tocco
di
giudice
, anziché
dritto
, sulle
ventitré
. Ma già - si
capiva
- tanto per
dire
qualche cosa...
E infatti il
dottor
Bax
,
sapendo
bene
che non
c'
era
più altro da fare, si
recò
al
balcone
. Di
lì
,
appoggiato
alla
ringhierina
di
ferro
,
contemplò
a lungo l'
ampia
vallata
che sotto il colle su cui
sorge
la
città
s'
allarga
degradando
fino
al
mare
laggiù
in
fondo
rischiarato
quella
sera
dalla
luna
.
Compreso
dal
mistero
della
morte
,
contemplò
in
alto
gli
astri
impalliditi
dal
chiaror
lunare
. Ma nessuna
relazione
,
veramente
, agli
occhi
suoi tra quel
cielo
e quell'
anima
che
agonizzava
crudelmente
dentro la
stanza
.
Favole
! Il
Naldi
sarebbe
finito
tutto
laggiù
... E
cercò
con gli
occhi
, in un
punto
noto
della
vallata
, la
macchia
fosca
dei
cipressi
del
camposanto
.
Laggiù
...
laggiù
... tutto e per sempre. E, nella
sincerità
ancora
illusa
della sua
giovinezza
,
immaginò
, attraverso gli
stenti
superati
per
procacciarsi
quella
professione
di
medico
il suo
compito
in
mezzo
agli
uomini
:
alleviare
le
sofferenze
,
allontanare
la
morte
, l'
orrenda
fine
,
laggiù
.
Fu
scosso
, a un
tratto
, da un
borbottio
sommesso
dentro la
stanza
. Un
prete
nottante
, dall'
abito
frusto
,
leggeva
con un
pajo
di
rozzi
occhiali
sul
naso
,
curvo
sul
moribondo
, in un
vecchio
e
unto
libricciuolo
,
intercalando
frequentemente
nella
lettura
ora
un
Pater
ora
un'
Ave
, che i due
infermieri
e il
canonico
ripetevano
a
bassa
voce
.
Terminata
la
preghiera
, il
prete
, dagli
occhi
impassibili
, s'
infrociò
una
grossa
presa
di
tabacco
.
Era
stato
chiamato
per la
notte
come "
ricordante
" al
capezzale
del
moribondo
.
Notava
con
soddisfazione
che aveva ben poco da fare, poiché questo non
era
più in
sensi
. Di tanto in tanto una
preghiera
per
accompagnare
il
trapasso
, e
sufficit
. Si
scosse
con una
mano
un po' di
tabacco
dal
petto
, poi si
rassettò
la
tonaca
sulle
gambe
, poi si
guardò
le
unghie
e
soffiò
per il
caldo
.
-
Caldo
... ah,
caldo
...
- Non si
respira
, -
disse
uno degli
infermieri
.
Il
dottor
Bax
rientrò
dal
balcone
;
guardò
accigliato
il
prete
che
rispose
allo
sguardo
con un
sorriso
triste
e
vano
, e
uscì
dal
salotto
.
Attraversando
la
sala
d'
ingresso
,
scorse
nella
parete
a
sinistra
un
uscio
, a cui
finora
non aveva
badato
. L'
uscio
era
socchiuso
.
Intravide
una
camera
illuminata
debolmente
, in cui erano
raccolte
alcune
donne
in
silenzio
. Ne
usciva
in quel
momento
Carlo
Naldi
con in
mano
una
tazza
di
brodo
.
-
Dottore
, venga, -
disse
il
Naldi
. -
Provi
lei a farle
prendere
questo po' di
brodo
.
- Io? a chi? -
domandò
,
confuso
, il
Bax
.
- A mia
cognata
.
- Ah, la
moglie
: è di
là
?
- Sì, venga.
Il
Bax
s'
era
sentito
sempre a
disagio
in
presenza
delle
donne
; tuttavia,
costretto
,
entrò
premuroso
:
- Dov'è? dov'è?
La
moglie
del
moribondo
sedeva
su un
seggiolone
, con un
gomito
appoggiato
sul
bracciuolo
e la
faccia
nascosta
in un
fazzoletto
. Al
richiamo
insistente
del
dottore
,
mostrò
il
volto
lungo,
cereo
,
smunto
.
Pareva
movesse
con
pena
le
palpebre
: non aveva più
forza
neanche di
piangere
. Gli
occhi
le
andarono
all'
uscio
della
camera
rimasto
aperto
, e subito
immaginò
che il
marito
fosse
morto
e che già se lo fossero
portato
via
, in
chiesa
.
Rassicurata
, si
lasciò
piegare
dalla
voce
estranea
del
medico
a
mandar
giù
qualche
sorso
di
brodo
, ma subito
reclinò
il
volto
sul
fazzoletto
, come se stesse per
rigettarlo
, e
allungò
l'altra
mano
per
allontanare
la
tazza
. Nondimeno, il
dottor
Bax
uscì
dalla
camera
molto
soddisfatto
di sé, quasi
convulso
, e appena nella
saletta
d'
ingresso
si
fermò
perplesso
, un
tratto
, a
grattarsi
la
fronte
, come per
rendersi
conto
di quella sua
soddisfazione
, di cui non
vedeva
bene
il perché.
A
sera
inoltrata
si
riunirono
di
nuovo
nell'altra
stanza
quasi tutti i
visitatori
del
giorno
. Alcuni, tra i
celibi
, si
proponevano
di
rimaner
l'
intera
notte
colà
,
dato
che il
Naldi
non
fosse
morto
prima di
giorno
; gli altri si sarebbero
trattenuti
fino
al più
tardi
possibile
: e chi
sa
, forse avrebbero
assistito
anche loro alla
morte
, che
pareva
dovesse
avvenire
da un
momento
all'altro. Del
resto
, fuori, in
città
, non si sarebbe
trovato
modo di
passar
la
serata
.
All'
avvocato
Filippo
Deodati
avvenne
di poter
rifare
il
racconto
della
visita
del
Naldi
al
Cilento
, col
particolare
saliente
del
bicchier
d'
acqua
, a un
nuovo
visitatore
, il quale,
arrivato
la
sera
stessa da un
paese
vicino,
era
accorso
alla
notizia
così come si
trovava
, con gli
stivaloni
, il
fucile
appeso
alla
spalla
e la
cartuccera
al
ventre
. Costui non
sapeva
ancora
accordarsi
bene
al
contegno
degli altri,
parlava
un po' troppo
forte
,
mostrava
ancor troppo
viva
la
sorpresa
, l'
afflizione
, l'
ansia
di
sapere
, in
mezzo
agli altri che si
tenevano
silenziosi
e
circospetti
,
rispondendo
alle sue
domande
o con un
moto
degli
occhi
o con un
sospiro
.
Appena
entrato
nel
salotto
, alla
vista
del
moribondo
, il
nuovo
visitatore
s'
era
impuntato
per
istintivo
orrore
; poi,
pian
piano
, s'
era
accostato
al
letto
,
osservando
paurosamente
il
Naldi
.
- Perché fa così? -
domandò
a un
infermiere
.
Il
moribondo
, sempre più
angosciato
,
agitava
senza
requie
la
mano
sinistra
illesa
;
riusciva
talvolta a
sollevare
e a
trarsi
giù
dal
petto
il
lembo
rimboccato
del
lenzuolo
; tal'altra, non
riuscendovi
,
levava
il
braccio
a
vuoto
, con l'
indice
e il
pollice
della
mano
convulsa
congiunti
, quasi in
atto
di
spaventosa
minaccia
.
Il
nuovo
visitatore
n'
era
rimasto
atterrito
.
- Perché fa così? -
domandò
di
nuovo
.
- Vuol
togliersi
la
vescica
dal
capo
, -
rispose
l'
infermiere
.
- Ma che! Non gli
dar
retta
! -
interloquì
Filippo
Deodati
. -
Movimenti
riflessi
.
- Se l'è già
tolta
due
volte
! -
insisté
l'
infermiere
.
Il
Deodati
lo
guardò
con
aria
di
commiserazione
.
- E che
importa
?
Movimenti
riflessi
. Non
sa
più quel che si
faccia
. Ha già
perduto
i
centri
frenici
; è
evidente
. A
prestare
un po' d'
attenzione
ci s'
accorge
che fa tre
movimenti
soli
,
costantemente
gli stessi.
E
pareva
, nel
dar
questi
schiarimenti
,
assaporasse
uno di quei
piaceri
che
avvengono
proprio di
rado
, almeno dal modo con cui
accarezzava
con la
voce
quei
termini
di
scienza
: "
movimenti
riflessi
", "
centri
frenici
".
Entrò
, in quella, a
tempesta
, il
piccolo
De
Petri
,
annunziando
:
- Il
deputato
! Il
deputato
! L'
onorevole
Delfante
!
E
corse
nell'altra
stanza
a
ripetere
l'
annunzio
:
- L'
onorevole
Delfante
. L'ho
visto
io dalla
finestra
.
Carlo
Naldi
posò
il
sigaro
e
accorse
nella
saletta
,
seguito
da molti altri, per
accogliere
il
deputato
:
- Dov'è? dov'è?
L'
onorevole
Delfante
era
già
entrato
nel
salotto
coi due che l'
accompagnavano
, il
consigliere
delegato
della
Prefettura
e il
funzionante
sindaco
. Al suo
arrivo
i due
infermieri
sorsero
in
piedi
, a
capo
scoperto
, come davanti a un
re
, e anche il
prete
s'
alzò
e si
trasse
indietro
.
La
vista
del
moribondo
, al
debole
lume
tremolante
della
candela
,
era
divenuta
insostenibile
: quel
corpo
gigantesco
, a cui la
morte
teneva
adunghiato
il
cervello
, si
contorceva
orribilmente
nella
lotta
incosciente
,
tremenda
, delle
ultime
forze
- e
respirava
ancora!
Non di meno, l'
onorevole
Delfante
, con le
ciglia
aggrottate
, le
mani
dietro la
schiena
,
sostenne
a lungo lo
strazio
di quello
spettacolo
.
Strinse
forte
la
mano
a
Carlo
Naldi
, senza
dir
nulla, e si
volse
di
nuovo
a
contemplare
il
giacente
, ch'
era
stato
suo
amico
d'
infanzia
e
compagno
di
scuola
. Tra le mille
seccature
le
ansie
, le
smanie
dell'
ambizione
, ecco l'
immagine
di un'
improvvisa
morte
! E
scosse
amaramente
il
capo
, con gli
angoli
della
bocca
contratti
in
giù
.
- Che siamo! -
mormorò
, e
uscì
, a
capo
chino
, dalla
camera
del
moribondo
, per
recarsi
nell'altra
stanza
,
seguito
da quasi tutti i
presenti
a quella
scena
.
Eran tutti
inorgogliti
di quella
degnazione
dell'
onorevole
deputato
, e
beati
della
fortuna
d'averlo
lì
con loro. Gli fu
porto
da
sedere
nel
balcone
, al
fresco
, e molti gli si
strinsero
attorno
, in
silenzio
. Quindi, prima uno, poi un altro, gli
rivolsero
qualche
domanda
a
bassa
voce
, alla quale egli non
seppe
tenersi
dal
rispondere
. Poco dopo la
conversazione
navigava
per l'
agitato
mare
della
politica
, dietro la
sconquassata
nave
ministeriale
, di cui il
Delfante
era
fedele
pompilo
seguace
, non per
convinzione
, ma per
misero
tornaconto
.
Il
fratello
del
moribondo
si
teneva
discosto
,
seduto
su una
poltroncina
: gli faceva
male
un
dente
, e
fumava
per
stordire
il
dolore
. Alcuni,
vedendolo
fumare
,
pensaron
d'
accendere
il
sigaro
anche loro.
Soltanto
il
piccolo
De
Petri
era
in gran
pensiero
. Si
doveva
sì o no
ordinare
la
cassa
da
morto
? Nessuno ci
pensava
, e intanto... Dove
diavolo
s'
era
cacciato
quello
sciocco
presuntuoso
del
dottor
Bax
? E gli
abiti
per l'
ultima
vestizione
? Al
povero
Naldi
toccava
anche di
morire
fuori della propria
casa
!
Bisognava
mandar
qualcuno a
cercare
questi
abiti
. E un altro
pensiero
ancora: gli
annunzi
funebri
, a
stampa
.
- Se non ci si
pensa
prima a queste
cose
... -
diceva
piano
a tutti il
piccolo
De
Petri
.
S'
era
portato
con sé il
registro
degli
elettori
del
Comune
, e sul
tavolinetto
,
insieme
col
giovine
biondo
molto
pallido
,
passava
in
rassegna
e
segnava
col
lapis
il
nome
di coloro a cui si
doveva
inviare
la
partecipazione
di
morte
del
Naldi
. In quella
cernita
la sua
lingua
maledica
trovò
quasi la
pietra
da
affilarsi
. E, di tanto in tanto, a qualche
nome
,
diceva
:
- No, a questo
cornuto
, no!
E, a qualche altro:
- No, a questo
ladro
, neppure!
L'
onorevole
Delfante
sciolse
finalmente la
seduta
;
rientrò
nella
stanza
e
strinse
di
nuovo
la
mano
a
Carlo
Naldi
:
-
Coraggio
,
fratello
mio!
Prima d'
andarsene
, volle
rivedere
il
moribondo
. E al
dottor
Bax
che gli stava accanto,
domandò
:
- Se
domani
tornassi
, lo
troverei
?
-
Agonia
lunga
, -
rispose
il
Bax
. - Ma
fino
a
domani
forse no!
-
Speriamo
! -
sospirò
l'
onorevole
Delfante
. -
Ormai
la
morte
è
cessazione
di
pena
.
E
andò
via
,
tirandosi
dietro gran
parte
dei
visitatori
.
Dopo la
mezzanotte
, eran
soltanto
in sei, oltre i
parenti
, il
prete
e il
dottor
Bax
.
I
parenti
s'erano
riuniti
nell'altra
stanza
,
attorno
alla
moglie
del
moribondo
. Nella
stanza
di questo i due
infermieri
accanto al
letto
dormicchiavano
, e il
prete
, per non
imitarli
infornava
tabacco
: aveva
posato
sul
guanciale
allato
alla
testa
del
giacente
un
piccolo
crocifisso
,
sicuro
che questo al
morente
, per la
notte
, poteva
bastare
.
Gli altri, nell'altra
stanza
, presso il
balcone
,
comodamente
sdrajati
,
conversavano
fra loro
fumando
.
Una
disputa
s'
era
accesa
tra il
Bax
e l'
avvocato
Filippo
Deodati
intorno ad alcuni
strani
fenomeni
spiritici
esperimentati
in quei
giorni
da un
cultore
fanatico
di questa
nuova
sollecitudine
intellettuale
- come l'
avvocato
Deodati
la
definiva
.
-
Ciarlatanerie
! -
esclamò
a un certo
punto
il
Bax
.
-
Naturalissimo
che tu
dica
così! -
rispose
con un
sorrisetto
il
Deodati
. - Anch'io, per altro, son quasi della tua
opinione
. Tuttavia
penso
, chi
sa
! è
presunzione
certo
ritenere
che l'
uomo
, con questi suoi cinque
limitatissimi
sensi
e la
povera
intelligenza
che gliene
risulta
... possa...
dico
, possa
percepire
... e
concepire
tutta quanta la
natura
. Chi
sa
quant'altre sue
leggi
, quant'altre sue
forze
e
vie
ci
restano
ignote
. E chi
sa
se
veramente
...
dico
non si
riesca
a
stabilire
... quasi un
sesto
senso
... mediante il quale non si
rivelino
a noi... senza tuttavia
riflettersi
su la nostra
coscienza
(e perciò,
badate
,
paurosamente
)
fenomeni
inaccessibili
nello
stato
normale
.
- Già! - fece il
Bax
. - I
tavolini
giranti
e
parlanti
.
Sesto
senso
?
Autosuggestione
,
caro
mio!
- Eppure! -
sospirò
il
Deodati
, che
guardava
ancora in
giro
gli
amici
per
coglier
l'
effetto
delle sue
prime
parole
. - Eppure... ecco: io vorrei
spiegarmi
il perché di certe nostre
paure
... sì,
dico
... la
paura
, per
esempio
, che ci fanno i
morti
.
Andresti
tu,
poniamo
,
domani
o quando che sarà, a
dormir
solo, di
notte
, accanto alla
cassa
mortuaria
del nostro
povero
Naldi
, dentro la
cattedrale
, dove
fosse
soltanto
un
lampadino
acceso
,
pendente
dall'
altissima
volta
, tra le
grandi
ombre
,
oppresso
dalla
poderosa
solenne
vacuità
di quell'
interno
sacro
? Oh
Dio
, il
silenzio
,
immagina
! e un
topo
che
roda
il
legno
d'un
confessionale
o d'una
panca
...
giù
, in
fondo
, sotto la
cantoria
.
- Dei
morti
, -
disse
con
calma
il
Bax
, - ho avuto
paura
anch'io che a buon
conto
,
ohè
,
medico
sono e di
morti
n'ho
visti
, come potete
figurarvi
!
- E
tagliati
.
- Anche.
Veramente
allora ero
studente
. Tu
sai
che mi son sempre
levato
all'
ora
dei
galli
.
Basta
, - "
Matteo
" - mi avevano
detto
la
sera
avanti alcuni miei
colleghi
, - "tu che sei
mattiniero
,
domattina
di
buon'
ora
và
ad
accaparrarti
con
Bartolo
alla
Sala
Anatomica
un buon
pezzo
da
studiare
:
testa
e
busto
".
Bartolo
era
il
bidello
della
Sala
. Che
tipo
, se l'aveste
conosciuto
!
Parlava
coi
cadaveri
;
nettava
a
perfezione
i
teschi
e se li
vendeva
cinque
lire
l'uno. Cinque
lire
, una
testa
d'
uomo
! È
vero
che, molte,
vanno
anche assai meno.
Basta
. State a
sentire
, che vi
racconterò
come un
morto
mi
spense
la
candela
.
- La
candela
?
- La
candela
, sì.
Accettai
l'
incarico
dei miei
compagni
; e il
giorno
appresso, poco dopo le quattro, mi
recai
alla
Sala
. Il
cancello
, davanti al
giardino
che
circonda
il
basso
edificio
,
era
aperto
, o
meglio
,
accostato
:
segno
che i
becchini
avevano già
portato
il
carico
alla
Sala
.
Bartolo
si
vestiva
nella
stanzetta
a
sinistra
dell'
androne
, la quale ha una
finestra
prospiciente
il
giardino
. Io
vidi
,
entrando
, il
lume
attraverso le
stecche
della
persiana
.
Contemporaneamente
,
Bartolo
udì
lo
scalpiccio
dei miei
passi
sulla
ghaja
del
vialetto
. "Chi è
là
?" "Io,
Bax
." "Ah,
entri
pure
!" "Abbiamo di già?" "Abbiamo,
sissignore
. Ma la
sala
è al
bujo
. Abbia
pazienza
un
momentino
: son
bell'
e
vestito
." "
Fà
pure
con
comodo
. Ho con me la
candela
."
Entrai
. Non ero mai
entrato
solo, a quell'
ora
, nella
Sala
.
Paura
no, ma vi
assicuro
che una certa
inquietudine
nervosa
me la
sentivo
addosso
,
attraversando
quelle
stanze
in
fila
,
silenziose
,
rintronanti
, prima di
giungere
alla
sala
in
fondo
.
Guardavo
fiso
la
fiamma
della mia
candela
, che
riparavo
con una
mano
per non
veder
l'
ombra
del mio
corpo
fuggente
lungo le
pareti
e sul
pavimento
. I
becchini
avevano
lasciato
aperto
l'
uscio
. Sei
casse
erano
posate
su le
lastre
di
marmo
dei
tavolini
. I
cadaveri
giungevano
a noi dalle
chiese
, ancor
vestiti
, e tante
volte
anche coi
fiori
dentro. Un mio
compagno
, tra
parentesi
, non si faceva
scrupolo
di
mettersi
qualcuno di quei
fiori
all'
occhiello
o di
comporne
qualche
mazzolino
che poi
regalava
apposta
alle
belle
donnine
: - "
Amore
e
morte
!" -
diceva
lui.
Basta
.
Reggevo
con una
mano
la
candela
; con l'altra
scoperchiavo
cautamente
le
casse
e
guardavo
dentro. Chi
arriva
prima, si
sceglie
il
meglio
. Io
cercavo
un
bel
collo, un buon
torace
.
Apro
la prima
cassa
. Un
vecchio
.
Apro
la
seconda
. Una
vecchia
.
Apro
la
terza
. Un
vecchio
.
Mannaggia
! Faccio per
sollevare
il
coperchio
della
quarta
e -
ffff
! - un
soffio
, che mi
spegne
la
candela
.
Getto
un
grido
,
lascio
il
coperchio
; la
candela
mi
cade
di
mano
. "
Bartolo
!
Bartolo
!"
grido
,
atterrito
, nel
bujo
.
Bartolo
accorre
col
lume
e mi
trova
...
pensateci
voi! i
capelli
irti
sulla
fronte
, gli
occhi
fuori del
capo
. "Ch'è
stato
?" "Ah,
Bartolo
!
Apri
quella
cassa
!"
Bartolo
apre
,
guarda
dentro, poi
guarda
me: "Ebbene?" mi fa. "Una
bella
ragazza
."
Prendo
animo
e
guardo
dietro le sue
spalle
. "È
morta
?"
Bartolo
si
mette
a
ridere
. "No,
viva
..." "Non
scherzare
! M'ha
spento
la
candela
!" "Che ha
fatto
? Le ha
spento
la
candela
? Vuol
dire
che non voleva esser
veduta
da un
giovanotto
così
coricata
. Eh,
poverina
,
di'
un po', è
vero
?" E, così
dicendo
,
agitò
più
volte
una
mano
cerea
del
cadavere
.
Bisognava
sentire
le sue
risate
, perché prima le
diceva
, e poi ci
rideva
sopra: le sue
risate
,
là
, tra tutte quelle
casse
, mentre l'
alba
cominciava
a
stenebrare
appena,
scialba
,
umidiccia
, l'
ampia
Sala
, a cui tutti i
disinfettanti
non
riescono
a
togliere
quell'
orrendo
tanfo
di
mucido
.
- Ma quel
soffio
? -
domandarono
due o tre a questo
punto
,
costernati
.
-
Gas
! -
rispose
Bax
con un
gesto
di
noncuranza
, e
rise
allegramente
.
Uno degli
infermieri
, con gli
occhi
rossi
dal
sonno
interrotto
, venne
cempennante
ad
annunziare
che il
moribondo
era
gelato
dai
piedi
al
petto
e
bagnato
di
sudor
freddo
.
- Ma
respira
ancora?
-
Sissignore
, ma venga a
vedere
però:
pare
strozzato
.
Credo
che ci siamo.
Il
prete
e l'altro
infermiere
,
svegliati
anch'essi di
soprassalto
, s'erano
buttati
in
ginocchio
e avevano subito
attaccato
con la
lingua
ancora
imbrogliata
la
litania
.
Entrò
il
Bax
con gli
amici
rimasti
a
vegliare
; alcuni s'
inginocchiarono
; il
Deodati
rimase
in
piedi
col
Bax
, che s'
accostò
al
moribondo
per
toccargli
la
fronte
, se
era
gelata
. Il
piccolo
De
Petri
restò
nell'altra
stanza
,
intento
ancora a
scegliere
i
nomi
dal
registro
degli
elettori
.
-
Sancta
Dei
Genitrix
,
-
Ora
pro nobis.
-
Sancta
Virgo
Virginum
,
-
Ora
pro nobis.
Tranne il
prete
, tutti
tenevano
gli
occhi
fissi
al
moribondo
. Ecco come si
muore
!
Domani
, entro una
cassa
, e poi
sotterra
, per sempre! Per il
Naldi
era
finita
; e così sarebbe
stato
per tutti: su quel
letto
, un
giorno
, ciascuno -
gelido
,
immobile
- e intorno, la
preghiera
dei
fedeli
, il
pianto
dei
parenti
.
Dopo la
fronte
il
dottor
Bax
venne a
toccare
i
piedi
del
moribondo
, poi le
gambe
, le
cosce
, il
ventre
, per
sentire
dov'
era
già
arrivato
il
gelo
della
morte
. Ma il
Naldi
respirava
,
respirava
ancora:
pareva
singhiozzasse
, così il
rantolo
gli
scoteva
la
testa
.
Nel
silenzio
della
casa
scoppiarono
pianti
. L'
uscio
su la
saletta
fu
aperto
di
furia
.
Entrò
nel
salotto
il
fratello
Carlo
, a cui la
commozione
agitava
convulsamente
il
mento
e le
palpebre
. Subito il
Bax
accorse
per
trattenerlo
sulla
soglia
.
- Mi
lasci
, mi
lasci
, -
disse
Carlo
Naldi
, ma, in quella, un
empito
di
pianto
gli
scoppiò
di sotto il
fazzoletto
; e allora si
ritrasse
da sé per non
interrompere
la
preghiera
.
Poco dopo, il
giacente
fu
scosso
una, due, tre
volte
, a
brevi
intervalli
, da un
conato
rapido
,
serpentino
; il
rantolo
si
cangiò
in
ringhio
e l'
ultimo
fu
strozzato
a
mezzo
dalla
morte
.
Gli
astanti
, che avevano
seguito
atterriti
quell'
estrema
convulsione
,
fissavano
ora
immobili
il
cadavere
.
-
Finito
, - fece a
bassa
voce
il
dottor
Bax
.
Il
volto
del
Naldi
si
mutò
rapidamente
: da
paonazzo
diventò
prima
terreo
, poi
pallido
.
Il
piccolo
De
Petri
accorse
:
- Prima
vestirlo
! -
disse
agli
infermieri
. - Poi si farà
vedere
ai
parenti
. Prima
vestirlo
! Gli
abiti
? Sono di
là
.
Aspettate
. Ci ho
pensato
io.
- Senza
fretta
! senza
fretta
! -
ammonì
il
dottor
Bax
. -
Lasciate
prima
rassettare
il
cadavere
.
- Intanto, come si fa? -
riprese
il De
Petri
. - Il
signor
Carlo
vuole
assolutamente
che si facciano venire i
figli
del
povero
Gaspare
, almeno i due maggiori, dice, perché
vedano
il
padre
.
- Ma no, perché? -
osservò
il
Deodati
, tutto
compunto
. - Perché,
poveri
ragazzi
?
- È la
volontà
dello
zio
. Io, per me, non lo
farei
! Ma insomma, chi
va
? chi
corre
?
-
Bisognerà
svegliarli
a quest'
ora
,
poveri
piccini
! Non
sanno
nulla, -
seguitò
afflittissimo
il
Deodati
. -
Condurli
qua, a un
simile
spettacolo
! Con che
cuore
? Io non
capisco
. M'
opporrei
!
-
Vado
io, - s'
offerse
uno degli
infermieri
.
Già
rompeva
l'
alba
, e la prima
luce
entrava
squallida
dal
balcone
spalancato
a
rischiarar
torbidamente
quella
camera
, in cui per uno
perdurava
la
notte
senza
fine
.
I due
fanciulli
, il maggiore di
dodici
anni
, l'altro di dieci,
arrivarono
quando il
padre
era
già
vestito
e
impalato
sul
letto
.
Pallidi
ancora di
sonno
, i due
poveri
piccini
guardavano
il
padre
con
occhi
sbarrati
dal
pauroso
stupore
, e non
piangevano
; si
misero
a
piangere
quando la
madre
irruppe
e si
buttò
sul
cadavere
,
disperatamente
, senza
gridare
,
vibrando
tutta dal
pianto
soffocato
con
violenza
,
là
, sull'
ampio
petto
esanime
del
marito
.
Il
prete
s'
accostò
afflitto
per
persuaderla
a
lasciare
il
cadavere
.
-
Via
,
via
,
signora
,
coraggio
! Per i suoi
bambini
,
coraggio
!
Ma ella si
teneva
avvinghiata
a quel
petto
.
- La
volontà
di
Dio
,
signora
! -
aggiunse
il
prete
.
- No,
Dio
no! -
gridò
Carlo
Naldi
,
stringendo
un
braccio
al
prete
. -
Dio
non può voler questo!
Lasci
star
Dio
!
Il
prete
volse
gli
occhi
al
cielo
e
sospirò
; mentre la
vedova
, a quelle
parole
, si
mise
a
piangere
forte
insieme
ai
figliuoli
.
-
C'
è di
buono
, - faceva intanto
notare
il
piccolo
De
Petri
al
Deodati
, - che non
restano
male
, quanto a... È sempre qualche cosa, nella
tremenda
sventura
.
- Certo, certo. Intanto,
scappiamo
! - gli
rispose
il
Deodati
. -
Casco
dal
sonno
. Me la
svigno
zitto
zitto
.
- Te
felice
! -
sospirò
il De
Petri
. - Io non posso. Sono di
casa
.
-
Levami
una
curiosità
,
ora
che ci
penso
: il
Cilento
non s'è
visto
, dov'è? dove s'è
cacciato
?
- È
alloggiato
con la
famiglia
in una
casa
qua, del
vicinato
.
Poveraccio
, ha il suo
dolore
, per la
morte
del
figliuolo
; non gli è
bastato
l'
animo
d'
assistere
anche a quello degli altri.
Il
Deodati
, poco dopo, se la
svignò
insieme
con gli altri
rimasti
a
vegliare
.
Cammin
facendo, s'
imbatterono
in parecchi
amici
, tra i più
mattinieri
, che si
recavano
in
casa
del
Cilento
.
-
Finito
!
Finito
! -
annunziarono
.
- Ah sì?
Morto
? Quando? -
domandarono
quelli,
delusi
.
-
Adesso
, poco fa.
-
Perbacco
! Se venivamo un po' prima... Voi l'avete
veduto
? Com'è
morto
?
- Ah,
terribile
, miei
cari
! -
rispose
il
Deodati
. - S'è
contorto
,
scrollato
tre
volte
, come un
serpe
. Poi s'è
cangiato
subito in
volto
; è
diventato
terreo
, poi come di
cera
.
Andate
,
andate
: ci sarà da fare. I
parenti
son
rimasti
soli
. Noi
caschiamo
dal
sonno
: abbiamo
vegliato
tutta la
notte
.
Andate
,
andate
.
Quei
mattinieri
fecero le
viste
d'
andare
. Ma
arrivati
a un certo
punto
, si
confessarono
a
vicenda
di non aver
cuore
d'
assistere
allo
strazio
della
vedova
e degli altri
parenti
. Qualcuno
manifestò
il
timore
di
riuscire
importuno
; altri, l'
inutilità
della loro
presenza
.
Così nessuno
andò
.
Alcuni
ritornarono
a
casa
per
rimettersi
a
dormire
; altri vollero
trar
profitto
dall'essersi
levati
così per
tempo
, facendosi una
bella
passeggiata
per il
viale
all'
uscita
del
paese
, prima che il
sole
s'
infocasse
.
- Ah, come si
respira
bene
di
mattina
!
Valgono
più per la
salute
due
passi
fatti
così di
buon'
ora
, che
camminare
poi tutto il
giorno
in
preda
alle
brighe
quotidiane
.
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