Indice
:
Generale
-
Opera
|
Parole
:
Alfabetica
-
Frequenza
-
Rovesciate
-
Lunghezza
-
Statistiche
|
Aiuto
|
Biblioteca IntraText
Luigi Pirandello
La giara
IntraText CT - Lettura del testo
Pensaci Giacomino!
Precedente
-
Successivo
Clicca qui per nascondere i link alle concordanze
Pensaci
Giacomino
!
Da tre
giorni
il
professore
Agostino
Toti
non ha in
casa
quella
pace
, quel
riso
, a cui
crede
ormai
di aver
diritto
.
Ha circa
settant'
anni
, e
dir
che sia un
bel
vecchio
, non si potrebbe neanche
dire
:
piccoletto
, con la
testa
grossa
,
calva
, senza collo, il
torso
sproporzionato
su due
gambettine
da
uccello
... Sì, sì: il
professor
Toti
lo
sa
bene
, e non si fa la
minima
illusione
, perciò, che
Maddalena
, la
bella
mogliettina
, che non ha ancora
ventisei
anni
, lo possa
amare
per se stesso.
È
vero
che egli se l'è
presa
povera
e l'ha
inalzata
:
figliuola
del
bidello
del
liceo
, è
diventata
moglie
d'un
professore
ordinario
di
scienze
naturali
, tra pochi
mesi
con
diritto
al
massimo
della
pensione
; non solo, ma
ricco
anche da due
anni
per una
fortuna
impensata
, per una
vera
manna
dal
cielo
: una
eredità
di quasi
duecentomila
lire
, da
parte
d'un
fratello
spatriato
da tanto
tempo
in
Rumenia
e
morto
celibe
colà
.
Non per tutto questo però il
professor
Toti
crede
d'aver
diritto
alla
pace
e al
riso
. Egli è
filosofo
:
sa
che tutto questo non può
bastare
a una
moglie
giovine
e
bella
.
Se l'
eredità
fosse
venuta prima del
matrimonio
, egli
magari
avrebbe potuto
pretendere
da
Maddalenina
un po' di
pazienza
, che
aspettasse
cioè la
morte
di lui non
lontana
per
rifarsi
del
sacrifizio
d'aver
sposato
un
vecchio
. Ma son venute troppo
tardi
,
ahimè
! quelle
duecentomila
lire
, due
anni
dopo il
matrimonio
, quando già... quando già il
professor
Toti
filosoficamente
aveva
riconosciuto
, che non poteva
bastare
a
compensare
il
sacrifizio
della
moglie
la
sola
pensioncina
ch'egli le avrebbe un
giorno
lasciata
.
Avendo già
concesso
tutto prima, il
professor
Toti
crede
d'aver più che mai
ragione
di
pretendere
la
pace
e il
riso
ora
, con l'
aggiunta
di quell'
eredità
vistosa
. Tanto più, poi, in quanto egli -
uomo
saggio
veramente
e
dabbene
- non si è
contentato
di
beneficiar
la
moglie
, ma ha voluto anche
beneficiare
... sì, lui, il suo buon
Giacomino
, già tra i più
valenti
alunni
suoi al
liceo
,
giovane
timido
,
onesto
,
garbatissimo
,
biondo
,
bello
e
ricciuto
come un
angelo
.
Ma sì, ma sì - ha
fatto
tutto, ha
pensato
a tutto il
vecchio
professore
Agostino
Toti
.
Giacomino
Delisi
era
sfaccendato
, e l'
ozio
lo
addolorava
e lo
avviliva
; ebbene, lui, il
professor
Toti
, gli ha
trovato
posto
nella
Banca
Agricola
, dove ha
collocato
le
duecentomila
lire
dell'
eredità
.
C'
è anche un
bambino
,
ora
, per
casa
, un
angioletto
di due
anni
e
mezzo
, a cui egli si è
dedicato
tutto, come uno
schiavo
innamorato
. Ogni
giorno
, non gli
par
l'
ora
che
finiscano
le
lezioni
al
liceo
per
correre
a
casa
, a
soddisfare
tutti i
capriccetti
del suo
piccolo
tiranno
.
Veramente
, dopo l'
eredità
, egli avrebbe potuto
mettersi
a
riposo
,
rinunziando
a quel
massimo
della
pensione
, per
consacrare
tutto il suo
tempo
al
bambino
. Ma no! Sarebbe
stato
un
peccato
! Dacché
c'
è, egli vuol
portare
fino
all'
ultimo
quella sua
croce
, che gli è stata sempre tanto
gravosa
! Se ha
preso
moglie
proprio per questo, proprio perché
recasse
un
beneficio
a qualcuno ciò che per lui è
stato
un
tormento
tutta la
vita
!
Sposando
con quest'
unico
intento
, di
beneficare
una
povera
giovine
, egli ha
amato
la
moglie
quasi
paternamente
soltanto
. E più che mai
paternamente
s'è
messo
ad
amarla
, da che è
nato
quel
bambino
, da cui quasi quasi gli
piacerebbe
più d'esser
chiamato
nonno
, che
papà
. Questa
bugia
incosciente
sui
puri
labbruzzi
del
bambino
ignaro
gli fa
pena
; gli
pare
che anche il suo
amore
per lui ne
resti
offeso
. Ma come si fa? Bisogna
pure
che si
prenda
con un
bacio
quell'
appellativo
dalla
boccuccia
di
Ninì
, quel "
papà
" che fa
ridere
tutti i
maligni
, i quali non
sanno
capire
la
tenerezza
sua per quell'
innocente
, la sua
felicità
per il
bene
che ha
fatto
e che
seguita
a fare a una
donna
, a un buon
giovinotto
, al
piccino
, e anche a sé -
sicuro
! - anche a sé - la
felicità
di
vivere
quegli
ultimi
anni
in
lieta
e
dolce
compagnia
,
camminando
per la
fossa
così, con un
angioletto
per
mano
.
Ridano
,
ridano
pure
di lui tutti i
maligni
! Che
risate
facili
! che
risate
sciocche
! Perché non
capiscono
... Perché non si
mettono
al suo
posto
...
Avvertono
soltanto
il
comico
, anzi il
grottesco
, della sua
situazione
, senza
saper
penetrare
nel suo
sentimento
!... Ebbene, che glie n'
importa
? Egli è
felice
.
Se non che, da tre
giorni
...
Che sarà
accaduto
? La
moglie
ha gli
occhi
gonfii
e
rossi
di
pianto
;
accusa
un
forte
mal
di
capo
; non vuole
uscir
di
camera
.
- Eh,
gioventù
!...
gioventù
!... -
sospira
il
professor
Toti
,
scrollando
il
capo
con un
risolino
mesto
e
arguto
negli
occhi
e sulle
labbra
. - Qualche
nuvola
... qualche
temporaletto
...
E con
Ninì
s'
aggira
per
casa
,
afflitto
,
inquieto
, anche un po'
irritato
, perché...
via
, proprio non si
merita
questo, lui, dalla
moglie
e da
Giacomino
. I
giovani
non
contano
i
giorni
: ne hanno tanti ancora innanzi a sé... Ma per un
povero
vecchio
è
grave
perdita
un
giorno
! E sono
ormai
tre, che la
moglie
lo
lascia
così per
casa
, come una
mosca
senza
capo
, e non lo
delizia
più con quelle
ariette
e
canzoncine
cantate
con la
vocetta
limpida
e
fervida
, e non gli
prodiga
più quelle
cure
, a cui egli è
ormai
avvezzo
.
Anche
Ninì
è
serio
serio
, come se
capisca
che la
mamma
non ha
testa
da
badare
a lui. Il
professore
se lo
conduce
da una
stanza
all'altra, e quasi non ha
bisogno
di
chinarsi
per
dargli
la
mano
,
tant'
è
piccolino
anche lui; lo
porta
innanzi al
pianoforte
,
tocca
qua e
là
qualche
tasto
,
sbuffa
,
sbadiglia
, poi
siede
, fa
galoppare
un po'
Ninì
su le
ginocchia
, poi
torna
ad
alzarsi
: si
sente
tra le
spine
. Cinque o sei
volte
ha
tentato
di
forzar
la
mogliettina
a
parlare
.
-
Male
, eh? ti
senti
proprio
male
?
Maddalenina
seguita
a non
volergli
dir
nulla:
piange
; lo
prega
di
accostar
gli
scuri
del
balcone
e di
portarsi
Ninì
di
là
: vuole star
sola
e al
bujo
.
- Il
capo
, eh?
Poverina
, le fa tanto
male
il
capo
... Eh, la
lite
dev'
essere
stata
grossa
davvero
!
Il
professor
Toti
si
reca
in
cucina
e
cerca
d'
abbordar
la
servetta
, per avere qualche
notizia
da lei; ma fa
larghi
giri
, perché
sa
che la
servetta
gli è
nemica
;
sparla
di lui, fuori, come tutti gli altri, e lo
mette
in
berlina
,
brutta
scema
! Non
riesce
a
saper
nulla neanche da lei.
E allora il
professor
Toti
prende
una
risoluzione
eroica
:
reca
Ninì
dalla
mamma
e la
prega
che glielo
vesta
per
benino
.
- Perché? -
domanda
ella.
- Lo
porto
a
spassino
, -
risponde
lui. -
Oggi
è
festa
... Qua s'
annoja
,
povero
bimbo
!
La
mamma
non vorrebbe.
Sa
che la
trista
gente
ride
vedendo
il
vecchio
professore
col
piccino
per
mano
;
sa
che qualche
malvagio
insolente
è
arrivato
finanche
a
dirgli
: - Ma quanto gli
somiglia
,
professore
, il suo
figliuolo
!
Il
professor
Toti
però
insiste
.
- No, a
spassino
, a
spassino
...
E si
reca
col
bimbo
in
casa
di
Giacomino
Delisi
. Questi
abita
insieme
con una
sorella
nubile
, che gli ha
fatto
da
madre
.
Ignorando
la
ragione
del
beneficio
, la
signorina
Agata
era
prima molto
grata
al
professor
Toti
;
ora
invece -
religiosissima
com'è - lo
tiene
in
conto
d'un
diavolo
, né più ne meno, perché ha
indotto
il suo
Giacomino
in
peccato
mortale
.
Il
professor
Toti
deve
aspettare
un
bel
po', col
piccino
, dietro la
porta
, dopo aver
sonato
. La
signorina
Agata
è venuta a
guardar
dalla
spia
ed è
scappata
. Senza
dubbio
, è
andata
ad
avvertire
il
fratello
della
visita
, e
ora
tornerà
a
dire
che
Giacomino
non è in
casa
.
Eccola.
Vestita
di
nero
,
cerea
, con le
occhiaje
livide
,
stecchita
,
arcigna
, appena
aperta
la
porta
,
investe
, tutta
vibrante
, il
professore
.
- Ma come...
scusi
... viene a
cercarlo
pure
in
casa
adesso
?... E che
vedo
! anche col
bambino
? ha
condotto
anche il
bambino
?
Il
professor
Toti
non s'
aspetta
una
simile
accoglienza
;
resta
intronato
;
guarda
la
signorina
Agata
,
guarda
il
piccino
,
sorride
,
balbetta
:
- Per... perché?... che è?... non posso... non... posso venire a...
- Non
c'
è! - s'
affretta
a
rispondere
quella,
asciutta
e
dura
. -
Giacomino
non
c'
è.
-
Va
bene
, - dice,
chinando
il
capo
, il
professor
Toti
. - Ma lei,
signorina
... mi
scusi
... Lei mi
tratta
in un modo che... non
so
! Io non
credo
d'aver
fatto
né a suo
fratello
, né a lei...
- Ecco,
professore
, - lo
interrompe
, un po'
rabbonita
, la
signorina
Agata
. - Noi,
creda
pure
, le siamo... le siamo
riconoscentissimi
; ma anche lei
dovrebbe
comprendere
...
Il
professor
Toti
socchiude
gli
occhi
,
torna
a
sorridere
,
alza
una
mano
e poi si
tocca
parecchie
volte
con la
punta
delle
dita
il
petto
, per
significarle
che, quanto a
comprendere
,
lasci
fare a lui.
- Sono
vecchio
,
signorina
, - dice, - e
comprendo
... tante
cose
comprendo
io! e
guardi
, prima di tutte, questa: che certe
furie
bisogna
lasciarle
svaporare
, e che, quando
nascono
malintesi
, la
miglior
cosa è
chiarire
...
chiarire
,
signorina
,
chiarire
francamente
, senza
sotterfugi
, senza
riscaldarsi
... Non le
pare
?
- Certo, sì... -
riconosce
, almeno così in
astratto
, la
signorina
Agata
.
- E dunque, -
riprende
il
professor
Toti
, - mi
lasci
entrare
e mi
chiami
Giacomino
.
- Ma se non
c'
è!
-
Vede
? No, Non mi
deve
dire
che non
c'
è.
Giacomino
è in
casa
, e lei me lo
deve
chiamare
.
Chiariremo
tutto con
calma
... glielo
dica
: con
calma
! Io sono
vecchio
e
comprendo
tutto, perché sono
stato
anche
giovane
,
signorina
. Con
calma
, glielo
dica
. Mi
lasci
entrare
.
Introdotto
nel
modesto
salotto
, il
professor
Toti
siede
con
Ninì
tra le
gambe
,
rassegnato
ad
aspettare
anche qua un
bel
pezzo
, che la
sorella
persuada
Giacomino
.
- No, qua
Ninì
...
buono
! - dice di
tratto
in
tratto
al
bimbo
, che vorrebbe
andare
a una
mensoletta
, dove
luccicano
certi
gingilli
di
porcellana
; e intanto si
scapa
a
pensare
che
diamine
può
essere
accaduto
di così
grave
in
casa
sua, senza ch'egli se ne sia
accorto
per nulla.
Maddalenina
è così
buona
! Che
male
può ella aver
fatto
, da
provocare
un così
aspro
e
forte
risentimento
, qua, anche nella
sorella
di
Giacomino
?
Il
professor
Toti
, che ha
creduto
finora
a una
bizza
passeggera
,
comincia
a
impensierirsi
e a
costernarsi
sul
serio
.
Oh, ecco
Giacomino
finalmente!
Dio
, che
viso
alterato
! che
aria
rabbuffata
! Eh come? Ah, questo no!
Scansa
freddamente
il
bambino
che gli è
corso
incontro
gridando
con le
manine
tese
:
- "
Giamì
!
Giamì
!".
-
Giacomino
! -
esclama
,
ferito
, con
severità
, il
professor
Toti
.
- Che ha da
dirmi
,
professore
? - s'
affretta
a
domandargli
quello,
schivando
di
guardarlo
negli
occhi
.
- Io sto
male
... Ero a
letto
... Non sono in
grado
di
parlare
e neanche di
sostener
la
vista
d'alcuno...
- Ma il
bambino
?!
- Ecco, - dice
Giacomino
; e si
china
a
baciare
Ninì
.
- Ti
senti
male
? -
riprende
il
professor
Toti
, un po'
racconsolato
da quel
bacio
. - Lo
supponevo
. E son venuto per questo. Il
capo
, eh?
Siedi
,
siedi
...
Discorriamo
. Qua,
Ninì
...
Senti
che "
Giamì
" ha la
bua
? Sì,
caro
, la
bua
... qua,
povero
"
Giami
"...
Sta'
bonino
;
ora
andiamo
via
. Volevo
domandarti
-
soggiunge
,
rivolgendosi
a
Giacomino
, - se il
direttore
della
Banca
Agricola
ti ha
detto
qualche cosa.
- No, perché? - fa
Giacomino
,
turbandosi
ancor più.
- Perché
jeri
gli ho
parlato
di te, -
risponde
con un
risolino
misterioso
il
professor
Toti
. Il tuo
stipendio
non è molto
grasso
,
figliuol
mio. E
sai
che una mia
parolina
...
Giacomino
si
torce
su la
sedia
,
stringe
le
pugna
fino
ad
affondarsi
le
unghie
nel
palmo
delle
mani
.
-
Professore
, io la
ringrazio
, - dice, - ma mi
faccia
il
favore
, la
carità
, di non
incomodarsi
più per me, ecco!
- Ah sì? -
risponde
il
professor
Toti
con quel
risolino
ancora su la
bocca
. -
Bravo
! Non abbiamo più
bisogno
di nessuno, eh? Ma se io volessi farlo per mio
piacere
?
Caro
mio, ma se non
debbo
più
curarmi
di te, di chi vuoi che mi
curi
io? Sono
vecchio
,
Giacomino
! E ai
vecchi
-
badiamo
, che non siano
egoisti
! - ai
vecchi
, che hanno tanto
stentato
, come me, a
prendere
uno
stato
,
piace
di
vedere
i
giovani
, come te
meritevoli
, farsi avanti nella
vita
per loro
mezzo
; e
godono
della loro
allegria
, delle loro
speranze
, del
posto
ch'essi
prendono
man
mano
nella
società
. Io poi per te...
via
, tu lo
sai
... ti
considero
come un
figliuolo
... Che
cos'
è?
Piangi
?
Giacomino
ha
nascosto
infatti il
volto
tra le
mani
e
sussulta
come per un
impeto
di
pianto
che vorrebbe
frenare
.
Ninì
lo
guarda
sbigottito
, poi,
rivolgendosi
al
professore
, dice:
- "
Giamì
,
bua
"...
Il
professore
si
alza
e fa per
posare
una
mano
su la
spalla
di
Giacomino
; ma questi
balza
in
piedi
, quasi ne
provi
ribrezzo
,
mostra
il
viso
scontraffatto
come per una
fiera
risoluzione
improvvisa
, e gli
grida
esasperatamente
:
- Non mi s'
accosti
!
Professore
, se ne
vada
, la
scongiuro
, se ne
vada
! Lei mi sta facendo
soffrire
una
pena
d'
inferno
! Io non
merito
codesto
suo
affetto
e non lo voglio, non lo voglio... Per
carità
, se ne
vada
, si
porti
via
il
bambino
e si
scordi
che io
esisto
!
Il
professor
Toti
resta
sbalordito
;
domanda
:
- Ma perché?
- Glielo
dico
subito! -
risponde
Giacomino
. - Io sono
fidanzato
,
professore
! Ha
capito
? Sono
fidanzato
!
Il
professor
Toti
vacilla
, come per una
mazzata
sul
capo
;
alza
le
mani
;
balbetta
:
- Tu?
fi
...
fidanzato
?
-
Sissignore
, - dice
Giacomino
. - E dunque,
basta
...
basta
per sempre!
Capirà
che non posso più...
vederla
qui...
- Mi
cacci
via
? -
domanda
, quasi senza
voce
, il
professor
Toti
.
- No! - s'
affretta
a
rispondergli
Giacomino
,
dolente
. - Ma è
bene
che lei... che lei se ne
vada
,
professore
...
Andarsene
? Il
professore
casca
a
sedere
su la
seggiola
. Le
gambe
gli si sono come
stroncate
sotto. Si
prende
la
testa
tra le
mani
e
geme
:
- Oh
Dio
! Ah che
rovina
! Dunque per questo? Oh
povero
me! Oh
povero
me! Ma quando? come? senza
dirne
nulla? con chi ti sei
fidanzato
?
- Qua,
professore
... da un
pezzo
... - dice
Giacomino
. - con una
povera
orfana
, come me...
amica
di mia
sorella
...
Il
professor
Toti
lo
guarda
,
inebetito
, con gli
occhi
spenti
, la
bocca
aperta
, e non
trova
la
voce
per
parlare
.
- E... e... e si
lascia
tutto... così... e... e non si
pensa
più a... a nulla... non si... non si
tien
più
conto
di nulla...
Giacomino
si
sente
rinfacciare
con queste
parole
l'
ingratitudine
, e si
ribella
,
fosco
:
- Ma
scusi
! che mi voleva
schiavo
, lei?
- Io,
schiavo
? -
prorompe
,
ora
, con uno
schianto
nella
voce
, il
professor
Toti
. - Io? E lo puoi
dire
? Io che ti ho
fatto
padrone
della mia
casa
? Ah, questa, questa sì che è
vera
ingratitudine
! E che forse t'ho
beneficato
per me? che ne ho avuto io, se non il
dileggio
di tutti gli
sciocchi
che non
sanno
capire
il
sentimento
mio? Dunque non lo
capisci
, non lo hai
capito
neanche tu, il
sentimento
di questo
povero
vecchio
, che sta per
andarsene
e che
era
tranquillo
e
contento
di
lasciar
tutto a
posto
, una
famigliuola
bene
avviata
, in
buone
condizioni
...
felice
? Io ho
settant'
anni
; io
domani
me ne
vado
,
Giacomino
! Che ti sei
levato
di
cervello
,
figliuolo
mio! Io vi
lascio
tutto, qua... Che
vai
cercando
? Non
so
ancora, non voglio
saper
chi sia la tua
fidanzata
; se l'hai
scelta
tu, sarà
magari
un'
onesta
giovine
, perché tu sei
buono
...; ma
pensa
che...
pensa
che... non è
possibile
che tu abbia
trovato
di
meglio
.
Giacomino
, sotto tutti i
riguardi
... Non ti
dico
soltanto
per l'
agiatezza
assicurata
... Ma tu hai già la tua
famigliuola
, in cui non ci sono che io solo di più, ancora per poco... io che non
conto
per nulla... Che
fastidio
vi
do
io? Io sono come il
padre
... Io posso anche, se volete... per la vostra
pace
... Ma
dimmi
com'è
stato
? che è
accaduto
? come ti s'è
voltata
la
testa
, così tutt'a un
tratto
?
Dimmelo
!
dimmelo
...
E il
professor
Toti
s'
accosta
a
Giacomino
e vuol
prendergli
un
braccio
e
scuoterglielo
; ma quegli si
restringe
tutto in sé, quasi
rabbrividendo
, e si
schermisce
.
-
Professore
! -
grida
. - Ma come non
capisce
, come non s'
accorge
che tutta
codesta
sua
bontà
...
- Ebbene?
- Mi
lasci
stare! non mi
faccia
dire
! Come non
capisce
che certe
cose
si possono far solo di
nascosto
, e non son più
possibili
alla
luce
, con lei che
sa
, con tutta la
gente
che
ride
?
- Ah, per la
gente
? -
esclama
il
professore
. - E tu...
- Mi
lasci
stare! -
ripete
Giacomino
, al
colmo
dell'
orgasmo
,
scotendo
in
aria
le
braccia
. -
Guardi
! Ci sono
tant'
altri
giovani
che han
bisogno
d'
ajuto
,
professore
!
Il
Toti
si
sente
ferire
fin
nell'
anima
da queste
parole
, che sono un'
offesa
atroce
e
ingiusta
per sua
moglie
;
impallidisce
,
allividisce
, e tutto
tremante
dice:
-
Maddalenina
è
giovine
, ma è
onesta
,
perdio
! e tu lo
sai
!
Maddalenina
ne può
morire
... perché è qui, è qui, il suo
male
, nel
cuore
... dove
credi
che sia? È qui, è qui,
ingrato
! Ah, la
insulti
, per
giunta
? E non ti
vergogni
? e non ne
senti
rimorso
di
fronte
a me? Puoi
dirmi
questo in
faccia
? tu?
Credi
che ella possa
passare
, così, da uno all'altro, come niente?
madre
di questo
piccino
? Ma che
dici
? Come puoi
parlar
così?
Giacomino
lo
guarda
trasecolato
,
allibito
.
- Io? - dice. - Ma lei
piuttosto
,
professore
,
scusi
, lei, lei, come può
parlare
così? Ma dice sul
serio
?
Il
professor
Toti
si
stringe
ambo
le
mani
su la
bocca
,
strizza
gli
occhi
,
squassa
il
capo
e
rompe
in un
pianto
disperato
.
Ninì
anche lui, allora, si
mette
a
piangere
. Il
professore
lo
sente
,
corre
a lui, lo
abbraccia
.
- Ah,
povero
Ninì
mio... ah che
sciagura
,
Ninì
mio, che
rovina
! E che sarà della tua
mamma
ora
? e che sarà di te,
Ninì
mio, con una
mammina
come la tua,
inesperta
, senza
guida
... Ah, che
baratro
!
Solleva
il
capo
, e,
guardando
tra le
lagrime
Giacomino
:
-
Piango
, - dice, - perché mio è il
rimorso
; io t'ho
protetto
, io t'ho
accolto
in
casa
, io le ho
parlato
sempre tanto
bene
di te, io... io le ho
tolto
ogni
scrupolo
d'
amarti
... e
ora
che ella ti
amava
sicura
...
madre
di questo
piccino
... tu...
S'
interrompe
e,
fiero
,
risoluto
,
convulso
:
-
Bada
,
Giacomino
! - dice. - Io son
capace
di
presentarmi
con questo
piccino
per
mano
in
casa
della tua
fidanzata
!
Giacomino
, che
suda
freddo
, pur su la
brace
ardente
, nel
sentirlo
parlare
e
piangere
così, a questa
minaccia
giunge
le
mani
, gli si fa innanzi e
scongiura
:
-
Professore
,
professore
, ma lei vuol dunque proprio
coprirsi
di
ridicolo
?
- Di
ridicolo
? -
grida
il
professore
. - E che vuoi che me n'
importi
, quando
vedo
la
rovina
d'una
povera
donna
, la
rovina
tua, la
rovina
d'una
creatura
innocente
? Vieni, vieni,
andiamo
, su
via
,
Ninì
,
andiamo
!
Giacomino
gli si
para
davanti:
-
Professore
, lei non lo farà!
- Io lo farò! - gli
grida
con
viso
fermo
il
professor
Toti
. - E per
impedirti
il
matrimonio
son anche
capace
di farti
cacciare
dalla
Banca
! Ti
do
tre
giorni
di
tempo
.
E,
voltandosi
su la
soglia
, col
piccino
per
mano
:
-
Pensaci
,
Giacomino
!
Pensaci
!
Precedente
-
Successivo
Indice
:
Generale
-
Opera
|
Parole
:
Alfabetica
-
Frequenza
-
Rovesciate
-
Lunghezza
-
Statistiche
|
Aiuto
|
Biblioteca IntraText
IntraText®
(V89)
Copyright
1996-2007 EuloTech SRL