Indice
:
Generale
-
Opera
|
Parole
:
Alfabetica
-
Frequenza
-
Rovesciate
-
Lunghezza
-
Statistiche
|
Aiuto
|
Biblioteca IntraText
Luigi Pirandello
Una giornata
IntraText CT - Lettura del testo
La signora Frola e il signor Ponza, suo genero
Precedente
-
Successivo
Clicca qui per nascondere i link alle concordanze
La
signora
Frola
e il
signor
Ponza
, suo
genero
Ma insomma, ve lo
figurate
?
c'
è da
ammattire
sul
serio
tutti quanti a non poter
sapere
chi tra i due sia il
pazzo
, se questa
signora
Frola
o questo
signor
Ponza
, suo
genero
.
Cose
che
càpitano
soltanto
a
Valdana
,
città
disgraziata
,
calamìta
di tutti i
forestieri
eccentrici
!
Pazza
lei o
pazzo
lui; non
c'
è
via
di
mezzo
: uno dei due
dev'
esser
pazzo
per
forza
. Perché si
tratta
niente meno che di questo... Ma no, è
meglio
esporre
prima con
ordine
.
Sono, vi
giuro
,
seriamente
costernato
dell'
angoscia
in cui
vivono
da tre
mesi
gli
abitanti
di
Valdana
, e poco m'
importa
della
signora
Frola
e del
signor
Ponza
, suo
genero
. Perché, se è
vero
che una
grave
sciagura
è loro
toccata
, non è
men
vero
che uno dei due, almeno, ha avuto la
fortuna
d'
impazzirne
e l'altro l'ha
ajutato
,
séguita
ad
ajutarlo
così che non si
riesce
,
ripeto
, a
sapere
quale dei due
veramente
sia
pazzo
; e certo una
consolazione
meglio
di questa non se la potevano
dare
. Ma
dico
di
tenere
così, sotto quest'
incubo
, un'
intera
cittadinanza
, vi
par
poco?
togliendole
ogni
sostegno
al
giudizio
, per modo che non possa più
distinguere
tra
fantasma
e
realtà
. Un'
angoscia
, un
perpetuo
sgomento
. Ciascuno si
vede
davanti, ogni
giorno
, quei due; li
guarda
in
faccia
;
sa
che uno dei due è
pazzo
; li
studia
, li
squadra
, li
spia
e, niente! non poter
scoprire
quale dei due; dove sia il
fantasma
, dove la
realtà
.
Naturalmente
,
nasce
in ciascuno il
sospetto
pernicioso
che tanto
vale
allora la
realtà
quanto il
fantasma
, e che ogni
realtà
può
benissimo
essere
un
fantasma
e
viceversa
. Vi
par
poco? Nei
panni
del
signor
prefetto
, io
darei
senz'altro, per la
salute
dell'
anima
degli
abitanti
di
Valdana
, lo
sfratto
alla
signora
Frola
e al
signor
Ponza
, suo
genero
.
Ma
procediamo
con
ordine
.
Questo
signor
Ponza
arrivò
a
Valdana
or sono tre
mesi
,
segretario
di
prefettura
.
Prese
alloggio
nel
casolare
nuovo
all'
uscita
del
paese
, quello che
chiamano
"il
Favo
".
Lì
. All'
ultimo
piano
, un
quartierino
. Tre
finestre
che
danno
sulla
campagna
,
alte
,
tristi
(ché la
facciata
di
là
, all'
aria
di
tramontana
, su tutti quegli
orti
pallidi
, chi
sa
perché, benché
nuova
, s'è tanto
intristita
) e tre
finestre
interne
, di qua, sul
cortile
, ove
gira
la
ringhiera
del
ballatojo
diviso
da
tramezzi
a
grate
.
Pendono
da quella
ringhiera
,
lassù
lassù
, tanti
panierini
pronti
a esser
calati
col
cordino
a un
bisogno
.
Nello stesso
tempo
, però, con
maraviglia
di tutti, il
signor
Ponza
fissò
nel
centro
della
città
, e
propriamente
in
Via
dei
Santi
n. 15, un altro
quartierino
mobigliato
di tre
camere
e
cucina
.
Disse
che
doveva
servire
per la
suocera
,
signora
Frola
. E difatti questa
arrivò
cinque o sei
giorni
dopo; e il
signor
Ponza
si
recò
ad
accoglierla
, lui solo, alla
stazione
e la
condusse
e la
lasciò
lì
,
sola
.
Ora
,
via
, si
capisce
che una
figliuola
,
maritandosi
,
lasci
la
casa
della
madre
per
andare
a
convivere
col
marito
, anche in un'altra
città
; ma che questa
madre
poi, non
reggendo
a star
lontana
dalla
figliuola
,
lasci
il suo
paese
, la sua
casa
, e la
segua
, e che nella
città
dove tanto la
figliuola
quanto lei sono
forestiere
vada
ad
abitare
in una
casa
a
parte
, questo non si
capisce
più
facilmente
; o si
deve
ammettere
tra
suocera
e
genero
una così
forte
incompatibilità
da
rendere
proprio
impossibile
la
convivenza
, anche in queste
condizioni
.
Naturalmente
a
Valdana
dapprima
si
pensò
così. E certo chi
scapitò
per questo nell'
opinione
di tutti fu il
signor
Ponza
. Della
signora
Frola
, se qualcuno
ammise
che forse
doveva
averci anche lei un po' di
colpa
, o per
scarso
compatimento
o per qualche
caparbietà
o
intolleranza
, tutti
considerarono
l'
amore
materno
che la
traeva
appresso alla
figliuola
, pur
condannata
a non poterle
vivere
accanto.
Gran
parte
ebbe in questa
considerazione
per la
signora
Frola
e nel
concetto
che subito del
signor
Ponza
s'
impresse
nell'
animo
di tutti, che
fosse
cioè
duro
, anzi
crudele
, anche l'
aspetto
dei due, bisogna
dirlo
.
Tozzo
, senza collo,
nero
come un
africano
, con
folti
capelli
ispidi
su la
fronte
bassa
,
dense
e
aspre
sopracciglia
giunte
,
grossi
mustacchi
lucidi
da
questurino
, e negli
occhi
cupi
,
fissi
, quasi senza
bianco
, un'
intensità
violenta
,
esasperata
, a
stento
contenuta
, non si
sa
se di
doglia
tetra
o di
dispetto
della
vista
altrui, il
signor
Ponza
non è
fatto
certamente per
conciliarsi
la
simpatia
o la
confidenza
.
Vecchina
gracile
,
pallida
, è invece la
signora
Frola
, dai
lineamenti
fini
,
nobilissimi
, e una
aria
malinconica
, ma d'una
malinconia
senza
peso
,
vaga
e
gentile
, che non
esclude
l'
affabilità
con tutti.
Ora
di questa
affabilità
,
naturalissima
in lei, la
signora
Frola
ha
dato
subito
prova
in
città
, e subito per essa nell'
animo
di tutti è
cresciuta
l'
avversione
per il
signor
Ponza
; giacché
chiaramente
è
apparsa
a ognuno l'
indole
di lei, non solo
mite
,
remissiva
,
tollerante
, ma anche
piena
d'
indulgente
compatimento
per il
male
che il
genero
le fa; e anche perché s'è venuto a
sapere
che non
basta
al
signor
Ponza
relegare
in una
casa
a
parte
quella
povera
madre
, ma
spinge
la
crudeltà
fino
a
vietarle
anche la
vista
della
figliuola
.
Se non che, non
crudeltà
,
protesta
subito nelle sue
visite
alle
signore
di
Valdana
la
signora
Frola
,
ponendo
le
manine
avanti,
veramente
afflitta
che si possa
pensare
questo di suo
genero
. E s'
affretta
a
decantarne
tutte le
virtù
, a
dirne
tutto il
bene
possibile
e
immaginabile
; quale
amore
, quante
cure
, quali
attenzioni
egli abbia per la
figliuola
, non solo, ma anche per lei, sì, sì, anche per lei;
premuroso
,
disinteressato
... Ah, non
crudele
, no, per
carità
!
C'
è solo questo: che vuole tutta, tutta per sé la
mogliettina
, il
signor
Ponza
,
fino
al
punto
che anche l'
amore
, che questa
deve
avere (e l'
ammette
, come no?) per la sua
mamma
, vuole che le
arrivi
non
direttamente
, ma attraverso lui, per
mezzo
di lui, ecco. Sì, può
parere
crudeltà
, questa, ma non lo è; è un'altra cosa, un'altra cosa ch'ella, la
signora
Frola
,
intende
benissimo
e si
strugge
di non
sapere
esprimere
.
Natura
, ecco... ma no, forse una
specie
di
malattia
... come
dire
? Mio
Dio
,
basta
guardarlo
negli
occhi
. Fanno in prima una
brutta
impressione
, forse, quegli
occhi
; ma
dicono
tutto a chi, come lei,
sappia
leggere
in essi: la
pienezza
chiusa
,
dicono
, di tutto un
mondo
d'
amore
in lui, nel quale la
moglie
deve
vivere
senza mai
uscirne
minimamente
, e nel quale nessun altro, neppure la
madre
,
deve
entrare
.
Gelosia
? Sì, forse; ma a voler
definire
volgarmente
questa
totalità
esclusiva
d'
amore
.
Egoismo
? Ma un
egoismo
che si
dà
tutto, come un
mondo
, alla propria
donna
!
Egoismo
, in
fondo
, sarebbe quello di lei a voler
forzare
questo
mondo
chiuso
d'
amore
, a
volervisi
introdurre
per
forza
, quand'ella
sa
che la
figliuola
è
felice
, così
adorata
... Questo a una
madre
può
bastare
! Del
resto
, non è
mica
vero
ch'ella non la
veda
, la sua
figliuola
. Due o tre
volte
al
giorno
la
vede
:
entra
nel
cortile
della
casa
;
suona
il
campanello
e subito la sua
figliuola
s'
affaccia
di
lassù
.
- Come stai
Tildina
?
-
Benissimo
,
mamma
. Tu?
- Come
Dio
vuole,
figliuola
mia.
Giù
,
giù
il
panierino
!
E nel
panierino
, sempre due
parole
di
lettera
, con le
notizie
della
giornata
. Ecco, le
basta
questo.
Dura
ormai
da
quattr'
anni
questa
vita
, e ci s'è
abituata
la
signora
Frola
.
Rassegnata
, sì. E quasi non ne
soffre
più.
Com'è
facile
intendere
, questa
rassegnazione
della
signora
Frola
, quest'
abitudine
ch'ella dice d'aver
fatto
al suo
martirio
,
ridondano
a
carico
del
signor
Ponza
, suo
genero
, tanto più, quanto più ella col suo lungo
discorso
si
affanna
a
scusarlo
.
Con
vera
indignazione
perciò, e anche
dirò
con
paura
, le
signore
di
Valdana
che hanno
ricevuto
la prima
visita
della
signora
Frola
,
accolgono
il
giorno
dopo l'
annunzio
di un'altra
visita
inattesa
, del
signor
Ponza
, che le
prega
di
concedergli
due
soli
minuti
d'
udienza
, per una "
doverosa
dichiarazione
", se non
reca
loro
incomodo
.
Affocato
in
volto
, quasi
congestionato
, con gli
occhi
più
duri
e più
tetri
che mai, un
fazzoletto
in
mano
che
stride
per la sua
bianchezza
,
insieme
coi
polsini
e il
colletto
della
camicia
, sul
nero
della
carnagione
, del
pelame
e del
vestito
, il
signor
Ponza
,
asciugandosi
di
continuo
il
sudore
che gli
sgocciola
dalla
fronte
bassa
e dalle
gote
raschiose
e
violacee
, non già per il
caldo
, ma per la
violenza
evidentissima
dello
sforzo
che fa su se stesso e per cui anche le
grosse
mani
dalle
unghie
lunghe
gli
tremano
; in questo e in quel
salotto
, davanti a quelle
signore
che lo
mirano
quasi
atterrite
,
domanda
prima se la
signora
Frola
, sua
suocera
, è stata a
visita
da loro il
giorno
avanti; poi, con
pena
, con
sforzo
, con
agitazione
di
punto
in
punto
crescenti
, se ella ha
parlato
loro della
figliuola
e se ha
detto
che egli le
vieta
assolutamente
di
vederla
e di
salire
in
casa
sua.
Le
signore
, nel
vederlo
così
agitato
, com'è
facile
immaginare
, s'
affrettano
a
rispondergli
che la
signora
Frola
, sì, è
vero
, ha
detto
loro di quella
proibizione
di
vedere
la
figlia
, ma anche tutto il
bene
possibile
e
immaginabile
di lui,
fino
a
scusarlo
, non solo, ma anche a non
dargli
nessun'
ombra
di
colpa
per quella
proibizione
stessa.
Se non che, invece di
quietarsi
, a questa
risposta
delle
signore
, il
signor
Ponza
si
agita
di più; gli
occhi
gli
diventano
più
duri
, più
fissi
, più
tetri
; le
grosse
gocce
di
sudore
più
spesse
; e alla
fine
, facendo uno
sforzo
ancor più
violento
su se stesso, viene alla sua "
dichiarazione
doverosa
".
La quale è questa,
semplicemente
: che la
signora
Frola
,
poveretta
, non
pare
, ma è
pazza
.
Pazza
da quattro
anni
, sì. E la sua
pazzia
consiste
appunto
nel
credere
che egli non
voglia
farle
vedere
la
figliuola
. Quale
figliuola
? E'
morta
, è
morta
da quattro
anni
la
figliuola
: e la
signora
Frola
,
appunto
per il
dolore
di questa
morte
, è
impazzita
: per
fortuna
,
impazzita
, sì, giacché la
pazzia
è stata per lei lo
scampo
dal suo
disperato
dolore
.
Naturalmente
non poteva
scamparne
, se non così, cioè
credendo
che non sia
vero
che la sua
figliuola
è
morta
e che sia lui, invece, suo
genero
, che non vuole più
fargliela
vedere
.
Per
puro
dovere
di
carità
verso un'
infelice
, egli, il
signor
Ponza
,
seconda
da quattro
anni
, a
costo
di molti e
gravi
sacrifici
, questa
pietosa
follia
:
tiene
, con
dispendio
superiore
alle sue
forze
, due
case
: una per sé, una per lei; e
obbliga
la sua
seconda
moglie
, che per
fortuna
caritatevolmente
si
presta
volentieri
, a
secondare
anche lei questa
follia
. Ma
carità
,
dovere
, ecco,
fino
a un certo
punto
: anche per la sua
qualità
di
pubblico
funzionario
, il
signor
Ponza
non può
permettere
che si
creda
di lui, in
città
, questa cosa
crudele
e
inverosimile
: ch'egli cioè, per
gelosia
o per altro,
vieti
a una
povera
madre
di
vedere
la propria
figliuola
.
Dichiarato
questo, il
signor
Ponza
s'
inchina
innanzi allo
sbalordimento
delle
signore
, e
va
via
. Ma questo
sbalordimento
delle
signore
non ha neppure il
tempo
di
scemare
un po', che
rieccoti
la
signora
Frola
con la sua
aria
dolce
di
vaga
malinconia
a
domandare
scusa
se, per
causa
sua, le
buone
signore
si sono
prese
qualche
spavento
per la
visita
del
signor
Ponza
, suo
genero
.
E la
signora
Frola
, con la maggior
semplicità
e
naturalezza
del
mondo
,
dichiara
a sua
volta
, ma in gran
confidenza
, per
carità
! poiché il
signor
Ponza
è un
pubblico
funzionario
, e
appunto
per questo ella la prima
volta
s'è
astenuta
dal
dirlo
, ma sì, perché questo potrebbe
seriamente
pregiudicarlo
nella
carriera
; il
signor
Ponza
,
poveretto
-
ottimo
,
ottimo
inappuntabile
segretario
alla
prefettura
,
compìto
,
preciso
in tutti i suoi
atti
, in tutti i suoi
pensieri
,
pieno
di tante
buone
qualità
- il
signor
Ponza
,
poveretto
, su quest'
unico
punto
non... non
ragiona
più, ecco; il
pazzo
è lui,
poveretto
; e la sua
pazzia
consiste
appunto
in questo: nel
credere
che sua
moglie
sia
morta
da quattro
anni
e nell'
andar
dicendo
che la
pazza
è lei, la
signora
Frola
che
crede
ancora
viva
la
figliuola
. No, non lo fa per
contestare
in certo qual modo innanzi agli altri quella sua
gelosia
quasi
maniaca
e quella
crudele
proibizione
a lei di
vedere
la
figliuola
, no;
crede
,
crede
sul
serio
il
poveretto
che sua
moglie
sia
morta
e che questa che ha con sé sia una
seconda
moglie
.
Caso
pietosissimo
! Perché
veramente
col suo troppo
amore
quest'
uomo
rischiò
in prima di
distruggere
, d'
uccidere
la
giovane
moglietta
delicatina
, tanto che si
dovette
sottrargliela
di
nascosto
e
chiuderla
a
insaputa
di lui in una
casa
di
salute
. Ebbene, il
povero
uomo
, a cui già per quella
frenesia
d'
amore
s'
era
anche
gravemente
alterato
il
cervello
, ne
impazzì
;
credette
che la
moglie
fosse
morta
davvero
: e questa
idea
gli si
fissò
talmente
nel
cervello
, che non ci fu più verso di
levargliela
, neppure quando,
ritornata
dopo circa un
anno
florida
come prima, la
moglietta
gli fu
ripresentata
. La
credette
un'altra; tanto che si
dovette
con l'
ajuto
di tutti,
parenti
e
amici
,
simulare
un
secondo
matrimonio
, che gli ha
ridato
pienamente
l'
equilibrio
delle
facoltà
mentali
.
Ora
la
signora
Frola
crede
d'aver qualche
ragione
di
sospettare
che da un
pezzo
suo
genero
sia del tutto
rientrato
in sé e ch'egli
finga
,
finga
soltanto
di
credere
che sua
moglie
sia una
seconda
moglie
, per
tenersela
così tutta per sé, senza
contatto
con nessuno, perché forse tuttavia di tanto in tanto gli
balena
la
paura
che di
nuovo
gli possa esser
sottratta
nascostamente
. Ma sì. Come
spiegare
, se no, tutte le
cure
, le
premure
che ha per lei, sua
suocera
, se
veramente
egli
crede
che è una
seconda
moglie
quella che ha con sé? Non
dovrebbe
sentire
l'
obbligo
di tanti
riguardi
per una che, di
fatto
, non sarebbe più sua
suocera
, è
vero
? Questo, si
badi
, la
signora
Frola
lo dice, non per
dimostrare
ancor
meglio
che il
pazzo
è lui; ma per
provare
anche a se stessa che il suo
sospetto
è
fondato
.
- E intanto, -
conclude
con un
sospiro
che su le
labbra
le s'
atteggia
in un
dolce
mestissimo
sorriso
, - intanto la
povera
figliuola
mia
deve
fingere
di non esser lei, ma un'altra, e anch'io sono
obbligata
a
fingermi
pazza
credendo
che la mia
figliuola
sia ancora
viva
. Mi
costa
poco,
grazie
a
Dio
, perché è
là
, la mia
figliuola
,
sana
e
piena
di
vita
; la
vedo
, le
parlo
; ma sono
condannata
a non poter
convivere
con lei, e anche a
vederla
e a
parlarle
da
lontano
, perché egli possa
credere
, o
fingere
di
credere
che la mia
figliuola
,
Dio
liberi
, è
morta
e che questa che ha con sé è una
seconda
moglie
. Ma
torno
a
dire
, che
importa
se con questo siamo
riusciti
a
ridare
la
pace
a tutti e due?
So
che la mia
figliuola
è
adorata
,
contenta
; la
vedo
; le
parlo
; e mi
rassegno
per
amore
di lei e di lui a
vivere
così e a
passare
anche per
pazza
,
signora
mia,
pazienza
...
Dico
, non vi
sembra
che a
Valdana
ci sia proprio da
restare
a
bocca
aperta
, a
guardarci
tutti negli
occhi
, come
insensati
? A chi
credere
dei due? Chi è il
pazzo
? Dov'è la
realtà
? dove il
fantasma
?
Lo potrebbe
dire
la
moglie
del
signor
Ponza
. Ma non
c'
è da
fidarsi
se, davanti a lui, costei dice d'esser
seconda
moglie
; come non
c'
è da
fidarsi
se, davanti alla
signora
Frola
,
conferma
d'esserne la
figliuola
. Si
dovrebbe
prenderla
a
parte
e farle
dire
a
quattr'
occhi
la
verità
. Non è
possibile
. Il
signor
Ponza
- sia o no lui il
pazzo
- è
realmente
gelosissimo
e non
lascia
vedere
la
moglie
a nessuno. La
tiene
lassù
, come in
prigione
, sotto
chiave
; e questo
fatto
è senza
dubbio
in
favore
della
signora
Frola
; ma il
signor
Ponza
dice che è
costretto
a far così, e che sua
moglie
stessa anzi glielo
impone
, per
paura
che la
signora
Frola
non le
entri
in
casa
all'
improvviso
. Può
essere
una
scusa
. Sta anche di
fatto
che il
signor
Ponza
non
tiene
neanche una
serva
in
casa
. Dice che lo fa per
risparmio
,
obbligato
com'è a
pagar
l'
affitto
di due
case
; e si
sobbarca
intanto a farsi da sé la
spesa
giornaliera
, e la
moglie
, che a suo
dire
non è la
figlia
della
signora
Frola
, si
sobbarca
anche lei per
pietà
di questa, cioè d'una
povera
vecchia
che fu
suocera
di suo
marito
, a
badare
a tutte le
faccende
di
casa
, anche alle più
umili
,
privandosi
dell'
ajuto
di una
serva
.
Sembra
a tutti un po' troppo. Ma è anche
vero
che questo
stato
di
cose
, se non con la
pietà
, può
spiegarsi
con la
gelosia
di lui.
Intanto, il
signor
Prefetto
di
Valdana
s'è
contentato
della
dichiarazione
del
signor
Ponza
. Ma certo l'
aspetto
e in gran
parte
la
condotta
di costui non
depongono
in suo
favore
, almeno per le
signore
di
Valdana
più
propense
tutte quante a
prestar
fede
alla
signora
Frola
. Questa, difatti, viene
premurosa
a
mostrar
loro le
letterine
affettuose
che le
cala
giù
col
panierino
la
figliuola
, e anche
tant'
altri
privati
documenti
, a cui però il
signor
Ponza
toglie
ogni
credito
,
dicendo
che le sono
stati
rilasciati
per
confortare
il
pietoso
inganno
.
Certo è questo, a ogni modo: che
dimostrano
tutt'e due, l'uno per l'altra, un
meraviglioso
spirito
di
sacrifizio
,
commoventissimo
; e che ciascuno ha per la
presunta
pazzia
dell'altro la
considerazione
più
squisitamente
pietosa
.
Ragionano
tutt'e due a
meraviglia
; tanto che a
Valdana
non sarebbe mai venuto in
mente
a nessuno di
dire
che l'uno dei due
era
pazzo
, se non l'avessero
detto
loro: il
signor
Ponza
della
signora
Frola
, e la
signora
Frola
del
signor
Ponza
.
La
signora
Frola
va
spesso
a
trovare
il
genero
alla
prefettura
per aver da lui qualche
consiglio
, o lo
aspetta
all'
uscita
per farsi
accompagnare
in qualche
compera
: e
spessissimo
, dal
canto
suo, nelle
ore
libere
e ogni
sera
il
signor
Ponza
va
a
trovare
la
signora
Frola
nel
quartierino
mobigliato
; e ogni qual
volta
per
caso
l'uno s'
imbatte
nell'altra per
via
, subito con la
massima
cordialità
si
mettono
insieme
; egli le
dà
la
destra
e, se
stanca
, le
porge
il
braccio
, e
vanno
così,
insieme
, tra il
dispetto
aggrondato
e lo
stupore
e la
costernazione
della
gente
che li
studia
, li
squadra
, li
spia
e, niente!, non
riesce
ancora in nessun modo a
comprendere
quale sia il
pazzo
dei due, dove sia il
fantasma
, dove la
realtà
.
Precedente
-
Successivo
Indice
:
Generale
-
Opera
|
Parole
:
Alfabetica
-
Frequenza
-
Rovesciate
-
Lunghezza
-
Statistiche
|
Aiuto
|
Biblioteca IntraText
IntraText®
(V89)
Copyright
1996-2007 EuloTech SRL