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Luigi Pirandello
Scialle nero
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Visto che non piove (Tonache di Montelusa)
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Visto
che non
piove
(
Tonache
di
Montelusa
)
Era
ogni
anno
una
sopraffazione
indegna
, una
sconcia
prepotenza
di tutto il
contadiname
di
Montelusa
contro i
poveri
canonici
della nostra
gloriosa
Cattedrale
.
La
statua
della
SS.
Immacolata
,
custodita
tutto l'
anno
dentro un
armadio
a
muro
nella
sagrestia
della
chiesa
di S.
Francesco
d'
Assisi
, il
giorno
otto
dicembre
, tutta
parata
d'
ori
e di
gemme
, col
manto
azzurro
di
seta
stellato
d'
argento
, dopo le
solenni
funzioni
in
chiesa
,
era
condotta
sul
fercolo
in
processione
per le
erte
vie
di
Montelusa
, tra le
vecchie
casupole
screpolate
,
pigiate
, quasi l'una sull'altra; su, su,
fino
alla
Cattedrale
in
cima
al colle; e
lì
lasciata
, la
sera
,
ospite
del
patrono
S.
Gerlando
.
Nella
Cattedrale
, la
SS.
Immacolata
avrebbe
dovuto
rimanere
dalla
sera
del
giovedì
alla
mattina
della
domenica
: due
giorni
e
mezzo
. Ma
ormai
, per
consuetudine
,
parendo
troppo breve questo
tempo
, si
lasciava
stare per quella prima
domenica
dopo la
festa
, e si
aspettava
la
domenica
seguente
per
ricondurla
con una
nuova
e più
pomposa
processione
alla
chiesa
di S.
Francesco
.
Se non che, quasi ogni
anno
avveniva
che il
trasporto
, quella
seconda
domenica
, non si potesse fare per il
cattivo
tempo
e si
dovesse
rimandare
a un'altra
domenica
; e, di
domenica
in
domenica
, talvolta per più
mesi
di
seguito
.
Ora
, questo
prolungamento
d'
ospitalità
, per se stesso, non sarebbe
stato
niente, se la
SS.
Immacolata
non avesse
goduto
per
antichissimo
privilegio
d'una
prebenda
durante tutto il
tempo
della sua
permanenza
alla
Cattedrale
. Per tutti i
giorni
che la
SS.
Immacolata
vi stava,
era
come se nel
Capitolo
ci
fosse
un
canonico
in più:
tirava
, su le
esequie
e su tutto, proprio quando un
canonico
; e i
deputati
della
Congregazione
sorvegliavano
con tanto d'
occhi
perché nulla Le
fosse
detratto
di quanto Le
spettava
, affinché più
splendida
, anche coi
frutti
di quella
prebenda
, potesse ogni
anno
riuscire
la
festa
in Suo
onore
. Questo, oltre a tutte le altre
spese
che
gravavano
sul
Capitolo
per quella
permanenza
;
spese
e
fatiche
: cioè,
funzioni
ogni
giorno
, ogni
giorno
predica
, e
spari
di
mortaretti
e di
razzi
e, anche per il
povero
sagrestano
,
lunghe
scampanate
tutte le
mattine
e tutte le
sere
.
Forse, per
amore
della
SS.
Vergine
, i
canonici
della
Cattedrale
avrebbero
sopportato
in
pace
e
sottrazione
e
spese
e
fatiche
, se nel
contadiname
di
Montelusa
non si
fosse
radicata
la
credenza
che la
SS.
Immacolata
volesse
rimanere
nella
Cattedrale
uno e due
mesi
a loro
marcio
dispetto
; e che essi ogni
anno
pregassero
a
mani
giunte
il
cielo
che non
piovesse
almeno la
domenica
che si
doveva
fare il
trasporto
.
Giusto
in quel
tempo
accadeva
che i
contadini
per i loro
seminati
non fossero mai
paghi
dell'
acqua
che il
cielo
mandava
; e se
davvero
qualche
anno
non
pioveva
, ecco che la
colpa
era
dei
canonici
della
Cattedrale
, a cui non
pareva
l'
ora
di
levarsi
d'
addosso
la
SS.
Immacolata
.
Ebbene, a lungo
andare
e a
furia
di
sentirselo
ripetere
, i
canonici
della
Cattedrale
in
verità
s'erano
presi
a
dispetto
, non
propriamente
la
Vergine
, ma quegli
zotici
villanacci
, e più quei
mezzi
signori
della
Congregazione
che, non
contenti
di
tener
desta
nell'
animo
dei
contadini
quella
sconcia
credenza
del loro
dispetto
per la
Vergine
,
spingevano
la
tracotanza
fino
a
spedirne
tre o quattro ogni
sabato
, sul far della
sera
, tra i più
sfrontati
, su alla
piazza
innanzi alla
Cattedrale
, con l'
incarico
di
mettersi
a
passeggiare
con le
mani
dietro la
schiena
e il
naso
all'
aria
, in
attesa
che uno del
Capitolo
uscisse
dalla
chiesa
, per
domandargli
con un
riso
scemo
su le
labbra
:
-
Scusi
,
signor
Canonico
, che
prevede
?
pioverà
o non
pioverà
domani
?
Era
, come si
vede
, anche un'
intollerabile
irriverenza
.
Monsignor
Partanna
avrebbe
dovuto
farla
cessare
a ogni
costo
. Tanto più ch'
era
notorio
a tutti che quei
fratelloni
della
Congregazione
, nella
frenesia
di far
denari
comunque,
arrivavano
fino
a
speculare
indegnamente
su la
Madonna
,
mettendo
anche in
pegno
alla
banca
cattolica
di
San
Gaetano
gli
ori
, le
gemme
e
finanche
il
manto
stellato
, che la
Madonna
aveva
ricevuto
in
dono
dai
fedeli
divoti
.
Monsignor
Vescovo
avrebbe
dovuto
ordinare
che il
ritorno
della
SS.
Immacolata
alla
chiesa
di
San
Francesco
non
andasse
mai oltre la
seconda
domenica
dopo la
festa
, comunque
fosse
il
tempo
,
piovesse
o non
piovesse
. Tanto, non
c'
era
pericolo
che si
bagnasse
sotto il
magnifico
baldacchino
sorretto
a
turno
dai
seminaristi
di più
robusta
complessione
.
Erano invece le
donne
dei
contadini
, le
femmine
dei
popolo
- o come
ripetevano
i
reverendi
canonici
del
Capitolo
- le
sgualdrinelle
, le
sgualdrinelle
, che avevano
paura
di
bagnarsi
; e
dicevano
la
Vergine
! Non volevano
sciuparsi
gli
abiti
di
seta
, con cui si
paravano
per quella
processione
dando
uno
spettacolo
di
sacrilega
vanità
atteggiate
tutte come la
SS.
Immacolata
, con le
mani
un po'
levate
e
aperte
innanzi al
seno
,
piene
d'
anelli
in tutte le
dita
, con lo
scialle
di
seta
appuntato
con gli
spilli
alle
spalle
, gli
occhi
volti
al
cielo
, e tutti i
pendagli
e tutti i
lagrimoni
degli
orecchini
e delle
spille
e dei
braccialetti
,
ciondolanti
a ogni
passo
.
Ma
Monsignor
Vescovo
non se ne voleva
dar
per
inteso
.
Forse,
ora
ch'
era
vecchio
e
cadente
, aveva
paura
di
bagnarsi
anche lui e di
prendere
un
malanno
,
seguendo
a
capo
scoperto
il
fercolo
, sotto la
pioggia
; e poco gl'
importava
che il
povero
vicario
capitolare
,
Monsignor
Lentini
,
fosse
ridotto
, quell'
anno
, per le tante
prediche
, una al
giorno
, sempre su lo stesso
argomento
, in uno
stato
da far
compassione
finanche
alle
panche
della
chiesa
.
Erano già
undici
domeniche
,
undici
, dall'otto
dicembre
, che il
pover
uomo
,
levando
il
capo
dal
guanciale
,
chiedeva
con
voce
lamentosa
alla
Piconella
, sua
vecchia
casiera
, la quale ogni
mattina
veniva a
recargli
a
letto
il
caffè
:
-
Piove
?
E la
Piconella
non
sapeva
più come
rispondergli
. Perché
pareva
veramente
che il
tempo
si
fosse
divertito
a
straziare
quel
brav
'
uomo
con una
incredibile
raffinatezza
di
crudeltà
. Qualche
domenica
era
aggiornato
sereno
, e allora la
Piconella
era
corsa
tutta
esultante
a
darne
l'
annunzio
al suo
Monsignor
Vicario
:
- Il
sole
, il
sole
!
Monsignor
Vicario
, il
sole
!
E il
sagrestano
della
Cattedrale
dàgli
a
sonare
a
festa
le
campane
,
din
don
dan
,
din
don
dan
, ché certo la
SS.
Immacolata
quella
mattina
, prima di
mezzogiorno
, se ne sarebbe
andata
via
.
Se non che, quando già alla
piazza
della
Cattedrale
era
cominciata
ad
affluir
la
gente
per la
processione
e s'
era
finanche
aperta
la
porta
di
ferro
su la
scalinata
presso il
seminario
,
donde
la
SS.
Vergine
soleva
uscire
ogni
anno
, e dal
seminario
erano
arrivati
a due a due in lungo
ordine
i
seminaristi
parati
coi
camici
trapunti
, e tutt'in
giro
alla
piazza
erano
stati
disposti
i
mortaretti
, ecco
sopravvenire
in gran
furia
dal
mare
fra
lampi
e
tuoni
una
nuova
burrasca
.
Il
sagrestano
,
dàgli
di
nuovo
a
sonar
tutte le
campane
per
scongiurarla
, sul
fermento
della
folla
che s'
era
messa
intanto a
protestare
,
indignata
perché sotto quella
incombente
minaccia
del
tempo
i
canonici
volessero
mandar
via
a
precipizio
la
Madonna
.
E
fischi
e
urli
e
invettive
sotto il
palazzo
vescovile
, finché
Monsignor
Vescovo
, per
rimettere
la
calma
, non aveva
fatto
annunziare
da uno de' suoi
segretarii
che la
processione
era
rimandata
alla
domenica
seguente
,
tempo
permettendo
.
Per ben cinque
domeniche
su
undici
s'
era
ripetuta
questa
scena
.
Quell'
undicesima
domenica
, appena la
piazza
fu
sgombra
, tutti i
canonici
del
Capitolo
irruppero
furenti
nella
casa
del
vicario
capitolare
,
Monsignor
Lentini
. A ogni
costo
, a ogni
costo
bisognava
trovare
un
rimedio
contro quella
soperchieria
brutale
!
Il
povero
vicario
capitolare
si
reggeva
la
testa
con le
mani
e
guardava
tutti in
giro
come se
fosse
intronato
.
S'erano
avventati
contro lui, più che contro gli altri, i
fischi
, gli
urli
, le
minacce
della
folla
. Ma non
era
intronato
per questo il
povero
vicario
capitolare
. Dopo
undici
settimane
, un'altra
settimana
di
prediche
su la
SS.
Immacolata
! In quel
momento
il
pover
uomo
non poteva
pensare
ad altro, e a questo
pensiero
, si
sentiva
proprio
levar
di
cervello
.
Il
rimedio
lo
trovò
Monsignor
Landolina
, il
rettore
terribile
del
Collegio
degli
Oblati
.
Bastò
che egli
proferisse
un
nome
, perché d'
improvviso
si
sedasse
l'
agitazione
di tutti quegli
animi
.
- Il
Mèola
! Qua ci vuole il
Mèola
!
Amici
miei, bisogna
ricorrere
al
Mèola
!
Marco
Mèola
, il
feroce
tribuno
anticlericale
, che
quattr'
anni
addietro
aveva
giurato
di
salvar
Montelusa
da una
temuta
invasione
di
padri
Liguorini
, aveva
ormai
perduto
ogni
popolarità
. Perché, pur essendo
vero
da una
parte
che il
giuramento
era
stato
mantenuto
, non
era
men
vero
dall'altra che i
mezzi
adoperati
e le
arti
che aveva
dovuto
usare
per
mantenerlo
, e poi quel
ratto
, e poi la
ricchezza
che
glien
'
era
derivata
, non erano
valsi
a
dar
credito
alla
dimostrazione
ch'egli voleva fare, che il suo, cioè,
era
stato
un
sacrifizio
eroico
. Se la
nipote
di
Monsignor
Partanna
, infatti, la
educanda
rapita
,
era
brutta
e
gobba
,
belli
e
ballanti
e
sonanti
erano i
denari
della
dote
che il
Vescovo
era
stato
costretto
a
dargli
; e, in
fondo
, i
pezzi
grossi
del
clero
montelusano
, ai quali non
era
mai
andata
a
sangue
quella
promessa
del loro
Vescovo
di far
tornare
i
padri
Liguorini
, se non
amici
apertamente
, avevano di
nascosto
, anche dopo quella
scappata
, anzi
appunto
per quella
scappata
,
seguitato
a
veder
di buon
occhio
Marco
Mèola
.
Tuttavia,
ora
, a costui
doveva
senza
dubbio
piacere
che, senza
rischio
di
guastarsi
coi
segreti
amici
, gli si
offrisse
un'
occasione
per
riconquistar
la
stima
degli
antichi
compagni
, il
prestigio
perduto
di
tribuno
anticlericale
.
Orbene,
bisognava
mandar
furtivamente
al
Mèola
due
fidati
amici
a
proporgli
a
nome
dell'
intero
Capitolo
di
tenere
per la
ventura
domenica
una
conferenza
contro le
feste
religiose
in
genere
, contro le
processioni
sacre
in
ispecie
,
togliendo
a
pretesto
i
deplorati
disordini
delle
scorse
domeniche
, quegli
urli
, quei
fischi
, quelle
minacce
del
popolo
per
impedire
il
trasporto
della
SS.
Immacolata
dalla
Cattedrale
alla
chiesa
di S.
Francesco
.
Sparso
per tutto il
paese
con molto
rumore
l'
annunzio
di quella
conferenza
, si sarebbe
facilmente
indotto
il
Vescovo
a
pubblicare
un'
indignata
protesta
contro la
patente
violazione
che della
libertà
del
culto
avevano in
animo
di
tentare
i
liberali
di
Montelusa
,
nemici
della
fede
, e un
invito
sacro
a tutti i
fedeli
della
diocesi
perché la
ventura
domenica
, con qualunque
tempo
,
piovesse
o non
piovesse
, si
raccogliessero
nella
piazza
della
Cattedrale
a
difendere
da ogni
possibile
ingiuria
la
venerata
immagine
della
SS.
Immacolata
.
Questa
proposta
di
Monsignor
Landolina
fu
accolta
e
approvata
unanimemente
dai
canonici
del
Capitolo
.
Solo quel
sant'
uomo
del
vicario
,
Monsignor
Lentini
,
osò
invitare
i
colleghi
a
considerare
se non
fosse
imprudente
sollevar
disordini
anche dall'altra
parte
,
andare
a
stuzzicar
quel
vespajo
. Ma,
suggeritagli
l'
idea
che da quella
conferenza
del
Mèola
avrebbe
tratto
argomento
di
predica
per la
settimana
ventura
contro l'
intolleranza
che voleva
impedire
ai
fedeli
di
manifestare
la propria
divozione
alla
Vergine
, con parecchi: - "
Capisco
, ma...
capisco
, ma..." - alla
fine
si
arrese
.
La
trovata
di
Monsignor
Landolina
ebbe un
effetto
di gran
lunga
superiore
a quello che gli stessi
canonici
del
Capitolo
se ne
ripromettessero
.
Dopo
quattr'
anni
di
silenzio
,
Marco
Mèola
si
scagliò
in
piazza
con le
furie
d'un
leone
affamato
. Dopo due
giorni
di
vociferazioni
nel
circolo
degli
impiegati
civili
, nel
caffè
di
Pedoca
,
riuscì
a
promuovere
una tale
agitazione
, che
Monsignor
Vescovo
fu
costretto
veramente
a
rispondere
con una
fierissima
pastorale
e, nell'
invito
sacro
,
chiamò
a
raccolta
per la
ventura
domenica
non solo tutti i
fedeli
di
Montelusa
ma anche quelli dei
paesi
vicini
.
"
Piova
pure
a
diluvio
,"
concludeva
l'
invito
, "noi siamo
sicuri
che la più
fiera
tempesta
non
smorzerà
d'un
punto
il vostro
sacro
e
fervidissimo
ardore
.
Piova
pure
a
diluvio
,
domenica
ventura
la
SS.
Immacolata
uscirà
dalla nostra
gloriosa
Cattedrale
, e
scortata
e
difesa
da tutti i
fedeli
della
Diocesi
, la
SS.
Ospite
rientrerà
nella sua
sede
."
Ma, neanche a farlo
apposta
, quella
dodicesima
domenica
recò
, dopo tanta e così
lunga
intemperie
, il
riso
della
primavera
, il
primo
riso
, e con tale
dolcezza
, che ogni
turbolenza
cadde
d'un
tratto
, come per
incanto
, dagli
animi
.
Al
suono
festivo
delle
campane
, nell'
aria
chiara
, tutti i
Montelusani
uscirono
a
inebriarsi
del
voluttuoso
tepore
del
primo
sole
della
nuova
stagione
; ed
era
su tutte le
labbra
un
liquido
sorriso
di
beatitudine
e in tutte le
membra
un
delizioso
languore
, un'
accorata
voglia
d'
abbandonarsi
in
cordiali
abbracci
fraterni
.
Allora il
vicario
capitolare
Monsignor
Lentini
, che dal
lunedì
al
sabato
di quella
dodicesima
settimana
aveva
dovuto
fare altre sei
prediche
su la
SS.
Immacolata
, con un
filo
di
voce
chiamò
attorno
a sé i
canonici
del
Capitolo
e
domandò
loro, se non si potesse in qualche modo
impedire
lo
scandalo
ormai
inutile
di quella
conferenza
anticlericale
del
Mèola
, per cui si
sentiva
come una
spina
nel
cuore
.
Si poteva esser certi che né per quel
giorno
sarebbe
piovuto
, né più per
mesi
. Non poteva il
Mèola
darsi
per
ammalato
e
rimandar
la
conferenza
ad altro
tempo
, all'
anno
venturo
magari
, per la
seconda
domenica
di
pioggia
dopo l'otto
dicembre
?
- Eh già!
Sicuro
! -
riconobbero
subito i
canonici
. - Così il
rimedio
non
andrebbe
sciupato
!
I due
fidati
amici
dell'altra
volta
furono
rimandati
in gran
fretta
dal
Mèola
. Un
raffreddore
, una
costipazione
, un
attacco
di
gotta
, un
improvviso
abbassamento
di
voce
:
-
Visto
che non
piove
...
Il
Mèola
recalcitrò
,
inferocito
.
Rinunziare
?
rimandare
? Ah no,
perdio
, si
pretendeva
troppo da lui,
ora
ch'
era
riuscito
a
riacciuffare
il
favore
dei
liberali
di
Montelusa
!
-
Va
bene
, - gli
dissero
quei due
amici
. - Se
pioveva
... Ma
visto
che non
piove
...
-
Visto
che non
piove
, -
tuonò
il
Mèola
- il
signor
Prefetto
della
provincia
che fa? Potrebbe lui solo, lui solo per
ragioni
d'
ordine
pubblico
,
proibire
ormai
la
conferenza
!
Andate
subito dal
Prefetto
,
visto
che non
piove
, e io potrò anche
ricevere
a
letto
, fra un'
ora
, con un
febbrone
da
cavallo
, l'
annunzio
della
proibizione
!
Così la
SS.
Immacolata
ritornò
, senz'alcun
disordine
, alla
chiesa
di S.
Francesco
d'
Assisi
dopo
dodici
domeniche
di
permanenza
alla
Cattedrale
, il
giorno
25 di
febbrajo
. E il
giubilo
del
popolo
fu quell'
anno
veramente
straordinario
per la
sconfitta
data
dal
bel
tempo
ai
liberali
di
Montelusa
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