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Le Mecaniche
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Diffinizioni
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Diffinizioni
Quello che in tutte le
scienze
demostrative
è
necessario
di
osservarsi
,
doviamo
noi ancora in questo
trattato
seguitare
: che è di
proporre
le
diffinizioni
dei
termini
proprii di questa
facultà
, e le
prime
supposizioni
, delle quali, come da
fecondissimi
semi
,
pullulano
e
scaturiscono
consequentemente
le
cause
e le
vere
demonstrazioni
delle
proprietà
di tutti gl'
instrumenti
mecanici
. I quali
servono
per lo più intorno ai
moti
delle
cose
gravi
; però
determineremo
primamente
quello che sia
gravità
.
Adimandiamo
adunque
gravità
quella
propensione
di
muoversi
naturalmente
al
basso
, la quale, nei
corpi
solidi
, si
ritrova
cagionata
dalla maggiore o
minore
copia
di
materia
, dalla quale vengono
constituiti
.
Momento
è la
propensione
di
andare
al
basso
,
cagionata
non tanto dalla
gravità
del
mobile
, quanto dalla
disposizione
che
abbino
tra di loro
diversi
corpi
gravi
; mediante il qual
momento
si
vedrà
molte
volte
un
corpo
men
grave
contrapesare
un altro di maggior
gravità
: come nella
stadera
si
vede
un
picciolo
contrapeso
alzare
un altro
peso
grandissimo
, non per
eccesso
di
gravità
, ma sì
bene
per la
lontananza
dal
punto
donde
viene
sostenuta
la
stadera
; la quale,
congiunta
con la
gravità
del
minor
peso
, gli
accresce
momento
ed
impeto
di
andare
al
basso
, col quale può
eccedere
il
momento
dell'altro maggior
grave
. È dunque il
momento
quell'
impeto
di
andare
al
basso
,
composto
di
gravità
,
posizione
e di altro, dal che possa
essere
tal
propensione
cagionata
.
Centro
della
gravità
si
diffinisce
essere
in ogni
corpo
grave
quel
punto
, intorno al quale
consistono
parti
di
eguali
momenti
: sì che,
imaginandoci
tale
grave
essere
dal
detto
punto
sospeso
e
sostenuto
, le
parti
destre
equilibreranno
le
sinistre
, le
anteriori
le
posteriori
, e quelle di sopra quelle di sotto; sì che il
detto
grave
, così
sostenuto
, non
inclinerà
da
parte
alcuna, ma,
collocato
in qual si
voglia
sito
e
disposizione
, purché
sospeso
dal
detto
centro
,
rimarrà
saldo
. E questo è quel
punto
, il quale
anderebbe
ad
unirsi
col
centro
universale
delle
cose
gravi
, ciò è con quello della
terra
, quando in qualche
mezzo
libero
potesse
descendervi
.
Dal che
caveremo
noi questa
supposizione
: Qualunque
grave
muoversi
al
basso
così, che il
centro
della sua
gravità
non
esca
mai fuori di quella
linea
retta
, che da esso
centro
,
posto
nel
primo
termine
del
moto
, si
produce
insino
al
centro
universale
delle
cose
gravi
. Il che è molto
ragionevolmente
supposto
: perché,
dovendo
esso solo
centro
andarsi
ad
unire
col
centro
comune
, è
necessario
, non essendo
impedito
, che
vadia
a
trovarlo
per la
brevissima
linea
, che è la
sola
retta
. E di più possiamo,
secondariamente
,
supporre
: Ciascheduno
corpo
grave
gravitare
massimamente
sopra il
centro
della sua
gravità
, ed in esso, come in proprio
seggio
,
raccòrsi
ogni
impeto
, ogni
gravezza
, ed in
somma
ogni
momento
.
Suppongasi
finalmente: Il
centro
della
gravità
di due
corpi
egualmente
gravi
essere
nel
mezzo
di quella
linea
retta
, la quale li
detti
due
centri
congiunge
; o
veramente
, due
pesi
eguali
sospesi
in
distanze
eguali
avere il
punto
dell'
equilibrio
nel
commune
congiungimento
di esse
uguali
distanze
: come, per
essempio
,
sendo
la
distanza
CE
eguale
alla
distanza
ED, e da esse
sospesi
due
pesi
eguali
, A,
B
,
supponghiamo
il
punto
dell'
equilibrio
essere
nel
punto
E, non essendo maggior
ragione
di
inclinare
da una che dall'altra
parte
. Ma qui è d'
avvertire
, come tali
distanze
si
devono
misurare
con
linee
perpendicolari
, le quali dal
punto
della
suspensione
caschino
sopra le
linee
rette
, che dai
centri
della
gravità
delli due
pesi
si
tirano
al
centro
commune
delle
cose
gravi
. E però, se la
distanza
ED
fusse
trasportata
in
EF
, il
peso
B
non
contrapeserebbe
il
peso
A; perché
tirandosi
dai
centri
della
gravità
due
linee
rette
al
centro
della
terra
,
vedremo
quella che viene dal
centro
del
peso
I esser più
vicina
al
punto
E, dell'altra
prodotta
dal
centro
del
peso
A.
Devesi
dunque
intendere
, i
pesi
eguali
esser
sospesi
da
distanze
eguali
, ogni
volta
che le
linee
rette
, che dai loro
centri
vanno
a
trovare
il
centro
commune
delle
cose
gravi
, saranno
egualmente
lontane
da quella
linea
retta
, che dal
termine
di esse
distanze
, ciò è dal
punto
della
suspensione
, si
produce
al medesimo
centro
della
terra
.
Determinate
e
supposte
queste
cose
, verremo all'
esplicazione
di un
comunissimo
e
principalissimo
principio
di
buona
parte
delli
strumenti
mecanici
,
dimostrando
come
pesi
diseguali
pendenti
da
distanze
diseguali
peseranno
egualmente
, ogni
volta
che
dette
distanze
abbino
contraria
proporzione
di quella che hanno i
pesi
. Che
pesi
diseguali
pesino
egualmente
,
sospesi
da
distanze
diseguali
, le quali
abbino
contraria
proporzione
di quella che essi
pesi
si
ritrovano
avere, non solamente
dimostreremo
esser
vero
in quel modo che siamo certi della
verità
del
principio
posto
sopra, dove si
suppose
pesi
eguali
pesare
egualmente
da
distanze
eguali
; ma
dimostreremo
essere
la medesima cosa per l'
appunto
, e che altro non è
sospendere
pesi
diseguali
da
distanze
di
contraria
proporzione
, che
pesi
eguali
da
distanze
eguali
.
Intendasi
dunque il
solido
grave
CDFE
, di
gravità
omogenea
in tutte le sue
parti
, ed
egualmente
grosso
per tutto, qual
saria
una
figura
colonnare
o altra
simile
, il quale
dalli
estremi
punti
C
, D sia
sospeso
dalla
linea
AB,
eguale
all'
altezza
del
solido
. Or
dividendo
essa
linea
AB
egualmente
nel
punto
G
, e da esso
sospendendola
, non è
dubbio
alcuno che in esso
punto
G
si farà l'
equilibrio
: perché la
linea
che da esso
punto
si
tirasse
rettamente
al
centro
della
terra
,
passerebbe
per il
centro
della
gravità
del
solido
CF
, e di esso intorno a
detta
linea
consisterebbono
parti
di
eguali
momenti
, e
saria
il medesimo che se dai
punti
A,
B
pendessero
due
metà
del
grave
CF.
Intendasi
adesso
, esser
detto
grave
secondo
la
linea
IS
tagliato
in due
parti
diseguali
; è
manifesto
che la
parte
CS
, come ancora l'altra
SD
, non staranno più in tale
sito
, non avendo altri
sostegni
che li due
legami
AC,
BD
. Però, venendo al
punto
I,
intendasi
aggiunto
un
nuovo
legame
, il quale
fermato
al
punto
H
,
perpendicolarmente
sopraposto
al
taglio
IS
,
sostenga
comunemente
nel
pristino
stato
l'una e l'altra
parte
del
solido
: dal che ne
séguita
che non si essendo fatta
mutazione
alcuna, o di
gravità
o di
sito
, nelle
parti
del
solido
rispetto
alla
linea
AB, l'istesso
punto
G
resterà
centro
dell'
equilibrio
, come da
principio
è
stato
. In oltre, essendo che la
parte
del
solido
CS
è
connessa
alla
libra
mediante li due
legami
CA,
IH
, non è
dubbio
alcuno che se,
tagliando
detti
due
legami
, ne
aggiungeremo
un solo
MK
, da essi due
egualmente
distante
,
trovandosi
sotto di esso il
centro
della
gravità
del
solido
CS
, non si
muterà
o
moverà
di
sito
, ma
salverà
l'
istessa
abitudine
alla
linea
AH; e
fatto
l'istesso dall'altra
parte
IF
, ciò è
rotti
i
legami
HI
,
BD
ed
aggiunto
in
mezzo
il solo
appendicolo
NL
, è
parimente
manifesto
non esser lui per
variare
sito
o
disposizione
rispetto
alla
libra
AB: sì che, stando le
parti
di tutto il
solido
CF
col medesimo
rispetto
alla
libra
AB che sempre son state,
pendendo
l'una,
CS
, dal
punto
M
, e l'altra,
SD
, dal
punto
N, non è
dubbio
l'
equilibrio
farsi ancora dal
punto
medesimo
G.
E già
comincierà
ad
apparire
, come,
pendendo
dagli
estremi
termini
della
linea
MN
li due
gravi
,
CS
, maggiore, ed
SD
,
minore
,
doventano
di
eguali
momenti
, e
generano
l'
equilibrio
nel
punto
G
, facendo
GN
distanza
maggiore della
GM
: e solo
rimane
, per
esseguire
compitamente
il nostro
intento
, che
dimostriamo
, qual
proporzione
si
trova
fra il
peso
CS
ed il
peso
SD
, tale
ritrovarsi
tra la
distanza
NG
e
GM
; il che non sarà
difficile
dimostrare
. Per ciò che, essendo la
linea
MH
metà
dell'HA, e la
NH
metà
della
HB
, sarà tutta la
MN
metà
della
total
linea
AB; della quale è
metà
ancora
BG
; onde esse due
MN
,
GB
saranno tra sé
eguali
: dalle quali
trattone
la
comune
parte
GN
, sarà la
rimanente
MG
eguale
alla
rimanente
NB
; a cui è
parimente
eguale
la
NH
; onde esse
MG
,
NH
, saranno ancora
eguali
; e
posta
communemente
la
parte
GH
, sarà la
MH
eguale
alla
GN
. Ed avendo già
dimostrato
,
MG
agguagliare
HN
, qual
proporzione
avrà la
linea
MH
alla
HN
, tale
averà
la
NG
distanza
alla
distanza
GM
: ma la
proporzione
MH
ad
HN
è quella che ha
KI
a IL, e la
doppia
CI alla
doppia
ID, ed in
somma
il
solido
CS
al
solido
SD
(dei quali
solidi
le
linee
CI, ID sono
altezze
): adunque si
conclude
, la
proporzione
della
distanza
NG
alla
distanza
GM
esser l'
istessa
che ha la
grandezza
del
solido
CS
alla
grandezza
del
solido
SD
; la quale, come è
manifesto
, è quell'
istessa
che hanno le
gravità
dei medesimi
solidi
.
E da quanto si è
detto
parmi
che
apertamente
si
comprenda
, come gli due
gravi
diseguali
CS
,
SD
non
pure
pesino
egualmente
pendendo
da
distanze
le quali
contrariamente
abbino
la medesima
proporzione
, ma di più come, in
rei
natura
, sia il medesimo
effetto
, che se in
distanze
eguali
si
sospendessero
pesi
eguali
: essendo che la
gravità
del
peso
CS
in un certo modo
virtualmente
si
diffonde
oltre il
sostegno
G
, e l'altra del
peso
SD
dal medesimo si
ritira
, come,
essaminando
bene
quanto si è
detto
circa la
presente
figura
, ogni
speculativo
giudizio
può
comprendere
. E,
stante
la medesima
gravità
dei
pesi
ed i medesimi
termini
delle
suspensioni
, quando
bene
si
variassero
le loro
figure
,
riducendole
in
forme
sferiche
,
conforme
alle due X,
Z
, o in altre, non si
dubiterà
che il medesimo
equilibrio
sia per
seguire
; essendo la
figura
accidente
di
qualità
ed
impotente
ad
alterare
la
gravezza
, che più presto dalla
quantità
deriva
. Onde
universalmente
concluderemo
, esser
verissimo
che
pesi
diseguali
pesino
egualmente
,
sospesi
contrariamente
da
distanze
diseguali
, che
abbino
l'
istessa
proporzione
dei
pesi
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