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Le Mecaniche
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Delle taglie
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Delle
taglie
Li
strumenti
, la
natura
dei quali si può
ridurre
, come a suo
principio
e
fondamento
, alla
libra
, sono li già
dichiarati
, ed altri pochissimo da quelli
differenti
.
Ora
, per
intendere
quello che si ha da
dire
circa la
natura
delle
taglie
, fa di
bisogno
che
speculiamo
prima un altro modo di
usare
il
vette
, il quale ci
conferirà
molto all'
investigazione
della
forza
delle
taglie
, ed all'
intelligenza
d'altri
effetti
mecanici
.
L'
uso
della
lieva
di sopra
dichiarato
poneva
in una delle sue
estremità
il
peso
, e nell'altra la
forza
; ed il
sostegno
veniva
collocato
in qualche
luogo
tra le
estremità
. Ma possiamo
servirci
della
lieva
in un altro modo ancora,
ponendo
, come si
vede
nella
presente
figura
, il
sostegno
nella
estremità
A, la
forza
nell'altra
estremità
C
, ed il
peso
D
pendente
da qualche
punto
di
mezzo
, come si
vede
nel
punto
B.
Nel qual modo è
chiara
cosa, che se il
peso
pendesse
da un
punto
egualmente
distante
dalli
due
estremi
A,
C
, come dal
punto
F
, la
fatica
di
sostenerlo
saria
egualmente
divisa
tra li due
punti
A,
C
, sì che la
metà
del
peso
saria
sentito
dalla
forza
C
,
sendo
l'altra
metà
sostenuta
dal
sostegno
A; ma se il
grave
sarà
appeso
in altro
luogo
, come dal
B
,
mostreremo
la
forza
in
C
esser
bastante
a
sostener
il
peso
posto
in
B
, tutta
volta
che ad esso abbia quella
proporzione
, che ha la
distanza
AB alla
distanza
AC. Per
dimostrazione
di che,
immaginiamo
la
linea
BA
essere
prolungata
rettamente
in
G
, e sia la
distanza
BA
eguale
alla
AG
, ed il
peso
E,
pendente
in
G
,
pongasi
eguale
ad esso D: è
manifesto
come, per la
egualità
dei
pesi
E, D e delle
distanze
GA
, AB, il
momento
del
peso
E
agguaglierà
il
momento
del
peso
D, ed
essere
bastante
a
sostenerlo
: adunque qualunque
forza
averà
momento
eguale
a quello del
peso
E, e che potrà
sostenerlo
, sarà
bastante
ancora a
sostenere
il
peso
D. Ma per
sostenere
il
peso
E,
ponendosi
nel
punto
C
forza
tale, il cui
momento
al
peso
E abbia quella
proporzione
che ha la
distanza
GA
alla
distanza
AC, è
bastante
a
sostenerlo
: sarà dunque la medesima
forza
potente
ancora a
sostenere
il
peso
D, il cui
momento
agguaglia
quello del
peso
E. Ma la
proporzione
, che ha la
linea
GA
alla
linea
AC, ha ancora AB alla medesima, essendosi
posta
GA
eguale
ad AB; e perché li
pesi
E, D sono
eguali
,
averà
ciascheduno di loro alla
forza
posta
in
C
l'
istessa
proporzione
: adunque si
conclude
, la
forza
in
C
agguagliare
il
momento
del
peso
D, ogni
volta
che ad esso abbia quella
proporzione
, che ha la
distanza
BA
alla
distanza
CA. E nel
muovere
il
peso
con la
lieva
usata
in questo modo,
comprendesi
, come negli altri
strumenti
, in questo ancora, quanto si
guadagna
di
forza
, tanto
perdersi
di
velocità
.
Imperò
che,
levando
la
forza
C
il
vette
, e
trasferendolo
in AI, il
peso
vien
mosso
per l'
intervallo
BH
; il quale è tanto
minore
dello
spazio
CI
passato
dalla
forza
, quanto la
distanza
AB è
minore
della
distanza
AC, ciò è quanto essa
forza
è
minore
del
peso
.
Dichiarati
questi
principii
,
passeremo
alla
speculazione
delle
taglie
; delle quali la
struttura
e
composizione
si
dichiarerà
insieme
con li loro
usi
. E prima
intendasi
la
girella
ABC
, fatta di
metallo
o
legno
duro
,
volubile
intorno al suo
assetto
, che
passi
per il suo
centro
D, ed intorno a questa
girella
posta
la
corda
EABCF
, da un
capo
della quale
penda
il
peso
E, e dall'altro
intendasi
la
forza
F
:
dico
, il
peso
essere
sostenuto
da
forza
eguale
a sé medesimo, né la
girella
superiore
ABC
apportare
benefizio
alcuno circa il
muovere
o
sostenere
il
detto
peso
con la
forza
posta
in
F.
Imperò
che se
intenderemo
dal
centro
D, che è in
luogo
di
sostegno
, esser
tirate
due
linee
sino alla
circonferenza
della
girella
ai
punti
A,
C
, nei quali le
corde
pendenti
toccano
la
circonferenza
,
averemo
una
libra
di
braccia
eguali
, essendo li
semidiametri
DA,
DC
eguali
, li quali
determinano
le
distanze
delle due
suspensioni
dal
centro
e
sostegno
D; onde è
manifesto
, il
peso
pendente
da A non poter
essere
sostenuto
da
peso
minore
pendente
da
C
, ma sì
bene
da
eguale
, perché tale è la
natura
dei
pesi
eguali
,
pendenti
da
distanze
eguali
: ed ancorché nel
muoversi
a
basso
la
forza
F
si venga a
girare
intorno la
girella
ABC
, non però si
muta
l'
abitudine
e
rispetto
, che il
peso
e la
forza
hanno alle due
distanze
AD,
DC
; anzi la
girella
circondotta
doventa
una
libra
simile
alla AC, ma
perpetuata
. Dal che possiamo
comprendere
quanto
puerilmente
s'
ingannasse
Aristotile
, il quale
stimò
che, col far maggiore la
girella
ABC
, si potesse con
manco
fatica
levare
il
peso
,
considerando
come all'
accrescimento
di tale
girella
si
accresceva
la
distanza
DC
; ma non
considerò
che altrettanto si
cresceva
l'altra
distanza
del
peso
, ciò è l'altro
semidiametro
DA. Il
benefizio
, dunque, che da tale
stromento
si possa
trarre
, è nullo in quanto alla
diminuzione
della
fatica
. E se alcuno
dimandasse
, onde
avvenga
che in molte
occasioni
di
levar
pesi
si
serva
l'
arte
di questo
mezzo
, come, per
essempio
, si
vede
nell'
attinger
l'
acqua
dei
pozzi
, si
deve
rispondere
, ciò farsi perché in questa
maniera
il modo dell'
essercitar
ed
applicar
la
forza
ci
torna
più
commodo
; perché,
dovendo
tirare
all'in
giù
, la propria
gravità
delle nostre
braccia
e delli altri
membri
ci
aiuta
; dove che
bisognandoci
tirare
all'in su con una
semplice
corda
il medesimo
peso
, col solo
vigore
dei
membri
e dei
muscoli
, e, come si dice, per
forza
di
braccia
, oltre al
peso
esterno
doviamo
sollevare
il
peso
delle proprie
braccia
, nel che si
ricerca
fatica
maggiore.
Concludasi
dunque, questa
girella
superiore
non
apportare
facilità
alcuna alla
forza
semplicemente
considerata
, ma solamente al modo di
applicarla
.
Ma se ci
serviremo
di una
simile
machina
in altra
maniera
, come al
presente
siamo per
dichiarare
, potremo
levare
il
peso
con
diminuzione
di
forza
.
Imperò
che sia la
girella
BDC
volubile
intorno al
centro
E,
collocata
nella sua
cassa
o
armatura
BLC
, dalla quale sia
sospeso
il
grave
G
; e
passi
intorno alla
girella
la
corda
ABDCF
, della quale il
capo
A sia
fermato
a qualche
ritegno
stabile
, e nell'altro
F
sia
posta
la
forza
, la quale,
movendosi
verso
H
,
alzerà
la
machina
BLC
, e,
consequentemente
, il
peso
G
; ed in questa
operazione
,
dico
la
forza
in
F
esser la
metà
del
peso
da lei
sostenuto
.
Imperò
che, venendo
detto
peso
retto
dalle due
corde
AB,
FC
, è
manifesta
cosa, la
fatica
essere
egualmente
compartita
tra la
forza
F
ed il
sostegno
A. Ed
essaminando
più
sottilmente
la
natura
di questo
stromento
,
producendo
il
diametro
della
girella
BEC
,
vedremo
farsi una
lieva
, dal cui
mezzo
, ciò è sotto il
punto
E,
pende
il
grave
, ed il
sostegno
viene ad
essere
nell'
estremità
B
, e la
forza
nell'altra
estremità
C
: onde, per quello che di sopra si è
dimostrato
, la
forza
al
peso
averà
la
proporzione
medesima, che ha la
distanza
EB
alla
distanza
BC
; però sarà la
metà
di esso
peso
. E benché, nell'
alzarsi
la
forza
verso
H
, la
girella
vada
intorno, non però si
muta
mai quel
rispetto
e
constituzione
, che hanno tra di loro il
sostegno
B
ed il
centro
E, da cui
dipende
il
peso
, ed il
termine
C
, nel quale
opera
la
forza
: ma nella
circunduzione
si vengono
bene
a
variare
di
numero
li
termini
B
,
C
, ma non di
virtù
,
succedendo
continuamente
altri ed altri in loro
luogo
; onde la
lieva
BC
viene a
perpetuarsi
. E qui, come negli altri
strumenti
si è
fatto
, e nei
seguenti
si farà sempre, non
passeremo
senza
considerazione
, come il
viaggio
che fa la
forza
venga ad
essere
doppio
del
movimento
del
peso
.
Imperò
che, quando il
peso
sarà
mosso
sin che la
linea
BC
sia
pervenuta
con li suoi
punti
B
,
C
alli
punti
A,
F
, è
necessario
che le due
corde
eguali
AB,
FC
si siano
distese
in una
sola
linea
FH
; e che, per
consequenza
, quando il
peso
sia
salito
per l'
intervallo
BA
, la
forza
si sia
mossa
il
doppio
, ciò è da
F
in
H.
Considerando
poi come la
forza
posta
in
F
, per
alzare
il
peso
,
deve
moversi
all'in su, il che ai
moventi
inanimati
, per
essere
per lo più
gravi
, è del tutto
impossibile
, ed a li
animati
, se non
impossibile
, almeno più
laborioso
che il far
forza
all'in
giù
, però, per
sovvenire
a questo
incommodo
, si è
trovato
rimedio
con
aggiungere
un'altra
girella
superiore
: come nella
figura
appresso si
vede
, dove la
corda
CEFG
si è fatta
passare
intorno alla
girella
superiore
FG
sostenuta
dall'
appiccagnolo
L
, sì che,
passando
la
corda
in
H
, e
quivi
trasferendo
la
forza
E, sarà
potente
a
muovere
il
peso
X col
tirare
a
basso
. Ma non però che essa
deva
essere
minore
di quello che
era
in E;
imperò
che i
momenti
delle
forze
E,
H
,
pendenti
dalle
eguali
distanze
FD
,
DG
della
girella
superiore
,
restano
sempre
eguali
; né essa
superiore
girella
, come già si è
dimostrato
,
arreca
diminuzione
alcuna nella
fatica
.
Inoltre
, essendo di già
stato
necessario
, per l'
aggiunta
della
girella
superiore
,
introdurre
l'
appendicolo
L
, da chi venga
sostenuta
, ci
tornerà
di qualche
commodità
il
levare
l'altro A, a chi
era
raccommandato
l'un
capo
della
corda
,
trasferendolo
ad un
oncino
, o
anello
,
annesso
alla
parte
inferiore
della
cassa
o
armatura
della
superiore
girella
, come si
vede
fatto
in
M.
Ora
finalmente tutta questa
machina
,
composta
di
superiori
ed
inferiori
girelle
, è quella che i
Greci
chiamano
trochlea
, e noi
toscanamente
adimandiamo
taglia
.
Abbiamo sin qui
esplicato
come col
mezzo
delle
taglie
si possa
duplicare
la
forza
.
Resta
che, con la maggior
brevità
che
fia
possibile
,
dimostriamo
il modo di
crescerla
secondo
qualsivoglia
multiplicità
: e prima
parleremo
delle
multiplicità
secondo
i
numeri
pari
, e poi
secondo
li
impari
. E per
mostrare
come si possa
augumentare
la
forza
in
proporzione
quadrupla
,
proporremo
la
seguente
speculazione
, come
lemma
delle
cose
seguenti
.
Siano le due
lieve
AB,
CD
, con li
sostegni
nell'
estremità
A,
C
; e dai
mezzi
di ciascuna di esse, E,
F
,
penda
il
grave
G
,
sostenuto
da due
forze
di
momento
eguali
,
poste
in
B
, D:
dico
, il
momento
di ciascuna di esse
agguagliare
il
momento
della
quarta
parte
del
peso
G.
Imperò
che,
sostenendo
le due
forze
B
, D
egualmente
, è
manifesto
la
forza
D non aver
contrasto
se non dalla
metà
del
peso
G
: ma quando la
forza
D
sostenga
, col
benefizio
del
vette
DC
, la
metà
del
peso
G
pendente
da
F
, si è già
dimostrato
aver essa
forza
D al
peso
così da lei
sostenuto
quella
proporzione
, che ha la
distanza
FC
alla
distanza
CD
; la quale è
proporzione
subdupla
: adunque il
momento
D è
subduplo
al
momento
della
metà
del
peso
G
,
sostenuto
da lui: onde ne
séguita
,
essere
la
quarta
parte
del
momento
di tutto il
peso
. E nell'istesso modo si
dimostrerà
questo medesimo del
momento
B.
E ciò è ben
ragionevole
, che, essendo il
peso
G
sostenuto
dai quattro
punti
A,
B
,
C
, D
egualmente
, ciascheduno di essi
senta
la
quarta
parte
della
fatica
.
Venghiamo
adesso
ad
applicar
questa
considerazione
alle
taglie
: ed
intendasi
il
peso
X
pendente
dalle due
girelle
inferiori
AB, DE,
circonducendo
intorno ad esse ed alla
superiore
girella
GH
la
corda
, come si
vede
per la
linea
IDEHGAB
,
sostenendo
tutta la
machina
nel
punto
K
.
Dico
adesso
, che,
posta
la
forza
in
M
, potrà
sostenere
il
peso
X, quando sia
eguale
alla
quarta
parte
di esso.
Imperò
che, se ci
imagineremo
li due
diametri
DE, AB, ed il
peso
pendente
dalli
punti
di
mezzo
F
,
C
,
averemo
due
vetti
simili
alli già
dichiarati
, i
sostegni
dei quali
rispondono
alli
punti
D, A; onde la
forza
posta
in
B
, o vogliamo
dire
in
M
, potrà
sostenere
il
peso
X, essendo la
quarta
parte
di esso. E se di
nuovo
aggiungeremo
un'altra
superiore
girella
, facendo
passare
la
corda
in
MON
,
trasferendo
la
forza
M
in N, potrà
sostenere
il medesimo
peso
gravando
al
basso
, non
augumentando
o
diminuendo
forza
la
girella
superiore
, come di già si è
dichiarato
. E
noteremo
parimente
, come, per fare
ascendere
il
peso
,
devono
passare
le quattro
corde
BM
, EH, DI,
AG
; onde il
movente
avrà a
caminare
quanto esse quattro
corde
sono
lunghe
, e, con tutto ciò, il
peso
non si
moverà
se non quanto è la
lunghezza
di una
sola
di esse: il che sia
detto
per
avvertimento
e
confermazione
di quello che più
volte
si è di già
detto
, ciò è che con qual
proporzione
si
diminuisce
la
fatica
nel
movente
, se gli
accresce
all'
incontro
lunghezza
nel
viaggio
.
Ma se vorremo
crescere
la
forza
in
proporzione
sescupla
,
bisognerà
che
aggiungiamo
un'altra
girella
alla
taglia
inferiore
: il che
acciò
meglio
s'
intenda
,
metteremo
avanti la
presente
speculazione
.
Intendasi
dunque le tre
lieve
AB,
CD
,
EF
, e dai
mezzi
di esse
G
,
H
, I
pendente
comunemente
il
peso
K
, e nell'
estremità
B
, D,
F
tre
potenze
eguali
che
sostenghino
il
peso
K
; sì che ciascheduna di esse ne verrà a
sostenere
la
terza
parte
. E perché la
potenza
in
B
,
sostenendo
col
vette
BA
il
peso
pendente
in
G
, viene ad
essere
la
metà
di esso
peso
, e già si è
detto
quella
sostenere
il
terzo
del
peso
K
: adunque il
momento
della
forza
B
è
eguale
alla
metà
della
terza
parte
del
peso
K
, ciò è alla
sesta
parte
di esso. Ed il medesimo si
dimostrerà
dell'altre
forze
D,
F
: dal che possiamo
facilmente
comprendere
, come,
ponendo
nella
taglia
inferiore
tre
girelle
, e nella
superiore
due o tre altre, possiamo
multiplicare
la
forza
secondo
il
numero
senario
. E volendo
crescerla
secondo
qual si
voglia
altro
numero
pari
, si
multiplicheranno
le
girelle
della
taglia
di sotto
secondo
la
metà
di quel
numero
,
conforme
al qual si ha da
multiplicare
la
forza
,
circomponendo
alle
taglie
la
corda
, sì che l'uno de'
capi
si
fermi
alla
taglia
superiore
, e nell'altro sia la
forza
; come in questa
figura
appresso
manifestamente
si
comprende
.
Passando
ora
alla
dichiarazione
del modo di
multiplicare
la
forza
secondo
i
numeri
dispari
, e facendo
principio
dalla
proporzione
tripla
, prima
metteremo
avanti la
presente
speculazione
; come che dalla sua
intelligenza
dependa
la
cognizione
di tutto il
presente
negozio
. Sia per ciò la
lieva
AB , il cui
sostegno
A; e dal
mezzo
di essa, ciò è dal
punto
C
,
penda
il
grave
D, il quale sia
sostenuto
da due
forze
eguali
, l'una delle quali sia
applicata
al
punto
C
, e l'altra all'
estremità
B
:
dico
, ciascuna di esse
potenze
aver
momento
eguale
alla
terza
parte
del
peso
D.
Imperò
che la
forza
in
C
sostiene
peso
eguale
a sé stessa, essendo
collocata
nella medesima
linea
nella quale
pende
e
grava
il
peso
D: ma la
forza
in
B
sostiene
del
peso
D
parte
doppia
di sé stessa, essendo la sua
distanza
dal
sostegno
A, ciò è la
linea
BA
,
doppia
della
distanza
AC, dalla quale è
sospeso
il
grave
: ma perché si
suppone
, le due
forze
in
C
,
B
essere
tra di loro
eguali
, adunque la
parte
del
peso
D, che è
sostenuta
dalla
forza
B
, è
doppia
della
parte
sostenuta
dalla
forza
C.
Se dunque del
grave
D siano fatte due
parti
, l'una
doppia
della
rimanente
, la maggiore è
sostenuta
dalla
forza
B
, e la
minore
dalla
forza
C
: ma questa
minore
è la
terza
parte
del
peso
D: adunque il
momento
della
forza
C
è
eguale
al
momento
della
terza
parte
del
peso
D; al quale verrà, per
conseguenza
, ad
essere
eguale
la
forza
B
, avendola noi
supposta
eguale
all'altra
forza
C.
Onde è
manifesto
il nostro
intento
, che
era
di
dimostrare
, come ciascuna delle due
potenze
C
,
B
si
agguagliava
alla
terza
parte
del
peso
D.
Il che avendo
dimostrato
, faremo
passaggio
alle
taglie
, e
descrivendo
la
girella
inferiore
ACB
,
volubile
intorno al
centro
G
, e da essa
pendente
il
peso
H
,
segneremo
l'altra
superiore
EF
;
avvolgendo
intorno ad ambedue la
corda
DFEACBI
, di cui il
capo
D sia
fermato
alla
taglia
inferiore
, ed all'altro I sia
applicata
la
forza
; la quale
dico
che,
sostenendo
o
movendo
il
peso
H
, non
sentirà
altro che la
terza
parte
della
gravità
di quello.
Imperò
che,
considerando
la
struttura
di tal
machina
,
vederemo
il
diametro
AB
tener
il
luogo
di una
lieva
, nel cui
termine
B
viene
applicata
la
forza
I, nell'altro A è
posto
il
sostegno
, dal
mezzo
G
è
posto
il
grave
H
, e nell'istesso
luogo
applicata
un'altra
forza
D; sì che il
peso
vien
fermato
dalle tre
corde
IB
,
FD
, EA, le quali con
eguale
fatica
sostengono
il
peso
. Or, per quello che di già si è
speculato
,
sendo
le due
forze
eguali
D,
B
applicate
l'una al
mezzo
del
vette
AB, e l'altra al
termine
estremo
B
, è
manifesto
ciascheduna di esse non
sentire
altro che la
terza
parte
del
peso
H
: adunque la
potenza
I, avendo
momento
eguale
al
terzo
del
peso
H
, potrà
sostenerlo
e
muoverlo
. Ma però il
viaggio
della
forza
I sarà
triplo
al
camino
che farà il
peso
,
dovendo
la
detta
forza
distendersi
secondo
la
lunghezza
delle tre
corde
IB
,
FD
, EA, delle quali una
sola
misurerà
il
viaggio
del
peso
.
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